Pescara-Livorno 2-1. Pinsoglio non basta, amaranto ancora ko

di rcampopiano

Le porte dell’inferno si sono aperte e il Livorno ci è finito dentro con tutte le scarpe. A regalare il biglietto d’ingresso agli amaranto è stato Lamburghi (il migliore in campo fino a quel momento) che al 90’ ha steso Caprari in area regalando il rigore con cui il Pescara ha ottenuto i tre punti. La classifica adesso è impietosa e se il campionato finisse oggi Luci e compagni dovrebbero giocare i playout per mantenere la categoria (LA CLASSIFICA). Il Livorno torna dall’Abruzzo con molto rammarico perché prima dell’ingenuità di Lambrughi aveva giocato una partita tutto cuore vista l’espulsione di Emerson dopo due minuti (LA CRONACA). Era anche passato in vantaggio con Moscati ma poi la fatica si è fatta sentire e il Pescara ne ha approfittato. Sembra assurdo dirlo ora quando manca ancora un girone intero ma la prossima gara interna contro il Como rischia di essere decisiva. Non per la classifica, ma per il morale perché venir sconfitti anche dai lariani (dopo i ko con Ascoli e Lanciano) potrebbe essere una mazzata troppo grande per gli amaranto (LE INTERVISTE).

Ora che abbiamo fornito tutti gli alibi del caso, è anche giusto dire che il risultato finale non fa una piega. Il Pescara ha attaccato per tutti i 90 minuti e solo un Pinsoglio in versione “paratutto” aveva tenuto a galla il Livorno nel primo tempo. Dietro la lavagna finisce, ancora una volta, Mutti che ha schierato un undici iniziale che ha lasciato qualche dubbio. D’accordo che è sempre facile parlare a posteriori, ma non ci voleva un genio a capire che lanciare Emerson dal primo minuto dopo praticamente sei mesi di inattività sarebbe stato un suicidio. Non a caso Lapadula lo ha anticipato con una facilità disarmante e il brasiliano lo ha steso al limite dell’area. Anche lanciare dal primo minuto Regoli (che in una partita ha giocato più di un intero girone) è stato rivedibile e il rigore provocato su Mitrita lo dimostra. Lo stesso dicasi per Palazzi interno nel centrocampo a cinque e Vergara terzo di difesa. Verrebbe quasi da dire che il rosso a Emerson ha aggiustato il Livorno schierandolo con una formazione più ragionevole.

Super Pinsoglio – Il Livorno, per la prima volta in questo campionato, si era schierato con il tanto caro 3-5-2 di “Nicoliana” memoria. Tutto il lavoro fatto in due settimane di preparazione però è andato a farsi benedire quando Emerson è stato cacciato. Mutti è dovuto correre ai ripari inserendo Jelenic per Comi passando ad un più prudente 4-4-1 che in fase di non possesso diventava un 5-3-1. Questo però non ha impedito al Pescara di presentarsi con una certa costanza davanti a Pinsoglio che si è superato in un paio di circostanze, specie su Benali sul finire della prima frazione.

La beffa – Nella ripresa invece è successo quello che non ti aspettavi. Nell’unico pericolo creato Moscati, di testa, ha portato in vantaggio gli amaranto. Oddo ha capito che così non andava e ha inserito Mitrita per Mandragora passando al 4-2-3-1. Il cambio si è dimostrato azzeccato visto che il rumeno si è procurato, con l’aiuto dell’arbitro, il rigore dell’1-1 trasformato da Cocco. Il pareggio, tutto sommato, poteva anche andare bene al Livorno ma in piena zona Cesarini Lambrughi ha steso Caprari in area di rigore. Decisione giusta questa volta e Caprari dal dischetto ha mandato in estasi i tifosi pescaresi gettando nel baratro gli amaranto.

Il tabellino
Pescara: Fiorillo; Zampano, Campagnaro, Fornasier, Crescenzi; Benali, Mandragora (56′ Mitrita), Verre; Caprari; Lapadula (93′ Bruno), Cocco (83′ Cappelluzzo). A disp: Aresti, Fiamozzi, Zuparic, Selasi, Torreira, Forte. All. Oddo.
Livorno: Pinsoglio; Ceccherini, Emerson, Vergara; Regoli, Moscati, Luci, Palazzi (70′ Biagianti), Lambrughi; Vantaggiato, Comi (9′ Jelenic). A disp: Ricci, Gasbarro, Kukoc, Schiavone, Jelenic, Pasquato, Bunino, Vajushi. All. Mutti.
Arbitro: Serra di Torino
Rete: 55′ Moscati, 65′ Cocco (r), 91′ Caprari (r)
Note: angoli 7-0 per il Pescara, ammoniti Mandragora, Lambrughi, Regoli, Cappelluzzo, espulso Emerson al 2′ per fallo da ultimo uomo

Pinsoglio 7,5: nel primo tempo è semplicemente strepitoso nel dire di no a qualunque attacco pescarese. Si arrende solo sui calci di rigore.

Ceccherini 6,5: la prova di oggi dimostra che se il difensore c’è con la testa può essere l’arma in più di questa squadra.

Emerson 4,5: pronti via e non fa in tempo a riprendere confidenza con il campo che si posiziona male sul lancio per Lapadula, stende l’attaccante e lascia i suoi in dieci.

Vergara 6: qualche difficoltà quando Lapadula lo punta. Il colombiano ci mette un po’ prima di prendere le misure all’attaccante.

Regoli 5,5: gettato subito nella mischia, macchia una buona prova con il rigore che permette al Pescara di pareggiare. Anche se la decisione dell’arbitro è avventata, entra con troppa foga sull’avversario.

Moscati 6,5: secondo gol in campionato per il centrocampista che come esterno destro sembra aver trovato la sua giusta dimensione.

Luci 5,5: grande prova di sacrificio la sua. Si schiera davanti alla difesa cercando di bloccare tutte le avanzate avversarie.

Palazzi 5,5: rispolverato titolare, con il Livorno in inferiorità numerica non può spingersi in avanti e si limita a fare da diga alla difesa (70’ Biagianti sv).

Lambrughi 5,5: il migliore in campo del Livorno fino al minuto 90 quando abbatte Caprari in area di rigore condannando i suoi alla sconfitta.

Comi sv: in campo per nove minuti poi deve uscire (9’ Jelenic 6: vorrebbe spingere come un matto ma non può perché sa che il suo compito è quello di difendere. Compito svolto).

Vantaggiato 6: per l’impegno. Dopo dieci minuti si ritrova tutto solo soletto a combattere l’intera difesa avversaria. Qualche buona sponda per i compagni, ma poi non può fare molto.

All. Mutti 4,5: e con questo risultato fanno due punti in otto partite. Formazione iniziale sbagliata. Ha l’alibi dell’aver perso solo su due rigori.

PESCARA

Fiorillo 6: inoperoso per tutta la partita, sorpreso dal colpo di testa di Moscati.
Zampano 6,5: spinge come una scheggia, ma i suoi traversoni non trovano mai gli attaccanti.
Campagnaro 6: giornata tranquilla visto che deve fronteggiare insieme ai suoi compagni solo Vantaggiato.
Fornasier 6: stesso discorso fatto per il compagno di reparto.
Crescenzi 5,5: attacca a più non posso, ma si perde Moscati in occasione del vantaggio livornese.
Benali 6,5: il migliore a centrocampo. Si inserisce sempre con i tempi giusti e solo Pinsoglio gli nega la gioia del gol.
Mandragora 5: il suo futuro è alla Juve, ma il presente a Pescara deve essere migliore dei minuti giocati oggi (56’ Mitrita 6,5: bravo e furbo a procurarsi il rigore dell’1-1.
Verre 6: parte come un razzo e quando ti punta son dolori. Si spegne col passare dei minuti.
Caprari 7: bravo a procurarsi il rigore del 2-1 che trasforma con freddezza.
Lapadula 6,5: procura l’espulsione di Emerson e cerca il gol in tutti i modi possibili (93’ Bruno sv).
Cocco 6
: trasforma il rigore e si sblocca in campionato. L’intesa con Lapadula però deve ancora crescere (83’ Cappelluzzo sv).
All. Oddo 6,5: compito facilitato dall’espulsione di Emerson, vince grazie a due rigori ma questo è il suo quinto successo consecutivo.

 

 

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