Livorno-Udinese 1-2. Amaranto in campo solo 45′, poi il crollo. Spinelli contestato. Salvezza ancora possibile? Pioggia di reazioni

Schiattarella uomo Quilivorno.it (6,5). Scegliamo "Schiatta" perché è uno di quelli che in campo sputa sangue. Un punto conquistato nelle ultime sei partite

di RICCARDO CAMPOPIANO e SIMONE PANIZZI

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RISULTATI E CLASSIFICA 

Sarà un panettone amaro quello che si mangerà questo Natale in casa Livorno. Con l’Udinese arriva un’altra sconfitta, l’ennesima di un girone di andata dal quale forse qualcosina di più era lecito aspettarselo. La partita ha messo in evidenza, ancora una volta, i limiti e le lacune di una squadra che oggettivamente più di così è difficile che possa fare. Servivano tre punti per staccarsi dai bassifondi, ne sono arrivati zero. Adesso la palla passa inevitabilmente dal presidente Spinelli. Servono almeno quattro elementi di qualità per provare a rimontare una classifica che oggi è molto più che preoccupante.

Il solito errore – Così come in altre occasioni, il Livorno viene punito alla prima disattenzione. Questa volta a combinare la frittata è Emerson che regala il pallone a Nico Lopez che da solo in area non può sbagliare. Davvero una doccia fredda per gli amaranto che, nuovamente, sono costretti a rincorrere. Nicola aveva promesso novità e l’unica è rappresentata da Lambrughi a sinistra al posto di Mbaye. Torna Greco dal primo minuto complice anche la squalifica di Duncan, ma è Siligardi l’arma in più della prima frazione.

Sili c’è – Per fortuna che il buon Luca non è quello impalpabile visto all’Olimpico. Prima prende la mira un paio di volte e alla terza fa centro con un preciso diagonale di destro. Il pareggio dà la giusta scossa al Livorno che prende coraggio e comincia a schiacciare l’Udinese nella sua metà campo. Luci ci prova prima di testa e poi di piatto ma in entrambi i casi c’è Brkic a fare a buona guardia. Alla fine del primo tempo si ha la sensazione che gli amaranto possano dire la loro, invece dopo si assiste ad un lento tracollo.

Così non va – Inspiegabilmente il Livorno smette completamente di giocare. Brkic non compierà nessuno interveneto degno di nota e l’unica occasione sarà un colpo di testa di Paulinho. Davvero strano questo calo visto che l’Udinese è una delle poche squadre alla portata. Il gol di Heurtaux di fatto mette fine alla partita. Luci e compagni non hanno la forza di reagire, quasi come se fossero stati stesi da un pugno in pieno volto. Nicola prova anche le tre punte con Emeghara al posto di Lambrughi, ma il cambio non dà gli effetti sperati. Vince l’Udinese, per il Livorno è notte fonda.

Bardi 6: che colpa ne ha se i suoi compagni fanno di tutto per far segnare l’Udinese? Peccato perché aveva fatto la paratona su Danilo, e un’altra nel primo tempo su Allan (deviata da Luci).

Coda 5,5: subito ammonito, gioca col fardello del secondo giallo. Ormai sta diventando una sgradevole abitudine (58′ Valentini 5,5: difesa leggerina, sbaglia qualche appoggio pericoloso).

Emerson 5: una delle sue peggiori partite in amaranto. Quando lo vedi sparare i palloni in tribuna, capisci che qualcosa non va. Ha sulla coscienza il primo gol e un giallo che lo esclude dal derby di Firenze.

Ceccherini 6: strano che il difensore meno esperto del reparto sia il migliore. Non commette errori gravi, sfiora anche il gol da fuori (75′ Mbaye 5,5: soliti problemi di convivenza con la fascia sinistra, non mette dentro un cross che sia uno).

Schiattarella 6,5 (Uomo Partita Quilivorno.it): difficile trovare un migliore in questo pomeriggio grigio. Scegliamo “Schiatta” perché è uno di quelli che in campo sputa sangue, che si arrabbia alla morte con sé stesso quando sbaglia qualcosa. Che prende un giallo cercando il rigore. E che se è vero che sa attaccare, sa anche difendere: andate a rivedere le due chiusure, una per tempo, con cui ferma l’attaccante friulano davanti alla porta.

Biagianti 5: lento e impreciso, concede troppa libertà a Allan e copre male la difesa. Un altro giocatore da recuperare in fretta.

Luci 6,5: il discorso fatto per Schiattarella potrebbe valere anche per lui. Ha mezzi tecnici ai limiti per la massima serie, ma in queste gare storte emerge il suo enorme cuore.

Greco 5: un discreto primo tempo, ma nella ripresa sparisce dal vivo del gioco.

Lambrughi 5,5: dà tutto se stesso, ma star dietro a Basta è dura. Esce stremato, era la sua seconda da titolare in stagione (70′ Emeghara 5,5: in venti minuti cambia due volte posizione, ma non si vede mai).

Siligardi 6: usa tutti e due i piedi: col destro segna, col sinistro pennella in area per i compagni. Però viaggia troppo a strappi.

Paulinho 5,5: sulle palle alte rende centimetri a tutti i difensori bianconeri, ma stranamente riesce a farsi valere solo su quelle.

All. Nicola 5,5: Livorno a due facce. Cattivo e sfrontato per un tempo, capace di rimontare e mettere sotto sul piano del gioco l’Udinese. Poi qualcuno deve aver versato dell’anestetico nel tè nell’intervallo, perché la squadra che esce dal tunnel è la brutta copia di quella della prima frazione. Non un tiro, non un’azione degna di nota, squadra fotocopia di quella spenta vista a Roma una settimana fa.

UDINESE

Brkic 6,5: sicuro quando chiamato in causa, vale a dire quasi esclusivamente nel primo tempo. Ripresa da spettatore.

Heurtaux 6,5: al posto giusto nel momento giusto, appoggia in porta il terzo gol stagionale.

Danilo 7: ottimo dietro, sbroglia la maggior parte dei pericoli per l’Udinese ed entra pure nell’azione del gol di Hertaux.

Domizzi 5,5: risente dei numerosi infortuni, manca di rapidità nel breve. Siligardi se lo beve più volte.

Basta 6,5: un trattore, frenetico ma efficace nelle due fasi.

Allan 6,5: brasiliano atipico, privilegia la concretezza agli svolazzi. Bravo anche in fase di inserimento.

Lazzari 5,5: lento e prevedibile, poco fosforo al servizio della squadra. (55′ Pinzi 6: i piedi sono quel che sono, ma è sempre il primo ad aggredire la palla).

Douglas 5,5: debutto in A, niente di trascendentale ma non paga dazio all’emozione (62′ Gabriel Silva 6: altro passo rispetto al connazionale, dopo il vantaggio rimane basso a difesa della zona).

Pereyra 5,5: ancora in fase involutiva, non trova né gli spazi né le misure del ruolo.

Nico Lopez 6,5: caparbio e fortunato sul gol, di gran lunga il più vivace degli attaccanti friulani.

Di Natale 5,5: qualche tocco di classe, ma a conti fatti non tira mai in porta(75′ Bruno Fernandes 5,5: a giudicare da quanto gli urla dietro Guidolin, è lecito pensare che si aspettasse qualcosa in più).

All. Guidolin 6,5: bravo e fortunato ad allontanare le nubi sul suo futuro. L’Udinese parte bene e trova il gol quasi per caso, per poi subire il ritorno del Livorno. Nella ripresa, complice il calo degli amaranto, amministra il ritmo per piazzare la zampata decisiva a metà tempo. Ha molto materiale su cui lavorare, compito duro ma sicuramente appagante nel medio-lungo termine.

 

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