Livorno-Milan 2-2. Gli amaranto i veri Diavoli al Picchi. Le pagelle. Squadra ritrovata?

Siligardi e Paulinho rispondono ad una doppietta di Super Mario Balotelli

di RICCARDO CAMPOPIANO e SIMONE PANIZZI

LA CRONACA

LE INTERVISTE

RISULTATI E CLASSSIFICA

Peccato. Livorno-Balotelli 2-2. Un punto che sta stretto. Date pure il titolo che preferite a questa partita, ma la sostanza non cambierà. Il Livorno ferma il Milan, ma fa ancora più notizia il fatto che avrebbe meritato di uscire dal Picchi con i tre punti in tasca. Purtroppo (o per fortuna se la si legge dalla parte rossonera) quando in squadra hai uno come Balotelli non puoi mare stare tranquillo. Il centravanti della Nazionale è stato semplicemente devastante: due gol, un’occasione sprecata e una traversa che ancora sta tremando. Se non fosse stato per “super Mario” ora staremo scrivendo un’altra cronaca. Il Livorno ha letteralmente messo sotto gli avversari dominando per larghi tratti la partita. Tanto per dare un’idea della partita, a fine primo tempo i tiri in porta erano 6-2 e gli angoli 5-1, tutto a favore degli amaranto. Con questo spirito la salvezza è raggiungibile e i ragazzi lo sanno.

Chievo dimenticato – Questi 90 minuti sono stati la prova che Verona è stato solo un passo falso. Il Livorno non poteva essere quello visto al Bentegodi e oggi in campo si sono visti undici leoni. Forse gli amaranto hanno giocato la loro migliore partita davanti un pubblico che si è schierato interamente dalla parte di Nicola (per il mister più di un coro). Uscire con un pareggio lascia un po’ di amaro in bocca visto che il 2-2 del Milan è arrivato solo all’83 con una magia (l’ennesima) di Balotelli su punizione. Spinelli aveva invocato una prova di carattere e non può che essere soddisfatto. L’unico rammarico forse è il non aver sfruttato un paio di contropiedi nella ripresa che avrebbero chiuso definitivamente la partita.

Che bel Livorno – Gli amaranto sembravano tarantolati. Pressing alto, giocate di prima e tanta, tantissima grinta. Nicola ha dato fiducia agli uomini nei quali crede maggiormente ed è stato ripagato. Duncan in mezzo al campo ha sconfitto da solo il terzetto milanista formato da Montolivo-De Jong-Nocerino, Schiattarella sulla destra ha sfornato finalmente una prestazione da incorniciare mentre davanti Siligardi e Paulinho sono stati micidiali. Il primo ha rimesso in corsa la squadra con un sinistro dei suoi e nella ripresa ha lanciato a rete il brasiliano per la rete che ha fatto sperare tutti i livornesi nel miracolo. Purtroppo al momento la rete di Colombo è destinata a restare l’unica capace di battere i rossoneri, ma il Livorno è andato ad un passo dal realizzare una vera e propria impresa.

Balotelli dipendenza – Il Milan è apparso solo un lontano parente di quello visto nelle vittorie contro Catania e Celtic. Una squadra che si è aggrappata interamente alle giocate del singolo, in questo caso Balotelli. Che dopo solo 6 minuti ha sbloccato la gara su assist di Kakà, nella ripresa ha prima sbagliato a tu per tu con Bardi (miracolo del portiere amaranto) poi ha pareggiato su punizione e infine ha centrato la traversa con un bolide da oltre 30 metri. Cosa gli si può chiedere di più? E’ come l’impressione se, Kakà escluso, gli altri facessero le comparse in questa squadra. Per una volta i diavoli sono stati gli avversari. Complimenti Livorno.

Bardi 5,5: uscita nel verso sbagliato sul vantaggio rossonero, nel senso che va per lungo anziché in avanti. Paratone su Balotelli, poi può solo guardare il missile che si infila nell’angolo alto.

Coda 6: soffre Balotelli, ma chi non lo fa? Limita gli avversari, seppur gravato da un giallo in apertura.

Emerson 6,5: sempre pulito ed efficace negli interventi, non perde la bussola nel traffico dell’area di rigore.

Ceccherini 6: in ritardo nella chiusura sul vantaggio ospite, l’erroretto sembra scuoterlo e alimentargli dentro un fuoco agonistico inestinguibile.

Mbaye 6: inizia benino e prosegue meglio dopo l’intervallo, cala una volta che Allegri mette un’attaccante dalla sua parte. Ma ha risposto presente. (92′ Lambrughi sv).

Biagianti 6,5: nessun spazio a tacco e punta, il pallone vola in gradinata. Dove passa lui, non cresce più il Milan (e Abatantuono, tifoso rossonero, ci concederà la citazione).

Luci 6,5: avvio traballante, non trova le giuste misure dei passaggi. Aumenta i giri pian piano e al triplice fischio è uno di quelli che corrono di più.

Duncan 7: sarà per l’aria di derby, visto che è cresciuto nell’Inter. Ma gioca una delle migliori partite in amaranto per intensità e personalità. (93′ Rinaudo sv).

Schiattarella 6,5: incontentabile, vorrebbe sempre far meglio quello che già fa discretamente, come attaccare lo spazio e innescare i tagli delle punte. Unica pecca, il troppo spazio che concede a Kaka nell’azione dello zero a uno.

Siligardi 7,5 (Uomo Partita QuiLivorno): decisione presa con difficoltà, perché anche Paulinho e soprattutto Duncan avrebbero meritato la vetrina di giornata. Dal suo sinistro nascono sia il fendente che buca Gabriel a metà primo tempo, sia il filtrante che manda in porta Paulinho. Se avesse segnato il tre a uno in contropiede, il vecchio stadio sarebbe venuto giù, ma era veramente sfinito dopo aver dato tutto se stesso (75′ Greco sv).

Paulinho 7: sesto gol in quattordici gare di campionato, bottino niente male. Agevolato nella circostanza dalla marcatura “leggera” di Zapata, è stato comunque uno dei rebus irrisolvibili per la difesa di Allegri.

All. Nicola 7: stavolta il suo Livorno ha risposto presente dopo il passaggio a vuoto di Verona. La squadra non si smarrisce dopo il vantaggio fortunoso del Milan e risponde colpo su colpo, tanto da mettere sotto i rossoneri per diversi tratti del secondo tempo. Purtroppo per lui esiste un certo Balotelli, che quando si mette in testa di fare il campione indirizza da solo le partite. Ma il punto strappato oggi è meritato e, soprattutto, di platino.

MILAN

Gabriel 5: tuffo goffo che non evita il pari livornese, non sembra irreprensibile neanche sul raddoppio.

Poli 5,5: non a suo agio da terzino, spinge poco e male fino all’inevitabile sostituzione (75′ De Sciglio).

Zapata 5: incerto in più circostanze, ha sulla coscienza il secondo gol amaranto.

Mexes 5: leggermente meglio di Zapata, ma senza incantare. Troppo spazio al sinistro di Siligardi.

Emanuelson 6: di quelli dietro è quello che va meglio, ma è impegnato a fondo dall’esuberante Schiattarella.

Montolivo 5,5: non ripete la bella prova di Catania, la testa e le gambe non girano a meraviglia.

De Jong 6: qualche palla persa, ma si sbatte a rincorrere in mediana.

Nocerino 5: fuori dal gioco, non combina niente di apprezzabile (59′ Niang 5,5: l’anatema di Niang: in campionato non segna neanche quando gli capita la palla buona a due metri dalla porta).

Birsa 5,5: si arrende a un problema muscolare, non una grande perdita per quanto messo in mostra (38′ El Shaarawy 5,5: invece di far la punta gioca esterno, ma troppo: quasi sulla linea).

Kaka 6,5: belle giocate, come l’assist a Balotelli, alternate a lunghe pause e qualche cincischiata evitabile. E’ comunque una delle boe a cui si aggrappa il Milan per non affondare.

Balotelli 7,5: troppo forte. Segna il primo gol in modo quasi casuale, poi raddoppia con una punizione perfetta. Chiude lo spettacolo con una traversa da trenta metri.

All. Allegri 5,5: brutto Milan, si salva perché ha in squadra gente come Balotelli e Kaka che è mediamente più forte del 95% dei giocatori di serie A. Fortunato nella sua Livorno, ma non sempre può andargli bene.

 

 

 

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