Livorno ko, Lega Pro eccoci! Vajushi: video a 270 km/h

Contro il Vicenza (2-0), il Livorno fallisce l'ennesimo tentativo per restare aggrappato alla serie B. Una sconfitta figlia anche di sfortuna e scelte arbitrali errate (Foto Trifiletti)

di rcampopiano

Colomba nel presentare la partita contro il Vicenza aveva detto che il Livorno doveva avere fame di vittoria (GUARDA QUI – VAJUSHI E IL VIDEO A 270 KM/H). Beh, visto il match possiamo dire che gli amaranto nel piatto avevano al massimo qualche briciola. E diciamo briciola e non piatto vuoto soltanto perché nella ripresa le decisioni dell’arbitro e i miracoli di Benussi hanno impedito ai labronici di riaprire il match (LA CRONACA). Ma questo non basta a giustificare una prova incolore, l’ennesima, che di fatto condanna (se non ancora matematicamente) il Livorno ad un’amara retrocessione (LE INTERVISTE). No, non siamo pessimisti ma la classifica (il quartultimo posto dista quattro punti), il gioco espresso (praticamente nullo) e il calendario non lasciano molte speranze (LA CLASSIFICA).

Inutile girarci intorno: la disfatta di quest’anno ha un nome e cognome: Aldo Spinelli. E dispiace dirlo perché è soltanto grazie a lui che il Livorno è tornato ad assaporare il calcio che conta. Purtroppo la politica del risparmio, delle scommesse e del menefreghismo alla fine è costata carissima. Le colpe del presidente sono da cerchiare con il pennarello rosso: a cominciare dalla scelta degli allenatori, fino al calciomercato. Panucci non andava confermato vista la sua disastrosa prima gestione così come non andavano presi due tecnici, Mutti e Colomba, ormai ai margini del calcio e che hanno accettato per pochi euro. E il mercato? Di nuovo prestiti a non finire (e non come il Crotone che ogni anno pesca bene come Ricci, Cataldi o Bernardeschi giusto per fare qualche nome), con giovani che vogliono emergere e che si pensano d’essere chissà chi (Vajushi è un esempio lampante). Poi lo Spinelli che si allontana da tutto e tutti è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Prima per i rigori non dati, avrebbe chiamato mezzo mondo e ribaltato i tavoli della Lega. Adesso se la prende con i tifosi. Alla fine la Lega Pro rispecchia quello che è la società.

La partita – Anche oggi, il Livorno è uscito sconfitto senza però essere preso a pallonate. Le scelte di Colomba non sono state proprio esaltanti. Rinunciare ad un Emerson che era parso in forma è stato un autogol micidiale così come i cambi nel secondo tempo non hanno convinto. Il 4-3-1-2 non ha fornito i risultati sperati e il gol di Galano è stata la logica conseguenza di tutto ciò. La ripresa si è aperta con una doppia occasione da rete per il Vicenza che ha fatto da preambolo al raddoppio di Raicevic. Il 2-0 ha finalmente svegliato il Livorno che si è riversato in avanti e soltanto le decisioni assurde di La Penna che ha negato due rigori clamorosi e i miracoli di Benussi hanno bloccato qualsiasi tentativo di rimonta.

Il tabellino
Vicenza: Benussi; Sampirisi, Adejo, Brighenti, D’Elia; Moretti (33′ Urso), Signori; Vita (87′ Ligi), Galano, Giacomelli (70′ Sbrissa); Raicevic. A disp: Pelizzoli, Cisotti, Bianchi, Pinton, Cocconello, Paganin. All. Lerda
Livorno: Pinsoglio, Antonini (66′ Palazzi), Ceccherini, Lambrughi, Gasbarro, Moscati, Biagianti, Schiavone (75′ Valoti), Fedato (60′ Aramu), Comi, Vantaggiato. A disp: Ricci, Emerson, Regoli, Rafati, Baez, Schetino. All. Colomba
Arbitro: La Penna di Roma 1
Rete: 31′ Galano, 59′ Raicevic
Note: angoli 7-0 per il Livorno, ammonito Lambrughi, Biagianti, Giacomelli, Vantaggiato, Schiavone, Vita, Comi, Signori, Sampirisi, espulso Palazzi all’84’, recupero 2′ + 4′

Pinsoglio 6: uno che, nonostante i due gol subiti, merita la sufficienza visto che grazie alle sue parate il passivo non è stato più pesante.

Antonini 4,5: ritorna a fare il terzino destro (poi ci spiegheranno il perché) e non riesce mai a sovrapporsi. In costante difficoltà (66’ Palazzi 4: d’accordo che il rosso è eccessivo, ma una reazione del genere non ci combinava niente).

Ceccherini 4: malissimo anche lui. Abbocca alla finta di Galano e lo libera per il primo gol, si fa anticipare da Raicevic in occasione del 2-0.

Lambrughi 5: di nuovo come centrale della difesa a quattro, va in difficoltà fin da subito. Non a suo agio in questo ruolo.

Gasbarro 5: a sinistra dovrebbe spingere, invece si limita a mantenere la posizione senza mai provare a sganciarsi.

Biagianti 5: l’unico che a centrocampo prova a fare qualcosa, ma da solo non è che possa fare miracoli.

Schiavone 4,5: involuto. Non riesce più a prendere per mano la squadra come faceva in passato (75’ Valoti sv).

Moscati 4,5: un colpo di testa deviato da Benussi sulla traversa, poi? Niente. Se non la sua solita prestazione.

Fedato 4,5: mezzo voto in più per il tiro nel primo tempo con il quale sfiora il gol. Per il resto nulla e ancora nulla (60’ Aramu 6: dai suoi piedi nascono due azioni pericolose, ma in entrambi i casi Benussi si supera).

Vantaggiato 4: dispiace, perché lui è uno di quelli che ci mette il cuore. Ma ormai sembra il lontano parente del trascinatore di inizio stagione.

Comi 4,5: se per ogni fallo fatto o passaggio sbagliato segnasse un gol, raggiungerebbe le reti totali di Pelè e Romario in un girone. Sfortunato con la traversa.

All. Colomba 4: la formazione iniziale aveva convinto, i cambi no (eccezione per Aramu). Fatto sta che in due partite coglie zero punti e il Livorno sprofonda.

VICENZA

Benussi 8: si ricorda di essere un portiere contro la sua ex squadra. Salva il risultato.
Sampirisi 6:  buona guardia sulla corsia di competenza.
Adejo 5: impreciso in fase di rilancio, non bene neanche nelle chiusure.
Brighenti 6: deve mettere una pezza quando il suo compagno sbaglia.
D’Elia 6: buona la sua partita anche se poteva spingere di più.
Moretti 6: in campo per poco più di mezz’ora, poi deve uscire (35’ Urso 6: non fa rimpiangere il compagno di squadra).
Signori 6,5: spesso fa reparto da solo e la squadra con lui gira.
Vita 6,5: al bacio l’assist per il gol di Raicevic (87’ Ligi sv).
Galano 7: tra i migliori. Imprendibile e segna un gol da cineteca.
Giacomelli 5,5: il meno incisivo dell’attacco e sbaglia un gol da mani nei capelli (70’ Sbrissa sv).
Raicevic 6,5: aspettava il Livorno per svegliarsi. Puntuale il suo colpo di testa.
All. Lerda 7: ha risollevato, a differenza di Colomba, una squadra che sembrava già spacciata.

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