Livorno-Ternana 3-1. Tris amaranto

di Riccardo Campopiano e Simone Panizzi

Vincere senza soffrire? No, al Livorno proprio non riesce. Anche contro una Ternana rimaneggiata per colpa delle numerose assenze (ben cinque), gli amaranto si sono complicati la vita da soli prima di tirar fuori tutta la rabbia per una settimana più che tribolata (LA CRONACA). E’ stato Ceravolo, con il suo gol, a far scattare qualcosa nella testa dei giocatori che, fino al ventesimo, sembravano imbambolati. Poco gioco e poca grinta ed ecco che ritornano i fantasmi di Crotone e Trapani. Poi il gol di Luci, il terzo in campionato, ha portato più serenità e il Livorno ha potuto esprimere quello che è il suo potenziale. Il 3-1 finale va anche stretto per le numerosissime occasioni create e se Vantaggiato fosse stato più preciso sotto porta il passivo poteva essere più pesante (LA CLASSIFICA). Ma va bene anche così: oggi era importante tornare alla vittoria per dare un segnale forte alle dirette avversarie alla promozione e per rinsaldare la panchina di Gelain (LE INTERVISTE).

I tre punti però non devono far vedere tutto rosa e fiori perché per venti minuti buoni il Livorno non è riuscito a costruire un’azione degna di tale nome. Le mosse iniziali di Gelain non sono state indovinate: Maicon a sinistra e Moscati a destra non riuscivano mai ad arrivare sul fondo. A metà primo tempo ecco il cambio: Maicon torna sulla corsia preferita con Moscati che si accentra a centrocampo. A sinistra c’è Jelenic apparso non proprio a suo agio in quel ruolo. Tuttavia quando in rosa hai giocatori del calibro di Siligardi tutto diventa più facile. E’ lui a caricarsi la squadra sulle spalle e con un assist e una rete completa la rimonta. A chiusura dei giochi la splendida rovesciata di Pires.

Contava vincere – L’unico punto conquistato nelle ultime tre partite aveva messo Gelain sul banco degli imputati. Gli serviva una vittoria per continuare a restare in sella. Nonostante le smentite di rito, Spinelli aveva già pronta una lista di sostituti con Atzori in testa. Il buon Ezio però non se ne è preoccupato e, per ora, ha avuto ragione lui. E’ stato bravo ad aggiustare la partita in corsa e ha rischiato schierando dall’inizio tre giocatori puramente offensivi (Jelenic, Siligardi e Vantaggiato) lasciando in panchina Biagianti. Il 3-1 finale permette all’allenatore del Livorno di passare una settimana più tranquilla e di preparare la trasferta di Spezia nel migliore dei modi.

Quanta fatica – Come detto l’inizio è stato da incubo. Dopo neanche dieci minuti la Ternana è passata in vantaggio su una dormita, l’ennesima, della difesa amaranto che ha permesso a Ceravolo di battere a rete indisturbato. Spinelli in tribuna scuoteva il capo e Gelain si sentiva scivolare la panchina. Poi sono saliti in cattedra i senatori: Emerson su punizione ha scaldato le mani a Sala e sull’angolo seguente Siligardi ha pennellato un cross perfetto per la testa di Luci. Terzo gol in campionato per il capitano e tutti nel girone di ritorno. Non passano neanche dieci minuti  (siamo al 34′) che questa volta è il buon Luca a fare tutto per conto suo: sinistro chirurgico dal limite e amaranto avanti. Da questo punto la partita è sempre stata in mano ai ragazzi di Gelain.

La giocata – Nella ripresa, le numerose occasioni fallite da Vantaggiato hanno fatto salire un dubbio nei tifosi: “ora pareggiano visto quanto sbagliamo”. A scacciare le paure però ci ha pensato Pires con un gol da cineteca. Stop di petto e rovesciata nell’angolino. Spinelli quasi non credeva ai suoi occhi perché una rete così andrebbe fatta vedere e rivedere in tutti i programmi sportivi. Il 3-1 chiude di fatto la partita. La Ternana non ha più la forza di attaccare e il Livorno prova più volte a fare poker, ma la mira degli attaccanti è da dimenticare. La speranza è che i gol, l’ex centravanti del Padova se li sia conservati per venerdì quando gli amaranto faranno visita allo Spezia per vendicare la sconfitta dell’andata.

Il tabellino

Livorno: Mazzoni, Ceccherini, Emerson, Bernardini, Moscati, Luci, Pires, Maicon (65′ Biagianti), Jelenic (56′ Lambrughi), Siligardi (78′ Galabinov), Vantaggiato. A disp: Bastianoni, Gemiti, Gonnelli, Strasser, Rivas, Jefferson. All. Gelain

Ternana: Sala, Valjent, Meccariello, Bastrini, Janse (59′ Bojinov), Russo, Viola (76′ Palumbo), Gavazzi, Vitale, Falletti (69′ Crecco), Ceravolo. A disp: Gava, Ferronetti, Piredda, Dianda, Dugandzic, Milinkovic. All. Tesser
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Rete: 9′ Ceravolo, 28′ Luci, 34′ Siligardi, 73′ Pires
Note: angoli 8-2 per il Livorno, ammoniti Luci, Russo, Ceccherini, Meccariello, recupero 0′ + 4′, spettatori 5.622

Mazzoni 6: inoperoso per gran parte del match, solo Ceravolo lo sollecita.

Ceccherini 5,5: cerca troppo il duello fisico, infatti prende un giallo e ne rischia un altro a inizio ripresa.

Emerson 6: si limita al minimo sindacale, crea più problemi il vento dell’attacco umbro.

Bernardini 6: riscatta alla lunga una partenza difficoltosa e qualche amnesia di troppo.

Moscati 6: ci mette un po’ a trovare la posizione e le misure giuste, poi contribuisce alla vittoria con la solita quantità.

Luci 6,5: inserimento di testa perfetto, che vale il pari e il terzo gol in campionato. Sempre nel vivo del gioco, la presenza di Appelt sembra giovargli.

Appelt 7 (Uomo partita QuiLivorno): acrobazia spettacolare, palleggio e rovesciata nell’angolo opposto per il punto del tre a uno che chiude virtualmente la gara. Oltre al gol, una presenza costante nel vivo del gioco e una quantità minima di palloni sprecati.

Maicon 5: inizia a sinistra, dopo un quarto d’ora torna a destra. Timido e impacciato, è in un periodo di involuzione (65’ Biagianti 6: dentro nel momento di massimo sforzo della Ternana, rinforza gli ormeggi in mediana).

Jelenic 5: il rinvio da cui nasce il gol della Ternana è qualcosa di incomprensibile. Un errore da cui si riscatta in parte con l’assist per Siligardi (56’ Lambrughi 6: entra e chiude ogni possibile spiffero sulla corsia mancina).

Vantaggiato 5,5: per come si impegna avrebbe meritato di farne un paio, ma a conti fatti spreca almeno tre o quattro palle gol nitide. Porta stregata.

Siligardi 7: partita eccellente per il numero 26 amaranto. Segna e fa segnare Luci, esce tra gli applausi di tutto lo stadio (78’ Galabinov sv).

All. Gelain 6,5: un quarto d’ora di smarrimento, con la squadra che non trova misure e geometrie. Sotto uno a zero, il Livorno non si scompone e inizia a proporre calcio. Il risultato finale è meritato, soprattutto alla luce delle molte palle gol create.

TERNANA

Sala 6: alterna buone parata a qualche mezza topica. Nel complesso si salva nonostante i tre gol al passivo.

Valjent 5,5: non dispiace, ma sbaglia di testa il possibile pari.

Meccariello 5,5: soffre la fisicità di Vantaggiato, ricorre spesso al fallo.

Bastrini 5,5: dalla sua zona parte Siligardi, fatica a tenere il passo.

Jense 5,5: mette subito un paio di buoni cross, poi cala alla distanza (59’ Bojinov 5,5: era al rientro dall’infortunio, ma non la vede mai).

Russo 6: suo il tiro da cui nasce il vantaggio ospite, fa legna a centrocampo.

Viola 5,5: dovrebbe essere il faro della squadra, in realtà rimane abbastanza avulso dalla manovra (76’ Palumbo sv).

Gavazzi 5,5: si propone spesso negli inserimenti, ma si perde Luci nell’azione del pari.

Vitale 6: agevolato dalla scarsa vena di Jelenic e Maicon disputa una gara ordinata e volenterosa.

Falletti 5: leggerino, si muove molto ma lontano dalla porta (69’ Crecco 5,5: altro cambio che non muta l’inerzia della gara).

Ceravolo 6,5: fortunato a trovarsi sulla traiettoria del tiro di Russo, ma ha la freddezza per bucare Mazzoni.

All. Tesser 5,5: la Ternana inizia meglio del Livorno, poi dopo il vantaggio si abbassa e rimane schiacciata dietro. Senza Avenatti e con Bojinov a mezzo servizio segnare è un’impresa.

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