Livorno-Pro Vercelli 0-1. Amaranto, beffati al 94′, nel baratro

di rcampopiano

Il calcio è davvero un gioco beffardo. Hai l’occasione per vincere la partita al 92’ e con i tre punti ti leveresti dalla zona retrocessione ma ti vedi respingere il pallone sulla linea. Sul capovolgimento di fronte ti assegnano un rigore contro e la sconfitta ti fa sprofondare al terzultimo posto in classifica che vuol dire Lega Pro diretta (CLASSIFICA). Come se non bastasse, i risultati degli altri campi hanno davvero dell’incredibile. Il Vicenza, con un piede e mezzo nella fossa e con mille problemi societari, va a vincere ad Ascoli pur giocando oltre un’ora in dieci (LA CRONACA). E adesso attenzione alla sfida tra Salernitana e Bari perché se i campani vincono anche loro sorpassano gli amaranto (LE INTERVISTE).

Detto di quanto è brutto perdere al 94’, dobbiamo anche ammettere che il Livorno di oggi, come avviene da molte giornate a questa parte, non è proprio piaciuto. In una partita dove ti giochi trequarti della stagione non puoi non tirare in porta per 90 minuti. A nulla sono serviti gli appelli dei giocatori, l’aver messo i biglietti ad un euro e il cambio di allenatore. Questa squadra sta precipitando e, per evitare l’impatto con il suolo, può fare affidamento soltanto su un paracadute pieno di strappi. Così, si va diretti in Lega Pro e sarebbe un vero peccato perché sappiamo tutti le fatiche che abbiamo fatto per toglierci da quell’inferno. L’unica ancora di salvezza è rappresentata dalla prossima sfida quando il Livorno farà visita al Vicenza. Perdere vorrebbe dire iniziare a programmare la prossima Lega Pro.

Debutto amaro – Il nuovo Livorno di Colomba è iniziato con quel 3-5-2 che per anni è stato il marchio di fabbrica amaranto. Il nuovo tecnico si è affidato ai giocatori più esperti: Emerson a guidare la difesa, Luci il centrocampo e Vantaggiato l’attacco. L’idea è stata buona ma nei fatti il Livorno non ha prodotto una giocata degna di tale nome. La scelta di affidarsi a Valoti in mezzo al campo non ha pagato così come lasciare Vantaggiato isolato visto che Fedato, al momento, è solo un lontano parente del giocatore ammirato a inizio campionato. La Pro Vercelli è venuta qui con il chiaro intento di non prenderle e ha giocato la partita che ci si attendeva: coperta dietro per poi ripartire in contropiede sfruttando la velocità di Beretta. L’unico brivido è arrivato con un colpo di testa di Fedato da calcio d’angolo che ha colpito il palo esterno.

La Colomba vola via – Il mister ha capito che così non funzionava e ha cambiato: via Cazzola e Fedato per Comi e Biagianti. Chi si attendeva però una seconda frazione tutto cuore alla ricerca del gol che avrebbe allontanato la retrocessione è rimasto deluso. Il Livorno infatti è stato incapace di affacciarsi nell’area di rigore avversaria fino all’89 quando Moscati in girata ha alzato troppo la mira. Passano due minuti e Vantaggiato si è visto respingere sulla linea il colpo di testa. Quando poi tutti pensavano che il punto alla fine andasse bene, ecco il contropiede che non ti aspetti. Germano ha calciato da fuori area trovando il braccio di Luci. Rigore. Dal dischetto Marchi non ha sbagliato gettando il Livorno nella fossa. Una fossa che gli amaranto si sono scavanti in larghissima parte da soli.

Il tabellino

Livorno: Pinsoglio, Lambrughi, Emerson, Ceccherini, Moscati, Cazzola (53′ Biagianti), Luci, Valoti (81′ Baez), Antonini, Fedato (56′ Comi), Vantaggiato. A disp: Ricci, Gasbarro, Borghese, Regoli, Aramu, Schetino. All. Colomba
Pro Vercelli: Pigliacelli; Bani (65′ Redolfi), Coly, Legati; Mammarella, Castiglia (45′ Emmanuello), Budel, Ardizzone, Germano; Beretta (77′ Mustacchio), Marchi. A disp: Malgrati, Filippini, Lombardo, Forte, Sprocati, Starita. All. Foscarini
Arbitro: Ghersini di Genova
Rete: 94′ Marchi (r)
Note: angoli 3-3, ammoniti Ceccherini, Valoti, Comi, Luci, recupero 1′ + 4′

Pinsoglio 6: giornata tranquilla fino al rigore che decide, in negativo, la partita.

Ceccherini 6,5: nella difesa a tre rende maggiormente. Sempre sicuro e preciso nelle chiusure.

Emerson 6,5: si conferma tra i migliori in campo. Comanda il reparto come ai bei tempi.

Lambrughi 6,5: anche lui ai limiti della perfezione. Come sempre quando viene schierato in quella posizione.

Moscati 5: è l’unico che riesce ad arrivare al cross con costanza (anche se troppo impreciso) e sfiora il gol nel finale. Ma nel complesso non ci siamo.

Valoti 5: di nuovo titolare a sorpresa, la cosa migliore che combina è conquistarsi un calcio d’angolo nel primo tempo. Spaesato (81’ Baez sv).

Luci 5: macchia una partita splendida con un fallo di mano (involontario, ma il regolamento parla chiaro) che regala tre punti agli avversari.

Cazzola 5: male oggi l’ex Atalanta. Sbaglia moltissimi palloni e non riesce ad inserirsi come spesso fa (55’ Biagianti 5: non combina molto di più rispetto al compagno di squadra).

Antonini 6: càpitano a lui le chance migliori ma spara il pallone in fallo laterale. Finalmente torna sulla corsia che gli compete.

Fedato 5: un’ora a girare per tutto l’attacco senza mai ricevere un pallone buono. Difficile rendersi pericolosi così (56’ Comi 5: male anche lui anche se non ha mai un’occasione per provare a sfondare).

Vantaggiato 5: tutta la partita passata a fare sponde per i compagni, ma la porta non riesce mai a vederla.

All. Colomba 5,5: apprezziamo il voler cambiare la partita nel secondo tempo e senza aspettare gli ultimi cinque minuti, ma serve di più.

PRO VERCELLI

Pigliacelli 6: qualche uscita a vuoto. Salvato da Coly nel finale.
Bani 6,5: fino a quando resta il campo è il migliore del reparto arretrato (65’ Redolfi  6: non fa rimpiangere il compagno di squadra).
Coly 7: salva la squadra quando spazza sulla linea di porta e dall’azione dopo arriva il rigore.
Legati 6,5: buona partita la sua. Attento e non disdegna di spingere.
Mammarella 6,5: piedi raffinati per un giocatore sprecato in questa categoria.
Castiglia 6: partita senza infamia e senza lode la sua. A centrocampo aiuta Budel a fare da filtro (45’

Emmanuello 5,5: in difficoltà. Non a caso con lui il centrocampo annaspa).
Budel 6: l’esperienza lo aiuta e imposta tutte le azioni di gioco.
Ardizzone 5,5: tra i più imprecisi e Foscarini si sgola nel richiamarlo.
Germano 6,5: ha la lucidità sul finire di gara di provocare il rigore.
Beretta 5,5: corre spesso a vuoto e non riesce a dialogare con i compagni (77’ Mustacchio).
Marchi 6,5:
senza il rigore trasformato sarebbe da 5. Ma la freddezza con la quale segna è da applausi.
All. Foscarini 6,5: si conferma la nostra bestia nera. Imposta la partita per portare a casa un punto e alla fine esce dal Picchi con un successo

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