Livorno-Inter 2-2, rimonta amaranto! Spinelli torna al Picchi. Si può sperare?

di RICCARDO CAMPOPIANO E SIMONE PANIZZI

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LA CLASSIFICA 

 

Che l’amicizia tra Inter e Livorno fosse forte si sapeva, ma il regalo che Guarin ha fatto agli amaranto va oltre ogni cosa. Il colombiano ha indossato la maglia amaranto servendo a Emeghara un pallone delizioso per il 2-2 finale. Il film della partita comincia proprio dal minuto 84’e il finale è al miele. Il punto finale rende il giusto omaggio al Livorno che avvicina in un solo colpo Bologna e Chievo. Certo, la prossima sfida contro la Juventus non sarà delle più facili, ma dopo una settimana ci sarà lo sconto decisivo al Picchi con gli uomini di Corini. Da segnalare il ritorno allo stadio del presidente Spinelli: “Ho capito che la squadra ha bisogno di me” dirà poi nel post-partita.

Alla fine del primo tempo forse neanche il più degli ottimisti avrebbe pensato che, sotto di due reti, il Livorno avrebbe trovato la forza di ribaltare il risultato. Invece Di Carlo è stato bravo sia a caricare la squadra che nei cambi quando ha tolto un impalpabile Belfodil per Emeghara avanzando Greco e passando al 3-4-1-2. Questo pareggio porta la sua firma e finalmente in campo si è vista una squadra con gli attributi. Anche il pubblico lo ha capito: la curva è passata dal cantare “tirate fuori i c…” a “vi vogliamo così”. Un pizzico di rammarico però non può non rimanere perché se il Livorno avesse giocato così che la settimana scorsa almeno un altro punto tra Torino e Atalanta veniva fuori.

Avvio negativo – Di Carlo lascia in panchina un acciaccato Ceccherini in favore di Valentini. In attacco ancora fiducia in Belfodil, ma l’ex Inter cicca ancora una volta e non si fa rimpiangere dai suoi vecchi tifosi. L’avvio di gara è sostanzialmente equilibrato. Il Livorno quando può difende con tutti gli effettivi, ma come sempre viene punito alla prima disattenzione. A beneficiarne è Hernanes che buca Bardi da due passi. Passano i minuti e l’impressione è che il primo tempo si chiuda così, ma ad una manciata di secondi Palacio fa 2-0. Doccia fredda per il Livorno che ora è chiamato all’impresa.

Paulinho-gol – L’inizio della ripresa è da brividi visto che Palacio ha sul piede l’occasione per chiudere definitivamente la partita, ma Bardi si supera e tiene a galla i suoi. Il pericolo scampato sveglia il Livorno che, trascinato dal sul goleador, torna insperatamente in partita. La battuta di prima su schema da calcio d’angolo è da applausi. Per Paulinho si tratta del gol numero 12 in campionato. Inutile dire come il peso di tutto il reparto offensivo sia sulle sue spalle. Spinelli in tribuna ha quasi le lacrime agli occhi e ora tutto l’ambiente crede nella rimonta.

Cambi vincenti – Nonostante lo svantaggio si sia dimezzato, Di Carlo procede con un doppio cambio: fuori Belfodil ed Emerson (problemi alla caviglia per lui) dentro Emeghara e Duncan con il Livorno che passa al 4-3-3. Non pago, il tecnico inserisce anche un vero trequartista, Siligardi, per cercare un pareggio che avrebbe il sapore della vittoria. Anche Mazzarri cambia e inserisce Guarin al posto di Hernanes. Col senno di poi si dirà che scelta peggiore non poteva fare visto che proprio un retropassaggio sciagurato del colombiano lancia Emeghara che a tu per tu con Handanovic non fallisce. Grande festa al Picchi per un Livorno che continua a sperare di restare in serie A.

Il tabellino

Livorno: Bardi, Valentini, Emerson (54’ Duncan), Castellini, Mbaye, Benassi, Biagianti, Greco (72’ Siligardi), Mesbah, Paulinho, Belfodil (54’ Emeghara). A disp: Anania, Aldegani, Ceccherini, Gemiti, Coda, Piccini, Mosquera, Borja. All. Di Carlo
Inter: Handanovic, Rolando, Samuel, Juan Jesus, Jonathan (78’ Zanetti), Kuzmanovic, Hernanes (68’ Guarin), Alvarez (85’ Botta), D’Ambrosio, Palacio, Icardi. A disp: Carrizo, Castellazzi, Ranocchia, Andreolli, Kovacic, Nagatomo, Cambiasso, Taider, Milito. All. Mazzarri
Arbitro: Calvarese di Teramo
Reti: 36’ Hernanes, 45’ Palacio, 53’ Paulinho, 84’ Emeghara
Note: angoli 6-3 per il Livorno, ammoniti Hernanes, Castellini, Samuel,Botta, recupero 1’ + 4’, spettatori 15.450

Bardi 7: stavolta niente emozioni da ex nerazzurro. Anzi, almeno quattro parate decisive.

Valentini 6: l’impressione è che a volte perda un po’ la bussola, come nell’azione del gol di Palacio. Ma nel complesso regge contro la truppa di argentini.

Emerson 6: si fa male che non siamo ancora a metà primo tempo, rimane in campo ma gioca a scartamento ridotto (54′ Duncan 6: muscoli e fiato per reggere l’urto della mediana interista quando Di Carlo passa a tre in mezzo al campo).

Castellini 6: di riffa o di raffa prova sempre a metterci il piede o la testa, purtroppo per lui rende diverse primavere agli attaccanti avversari.

Mbaye 5,5: il voto fa la media tra l’orrenda diagonale sul gol di Palacio (ma l’errore non è solo suo) e quel triplo salvataggio nella ripresa che evita la capitolazione.

Benassi 6,5: se quelli dell’Inter giocano sempre come stasera, un posticino Mazzarri il prossimo anno potrebbe trovarglielo. Faccia tosta, non ha paura di prendere responsabilità di tiro e passaggio.

Biagianti 6,5: tocchiamo ferro, ma sembra aver trovato continuità nelle prestazioni. Bravo a far da barriera davanti alla difesa, sporca una miriade di passaggi.

Greco 6: sufficienza stiracchiata, ha il merito di chiamare e mettere in pratica lo schema da corner da cui nasce il gol che dimezza lo svantaggio (72′ Siligardi 6: altri venti minuti di benzina nelle gambe, qualche buono spunto).

Mesbah 6: vede nero più di una volta su Jonathan, lo limita finché il brasiliano non finisce la benzina. Meglio nella ripresa nella difesa a quattro.

Paulinho 7 (Uomo Partita QuiLivorno): ancora lui, sempre lui. Dodicesimo gol in campionato, conclude sotto l’incrocio con un destro di prima intenzione che un altro avrebbe spedito in curva. Lotta contro i tre marcantoni nerazzurri, unico nell’aprire gli spazi e dare profondità all’azione.

Belfodil 5: una delle note stonate. Lento e prevedibile, sbaglia cercando sempre soluzioni complicate (54′ Emeghara 6,5: solito ingresso confusionario e podistico, se mi passate il termine. Bravo a leggere per tempo l’errato disimpegno di Guarin e a battere per la seconda volta Handanovic).

All. Di Carlo 6,5: Livorno vivo, nonostante il doppio pugno nerazzurro nel primo tempo avesse rischiato di metterlo ko. Bravo a ridisegnare la squadra in corsa e a centrare lottando e soffrendo un punto che a fine campionato potrebbe fare la differenza.

INTER

Handanovic 6: poco da fare sui due gol, per una sera niente parate super.

Rolando 6: gran fisico, senso dell’anticipo. Dietro è il migliore.

Samuel 5: colpe in entrambi i gol amaranto: perde Paulinho sul corner, bruciato da Emeghara in velocità.

Juan Jesus 5,5: qualche incertezza sparsa lungo i novanta minuti.

Jonathan 6,5: spinge dall’inizio alla fine, uno dei pochi risultati apprezzabili della gestione Mazzarri (79′ Zanetti sv).

Kuzmanovic 5,5: bravo a proporsi nel primo tempo, sfiora due volte il gol. Cala, come tutta la squadra, dopo l’intervallo.

Hernanes 6,5: partenza lenta, poi cresce e sfiora il gol da fuori. Opportunista nell’azione del gol (68′ Guarin 5: entra bene in partita, poi il disastro di retropassaggio che regala il pari al Livorno).

Alvarez 5: non va oltre qualche timida serpentina, se vuole il posto da titolare deve mostrare ben altro (85′ Botta sv).

D’Ambrosio 5: sua la prima vera palla gol, ma di testa sbatte su Bardi. Ancora poco inserito nella squadra, non si vede mai nelle due fasi.

Palacio 6,5: gran gol, ma a inizio ripresa spreca la palla che avrebbe chiuso la gara.

Icardi 5: un altro dei desaparecidos. Dal suo liscio nasce il gol di Hernanes, ma a 10′ dalla fine si divora il tre a uno a tu per tu con Bardi.

All. Mazzarri 5: i due punti persi sono anche colpa sua, è’ come se alla guida di una Ferrari avesse rallentato fino a farsi affiancare da una Punto. Ha avuto la fortuna di andare sul doppio vantaggio, ma non è stato capace di contrastare la rimonta del Livorno. Cambi tardivi e poco azzeccati.

 

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