Vicenza-Livorno 0-0. Mazzoni insuperabile

Questo 0-0 a Vicenza, in casa di una squadra reduce da tre vittorie nelle ultime quattro partite, ci può stare (LA CRONACA). E, probabilmente, era quello che Gautieri voleva: dare continuità ai risultati uscendo indenni dal Menti (LA CLASSIFICA). C’è qualcuno che vedrà il bicchiere mezzo vuoto visto l’1-1 di Chiavari. Ecco, quello invece è un pareggio che non ci doveva essere perché contro l’Entella il Livorno aveva tutte le carte in regola per portare a casa la vittoria. Prendiamoci tuttavia questo punto che permette al Livorno di agganciare il secondo posto in classifica. Al momento il Carpi, distante nove punti, sembra aver staccare tutti (LE INTERVISTE).

La novità – Per la prima volta, Gautieri schiera i suoi con un puro 4-4-2. Turno di riposo per Siligardi (in odore di partenza), Cutolo e Jelenic e centrocampo più robusto con Mosquera e Luci a fare da filtro davanti la difesa. Sulle fasce Moscati e Djokovic con quest’ultimo che è apparso in difficoltà nell’interpretare il ruolo di esterno. Il Vicenza ha risposto con il consueto 4-3-3 di Marino affidando a Di Gennaro le chiavi del centrocampo. Per più di mezz’ora le due squadre si sono annullate a vicenda: l’unico sussurro l’ha avuto Vantaggiato che al 31’ ha sparato alle stelle da buona posizione. Questa rimarrà l’unica vera occasione per gli amaranto perché davanti il toro di Brindisi è in evidente debito di ossigeno e Galabinov è tornato nell’anonimato.

La paura – Nella ripresa, Gautieri cambia. Fuori uno spento Luci (speriamo a gennaio di rivedere il vero capitano) e spazio a Jelenic che trasforma il modulo in un nuovo 4-3-3. Il cambio però rischia di ritorcersi contro il Livorno visto che Varela ha la possibilità di portare avanti i suoi ma sulla sua strada trova davanti un Mazzoni in giornata insuperabile. Il tecnico vede che così non va e cambia nuovamente. Fuori Moscati per Cutolo. L’ex Padova vivacizza la partita viste che le uniche due conclusioni del secondo tempo portano la sua firma, ma il pallone esce sempre di un soffio. Peccato, perché un gol in quel momento della gara (75’) avrebbe di fatto chiuso il match.

Secondo posto – La partita scivola via senza altri sussulti e il Livorno può festeggiare il secondo posto in classifica. Davvero strano e per certi versi assurdo questo campionato. Gli amaranto, nonostante il quarto pareggio nelle ultime cinque partite conservano la seconda piazza. Questo da un lato fa sorridere, dall’altro però fa anche mangiare le mani perché sarebbero bastate un paio di partite meglio gestite (Cittadella o Chiavari tanto per fare alcuni esempi) e adesso potremmo festeggiare il Natale con in tasca il secondo posto in solitaria. Non c’è tempo però per piangersi addosso. Ora c’è da chiudere l’anno in bellezza contro il Pescara.

Il tabellino

Vicenza: Bremec, Sampirisi, Brighenti, Camisa, D’Elia, Sciacca (58′ Moretti), Di Gennaro (86′ Gentili), Cinelli (78′ Sbrissa), Laverone, Cocco, Varela. A disp: Vigorito, El Hasni, Alhassan, Spiridonovic, Figliomeni, Mancini. All. Marino

Livorno: Mazzoni, Maicon, Bernardini, Emerson, Lambrughi; Moscati (71′ Cutolo), Luci (54′ Jelenic), Mosquera, Djokovic, Vantaggiato (80′ Belingheri), Galabinov. A disp: Coser, Ricci, Bartolini, Gonnelli, Silgardi, Favilli. All. Gautieri

Arbitro: Sacchi di Macerata

Note: angoli 4-2 per il Vicenza, ammoniti Galabinov, Maicon, Mosquera, recupero 0′ + 4′

Mazzoni 7: questo punto porta la sua firma. Il guanto amaranto chiude la porta a tutti gli attacchi vicentini con parate decisive.

Maicon 6:  bene quando deve attaccare e questa volta non sbaglia in fase difensiva come a Chiavari. Salterà l’ultima gara dell’anno.

Bernardini 6,5: Cocco è un brutto cliente, ma il biondo difensore non si lascia intimorire e sforna un’ottima prestazione.

Emerson 6: vorrebbe partire e spaccare il mondo, ma deve giocare con il freno a mano tirato. Peccato perché lui è uno dei pochi che può far cambiare il passo alla squadra.

Lambrughi 6: buona la partita del terzino che pur non arrivando quasi mai al cross, offre un’ottima copertura dalla sua parte.

Moscati 6: si dirà “non ha fatto neanche un cross”. Vero, ma provate a giocarci voi avendo dietro Maicon che fa tutto tranne che difendere. A vedere bene era lui il vero terzino (71’ Cutolo 6,5: così come a Chiavari, il suo ingresso vivacizza la partita. Pericoloso in almeno due occasioni).

Luci 5,5: non una grande partita quella del capitano. Ormai lo sanno anche i muri: l’infortunio subìto a Cagliari lo condiziona. Dice che dopo la sosta tornerà quello di prima. Speriamo (54’ Jelenic 5,5: da rivedere sia come ala che come esterno. Non riesce ad entrare mai in partita).

Mosquera 6: con Luci non al top della condizione, tocca a lui fare gli straordinari. Regge da solo il centrocampo finché può, poi chiede una mano a Djokovic.

Djokovic 6: parte come esterno sinistro e si vede che quella non è la sua posizione. Migliora quando torna a fare il centrale.

Vantaggiato 5,5: il toro di Brindisi necessita di rifiatare. Ha solo una buona occasione ma la spreca malamente. Non bene anche nel cercare l’intesa con Galabinov (80’ Belingheri sv).

Galabinov 5,5: stessa identica partita vista con l’Entella solo che questa volta non la butta dentro. Da mangiarsi le mani, la chance sbagliata in chiusura di partita.

All. Gautieri 6: questo pareggio va bene perché arriva contro una squadra quadrata come il Vicenza, Ma che rabbia per i punti gettati al vento a Chiavari.

VICENZA

Bremec 6: giornata “tranquilla” visto che tutti i tiri del Livorno finiscono fuori.
Sampirisi 6: partita ordinata la sua. Prova qualche sortita offensiva senza successo.
Brighenti 6,5: bel duello con Galabinov che spesso e volentieri lo vede uscire vincitore.
Camisa 6,5: se la vede con Vantaggiato e anche lui, come il compagno di squadra, ha la meglio.
D’Elia 6: miracolosa la sua deviazione sul tiro di Galabinov nel finale di gara.
Sciacca 5,5: non una partita da ricordare la sua. A centrocampo, spesso va in difficoltà e arranca (56’ Moretti 6: aiuta Di Gennaro a centrocampo. Bene il suo impatto).
Di Gennaro 7: migliore in campo. Da trequartista, è arretrato a fare il regista. Quello che manca al Livorno (86′ Gentili sv).
Cinelli 5,5: ha la fortuna di avere Di Gennaro che fa il lavoro per due altrimenti sarebbero stati dolori (78′ Sbrissa sv).
Laverone 6: come attaccante esterno crea più di uno scompiglio, ma la mira lascia a desiderare.
Cocco 5: zero tiri e zero pericoli creati nell’area di rigore. Giornata da dimenticare per lui.
Varela 6,5: il migliore del reparto offensivo. Solo Mazzoni gli nega la gioia del gol.
All. Marino 6,5: ha preso una squadra che era in zona playout e ora è vicino ai playoff. Ha fatto fare un bel salto di categoria alla sua squadra.

 

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