Livorno-Novara 0-1. La crisi continua

di Riccardo Campopiano e Simone Panizzi

Non è servito neanche il cambio di allenatore al Livorno per scacciare i fantasmi di una crisi che si sta facendo sempre più preoccupante. Nelle ultime quattro partite è arrivato soltanto un punto (il 2-2 con il Vicenza) con la squadra che è scesa addirittura al nono posto con 21 punti, gli stessi dell’Entella e uno in più della Pro Vercelli (LA CLASSIFICA). D’accordo che non si deve fare la corsa su Cagliari, Crotone o simili ma sperare in un campionato dignitoso è lecito. Difficile dire cosa stia accadendo a questa squadra. Gli infortuni hanno sì influito in questo ultimo periodo, ma un crollo così verticale non era preventivabile (LA CRONACA). Spinelli se l’è presa con l’allenatore (Panucci) puntandogli il dito contro a causa della sua pochissima esperienza. Quella che sicuramente non manca a al presidente e che dovrebbe capire che se si vuole avere una stagione di punta non si può sempre puntare su prestiti e occasioni a costo zero. Così ti può andare bene una volta (Nicola) ma alla fine raccogli quello che semini (LE INTERVISTE).

Inutile stare a gettare la croce addosso a Mutti. Ha avuto soltanto due giorni per conoscere la squadra e schierarla in campo nel miglior modo possibile. Ha provato a imprimere il suo marchio di fabbrica, il 4-4-2, ma ci vuole tempo prima che i giocatori entrino nei meccanismi del nuovo allenatore. Che se non altro ha tentato di cambiare più volte il volto alla partita schierando quasi tutti i giocatori offensivi che aveva, un po’ come faceva Gautieri quando era sotto. Solo che in quell’occasione il 4-2-4 funzionava, ora no. Emblematico il fatto che la prima vera occasione il Livorno l’abbia avuta con Vantaggiato a pochi minuti dalla fine e dopo una mischia in area. Da Costa, a parte una parata su Moscati in avvio di partita, è stato uno spettatore non pagante. La sconfitta, per quanto visto in campo, non è meritata ma figlia della solita disattenzione difensiva. Il Novara è stato bravo a capitalizzare quanto creato e solo Pinsoglio nella ripresa ha impedito che il passivo fosse maggiore.

Ecco Mutti – Come detto, il nuovo tecnico ha schierato il suo primo Livorno con il 4-4-2. In difesa c’è stato il rientro di Calabresi, schierato nuovamente come terzino, mentre Moscati è stato avanzato ad esterno. Davanti Pasquato ha giocato più vicino a Vantaggiato, ma i palloni hanno faticato maledettamente ad arrivare alle punte. L’unico buono lo ha avuto proprio il buon Marco che di testa ha impensierito Da Costa. Dopo la partita ha regalato pochissime emozioni con le due squadre che si sono annullate a centrocampo. Quello del Livorno con la linea a quattro è sembrato più solido, ma quando il Novara si è infilato tra le linee sono stati dolori. Il gol preso ne è la riprova con Galabinov che si è staccato dai difensori e ha servito Gonzales che si è inserito in area e con un pallonetto ha beffato Pinsoglio, non esente da colpe per come è uscito.

 

Pochi pericoli – Mutti, nella ripresa, non ha perso tempo ed è corso subito ai ripari. Fuori Calabresi e dentro Fedato per un Livorno più offensivo. Questo però ha offerto al Novara la possibilità di ripartire in contropiede e soltanto uno strepitoso Pinsoglio ha impedito a Gonzales di firmare la sua personale doppietta. Passato lo scampo, gli amaranto si sono affidati più alle giocate dei singoli che non ad azioni manovrate. Non a caso gli unici pericoli sono arrivati da un tiro di Fedato da fuori area e da una conclusione di Vantaggiato al termine di una mischia in area piemontese. Finisce con uno Spinelli nero di rabbia che ha abbandonato lo stadio addirittura prima del triplice fischio con lo stadio che lo contestava. Sembra che la tregua tra tifoseria e presidente sia arrivata al termine.

Il tabellino
Livorno: Pinsoglio, Calabresi (55′ Fedato), Ceccherini. Lambrughi, Gasbarro, Luci, Schiavone (77′ Cazzola),Moscati, Jelenic (73′ Comi), Pasquato, Vantaggiato. A disp: Ricci, Gonnelli, Kukoc, Palazzi, Biagianti, Bunino. All. Mutti
Novara: Da Costa; Faraoni, Troest, Dickmann (73′ Vicari), Poli; Casarini, (80′ Buzzegoli) Viola; Farago, Gonzales, Signori (66′ Corazza); Galabinov. A disp: Tozzo, Ludi, Beye, Pesce, Evacuo, Rodriguez. All.: Baroni

Arbitro: Pinzani di Empoli
Rete: 42′ Gonzales
Note: angoli 11-1 per il Livorno, ammoniti Dickmann, Ceccherini, Gonzales, recupero 0′ + 4′

Pinsoglio 5: nel secondo tempo salva il possibile due a zero, ma la disgraziata uscita a fine primo tempo costa al Livorno la partita.

Calabresi 6: adattato a esterno svolge in compitino e niente più(55’ Fedato 6,5: entra bene in partita. Accelerazioni importanti e un palo stampato da fuori).

Ceccherini 6: buona guardia su Galabinov, che preferisce girare al largo.

Lambrughi 6: partita tutto sommata tranquilla, il Novara davanti è poco incisivo.

Gasbarro 6: dalla sua parte corre pochi rischi, avrebbe spazio per affondare ma è stranamente timido.

Moscati 5,5: si dà un gran da fare, ma i risultati sono scarsi. Perché sempre cross prevedibili senza mai puntare l’uomo?

Schiavone 5,5: i ritmi non sono altissimi e il Novara in mediana ringhia, ma lui non fa niente per scuotere l’inerzia del match (77’ Cazzola sv).

Luci 6: corre ovunque, era anche su Gonzalez nell’occasione del gol prima che Pinsoglio vanificasse il suo buon lavoro in copertura. Uno dei pochi a non perdere mai la bussola.

Pasquato 6: suoi gli spunti più interessanti, salta l’uomo come pochi sanno fare nel Livorno. Peccato si perde negli ultimi metri.

Vantaggiato 5,5: aspetta la palla buona per oltre 85 minuti, quando arriva non è lucido come avrebbe dovuto essere.

Jelenic 5,5: si perde in giocate complicate quando dovrebbe solo appoggiare al compagno e proporsi (72’ Comi 5,5: dentro nel finale, non trova mai la zampata giusta).

All. Mutti 6: sufficienza di incoraggiamento. Punito più dall’incertezza del proprio portiere che non da una mancata prestazione. Però qualcosa in più a livello mentale era lecito aspettarselo.

NOVARA

Da Costa 7: molto sicuro nelle uscite, fa il miracolo su Vantaggiato nel finale.

Dickmann 6: gioca semplice, non va mai in affanno (72’ Vicari 6: dentro a far muro in difesa).

Troest 6,5: lascia poco o niente agli attaccanti di casa.

Poli 6,5: giocatore di categoria, si fa sentire nel cuore della difesa.

Faraoni 5,5: concede molto spazio al diretto avversario.

Casarini 6: tempi di gioco lenti ma in interdizione sa il fatto suo (80’ Buzzegoli sv).

Viola 6,5: bel giocatore, fa entrambe le fasi con molta intelligenza.

Faragò 6: tiene spesso la posizione rinunciando agli inserimenti.

 

Gonzalez 6,5: uomo partita, segna con la complicità di Pinsoglio. Sbaglia il raddoppio nella ripresa.

Signori 5,5: degli incursori di Baroni è quello che si vede meno (64’ Corazza 5,5: alto a sinistra, combina poco).

Galabinov 6: partita a tratti svogliata dell’ex amaranto, ma se Gonzalez è pericoloso è grazie ai suoi assist.

All. Baroni 6,5: squadra solida e concreta, questo Novara. Sfrutta bene le poche occasioni concesse e difende con convinzione l’area di rigore.

 

 

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