Livorno-Vicenza 2-2. Ennesima occasione sprecata

di Riccardo Campopiano e Simone Panizzi

Finisce con un punto conquistato e la sensazione di aver gettato alle ortiche l’occasione per fare il salto di qualità. Si potrebbe racchiudere così il 2-2 tra Livorno e Vicenza. Un risultato che rispecchia quanto visto in campo, ma che lascia gli amaranto con l’amaro in bocca visto che i veneti hanno giocato per oltre venti minuti con l’uomo in meno e in questo lasso di tempo di tiri verso la porta di Vigorito neanche l’ombra (LA CRONACA). Chiariamoci, un punto è sempre meglio di zero anche perché la squadra di Panucci, dopo essere passata in vantaggio, si è trovata a rincorrere per colpa di due amnesie difensive. L’allenatore in settimana dice di lavorare tanto, ma se questi sono i risultati allora occorre raddoppiare il carico di lavoro perché per la terza volta un gol subito è arrivato da rimessa laterale (LE INTERVISTE). Spinelli a fine partita ha lasciato lo stadio impietrito, ma non sono previsti ribaltoni nell’immediato (LA CLASSIFICA).

La gara contro il Vicenza è stata la prima di un trittico che porterà gli amaranto ad affrontare nell’ordine Bari e Novara. Una vittoria avrebbe aiutato ad affrontare le prossime due sfide con maggiore autostima, come aveva ammesso Panucci nel presentare la partita di oggi. Di questo 2-2 comunque ci sono anche un paio di aspetti da salvare. Fedato ha finalmente giocato 90 minuti, segno che l’infortunio ormai è alle spalle. Deve solo ritrovare la giusta condizione perché in più di un’occasione si vedeva lontano un miglio che non aveva lo scatto dei tempi migliori. Vantaggiato si è dimostrato ancora una volta imprescindibile nonostante spesso e volentieri giochi da solo contro l’intera difesa avversaria. Il gol del 2-2 è stato di rapina e per sperare di restare in alto servono come il pane le sue giocate.

Panucci cambia – Dopo la brutta prestazione di Vercelli, il tecnico ha messo in cantina il 4-2-3-1 in favore di un più prudente 4-3-3 con l’aggiunta di Cazzola in mezzo al campo. Pasquato si è accomodato in panchina. Tuttavia la scelta non si è dimostrata delle più felici perché se da un lato è vero che il centrocampo ha meno sofferto rispetto alla scorsa giornata, c’è da considerare che gli amaranto hanno creato soltanto un’occasione da rete con Vantaggiato dopo due minuti. I primi 45 minuti sono scorsi via senza grossi patemi con le due squadre che sembravano accontentarsi del pareggio.

Emozioni – La ripresa invece è stata di tutt’altro spessore. Dopo 53 minuti Cazzola ha portato avanti gli amaranto con un preciso colpo di testa che lo ripaga di una prestazione decisamente sottotono. Neanche il tempo di esultare e il Vicenza ha immediatamente pareggiato. Ancora una volta, dopo Cesena e Vercelli, è stata una rimessa laterale a condannare gli amaranto con Raicevic che da due passi non ha sbagliato. Doccia fredda per il Livorno che è diventata gelida al 65’ quando D’Elia ha portato avanti i suoi.

Panucci capisce che così non va e cambia e il Livorno è tornato al 4-2-3-1 con Aramu esterno largo al posto di Jelenic e Pasquato dietro le punte. Il forcing amaranto ha portato al gol, in presunto fuorigioco di Vantaggiato. Questa è stata l’ultima azione degna di nota perché una volta rimasto in dieci per il rosso a Raicevic, il Vicenza ha cercato di limitare i danni mentre il Livorno è stato incapace di creare pericoli alla porta di Vigorito. Panucci non si è sentito di inserire la seconda punta e alla fine qualche fischio dalle tribune è arrivato. Ora testa al Bari.

Il tabellino
Livorno: Pinsoglio, Moscati, Ceccherini, Vergara, Lambrughi, Luci, Schiavone, Cazzola (66′ Aramu), Fedato, Vantaggiato, Jelenic (66′ Pasquato). A disp: Ricci, Gonnelli, Calabresi, Gasbarro, Biagianti, Palazzi, Comi. All. Panucci
Vicenza: Vigorito, Laverone, Sampirisi, Mantovani, D’Elia, Modic (75′ Sbrissa), Urso, Cinelli, Gatto (84′ Pettinari), Raicevic, Giacomelli. A disp: Marcone, El Hasni, Rinaudo, Gentili, Pinato, Galano, Pazienza. All. Marino
Arbitro: Maresca di Napoli
Reti: 53′ Cazzola, 55′ Raicevic, 64′ D’Elia, 71′ Vantaggiato
Note: angoli 6-4 per il Vicenza, ammoniti Luci, Mantovani, Ceccherini, Cazzola, Fedato, Laverone, espulso Raicevic al 74′, recupero 3′ + 3′

Prima della partita è stata esposta la bandiera francese ed è risuonata la Marsigliese in memoria delle vittime dell’attentato di Parigi.

Pinsoglio 6: prende due gol in neanche dieci minuti, rimproveri la sua difesa.

Moscati 5: finché la partita viaggia su ritmi blandi rimane sui binari, quando accelera sbanda di brutto. I due gol nascono entrambi dalla sua parte.

Ceccherini 6: le dà e (soprattutto) le prende da Raicevic. Poteva forse chiudere meglio nell’azione del pari del Vicenza.

Vergara 6: dinoccolato e scoordinato, però efficace nel difendere. Entra nel due a due con un tocca sporco che smarca Vantaggiato.

Lambrughi 6: spinge poco in fascia e rimane basso a coprire Gatto, che tutto sommato contiene bene.

Luci 5,5: a volte si perde in iniziative cervellotiche anziché cercare la giocata facile. Troppo morbido su Cinelli, autore dei due assist veneti.

Schiavone 5,5: l’andamento lento del primo tempo non lo agevola, detta passaggi scolastici. Meglio nella ripresa, ma non è una delle sue partite migliori.

Cazzola 6: le stranezze del calcio: a lunghi tratti palesemente fuori dal gioco, trova la rete del vantaggio e la sufficienza con un perfetto inserimento.  (66’ Pasquato 5,5: altre volte è entrato in campo incidendo maggiormente nella partita, oggi è rimasto un po’ ai margini).

Fedato 5,5: parte per spaccare il mondo, alla fine rimane con un pugno di sabbia. Calcia frettolosamente al volo nella migliore occasione che gli capita.

Vantaggiato 6,5: sette gol in nove partite, e per una sera è capocannoniere in solitaria. Peccato per due errori sotto misura nel primo tempo.

Jelenic  5,5: le due fasi, queste sconosciute. Attacca bene e mette l’assist per Cazzola, però dietro non rincorre mai D’Elia (66’ Aramu 5: ancora una prova incolore. Non dà la scossa, sbaglia anche giocate semplici).

All. Panucci 6: un sufficienza stiracchiata. Il Livorno sonnecchia per un tempo, poi una volta in vantaggio subisce in neanche dieci minuti la rimonta ospite. Solite distrazioni dietro e la qualità del gioco è ancora troppo discontinua.

VICENZA

Vigorito 6: nessuna parata decisiva, non ha responsabilità sui gol subiti.

Laverone 6: qualche buona iniziativa, dietro tiene a bada Fedato.

Sampirisi 5,5: Vantaggiato gli sfugge più di una volta.

Mantovani 5,5: centralmente il Livorno trova più di un varco.

D’Elia 6,5: soffre su Jelenic in avvio dei due tempi, si rifà segnando il gol del momentaneo vantaggio ospite.

Modic 5,5: disattento su Cazzola che si infila alle sue spalle (75’ Sbrissa sv).

Urso 6: abbina una discreta tecnica a grande dinamicità.

Cinelli 6,5: due assist per il capitano veneto, tra i migliori dei suoi.

Gatto 5,5: dei tre davanti è quello che incide meno (84’ Pettinari sv).

Raicevic 5: segna un bel gol, poi rovina tutto con un’inutile gomitata a Ceccherini.

Giacomelli 6,5: poco deciso negli ultimi metri, ma quando prende palla è sempre pericoloso per la difesa di casa.

All. Marino 6,5: porta a casa un punto meritato e difeso con ordine anche una volta che la squadra rimane in dieci. Bel gioco corale e idee chiare, il suo Vicenza ha confermato di essere una buona squadra.

 

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