Livorno-Bassano 2-4. Addio Coppa Italia

di rcampopiano

La coppa Italia resta un tabù per il Livorno che, come l’anno scorso, viene eliminato al secondo turno. Quest’anno a fare festa al Picchi è il Bassano Virtus (Lega Pro) che rifila un sonoro 4-2 (LA CRONACA) agli uomini di Gautieri (LE INTERVISTE).  Il passivo poteva essere anche più pesante se il palo e Mazzoni non avessero salvato la baracca. L’unica scusante che può essere attribuita alla squadra è che il pensante lavoro al quale Gautieri ha sottoposto i suoi ragazzi si sta facendo sentire. Non a caso gli amaranto nel secondo tempo sono letteralmente crollati sotto il profilo fisico apparendo ancora sulle gambe. Si sa che le squadre dell’ex tecnico del Lanciano faticano a carburare all’inizio quindi aspettiamo prima di dare segnali d’allarme. Tuttavia è doveroso annotare alcuni episodi: la squadra non ha ancora assimilato del tutto il 4-3-3 e alcuni uomini non sembrano a loro agio. Su tutti Belingheri che, come incontrista di centrocampo, ha faticato a reggere il passo. Come se non bastasse Meola e Lambrughi sugli esterni non hanno dato la spinta e la copertura che l’allenatore si aspettava. Così e così anche Siligardi: geniale in alcune circostanze, del tutto assente per larghi tratti. Le uniche note positive sono arrivate da Galabinov e Moscati. Il primo ha segnato nell’unica occasione da rete che si è creato, il secondo ha sfornato un assist e il gol del momentaneo 2-2.

La partita – Partiamo da una considerazione: il Bassano ha strameritato il passaggio del turno. Asta (vecchia conoscenza della serie A) ha indovinato tutte le mosse e nella ripresa ha dominato per larghi tratti vincendo la partita negli ultimi cinque minuti. Il Livorno era passato in vantaggio con Galabinov ma due clamorosi errori difensivi (il primo Emerson-Mazzoni, il secondo Meola) hanno permesso al Bassano di ribaltare il risultato. Sul finire di primo tempo ci ha pensato Moscati a rimettere tutto in parità. Come detto nella ripresa è uscita fuori la maggiore freschezza del Bassano. Furlan e Iacolano hanno tagliato come il burro la difesa e all’85’ è arrivato il meritato vantaggio con Priola di testa. Nel recupero Stevanin ha chiuso i giochi per la gioia dei veneti che il 24 agosto andranno nientemeno che all’Olimpico ad affrontare la Lazio.

Il tabellino

Livorno: Mazzoni, Meola, Bernardini, Emerson, Lambrughi, Biagianti (72′ Gemiti), Belingheri (86′ Jefferson), Moscati, Siligardi, Galabinov, Jelenic (67′ Surraco). A disp: Coser, Gonnelli, Maicon, Ceccherini, Mosquera, Bigazzi, Molinelli, Rafati. All. Gautieri.

Bassano Virtus: Grandi, Toninelli, Semenzato, Cenetti, Priola, Bizzotto, Furlan (86′ Stevanin), Proietti, Maistrello (71′ Munarini), Iocolano, Cattaneo (55′ Davì). A disp: Rossi, Stevanin, Zanella, Tonon, Cortesi. All. Asta

Arbitro: Manganiello di Pinerolo

Reti: 14′ Galabinov, 25′ Maistrello, 34′ Iocolano (r), 40′ Moscati, 85′ Priola, 91′ Stevanin

Note: angoli 4-4, ammoniti Meola, Belingheri, Priola, recupero 1′ + 3′, spettatori 2.260 

Mazzoni 5,5: con Emerson non si è capito bene e la frittata è fatta. Capitombola nel secondo tempo insieme alla squadra.

Meola 5: insicuro in più di un’occasione, la sua spinta a destra è poca cosa. Condisce il tutto con il fallo da rigore.

Emerson 5: grave errore, specie per un giocatore esperto come lui, in occasione del pareggio ospite. In difficoltà in più di un’occasione contro gli attaccanti avversari.

Bernardini 6: il meno peggio della difesa. Il suo ritorno in maglia amaranto avrebbe meritato una migliore fortuna.

Lambrughi 5: da rivedere. Perde spesso il duello a sinistra con Furlan e anche dalla sua parte arrivano pochi cross.

Moscati 6,5: subito in palla il giovane livornese. Assist e gol per il numero 8 che quest’anno può essere davvero l’arma in più anche se deve trovare maggiore continuità.

Biagianti 5: in visibile difficoltà a fare il ruolo di Luci, si riscatta parzialmente con l’assist a Moscati, ma deve trovare la migliore condizione per essere utile (72′ Gemiti sv).

Belingheri 5: gioca in un ruolo non suo e si vede. Da interno di centrocampo passa a regista, ma il meglio riesce a darlo quelle rare volte che si spinge in attacco (86′ Jefferson sv).

Siligardi 5,5: l’impressione è che potrebbe risolvere la partita da solo. Tanti dribbling ma due conclusioni pericolose per lui.

Galabinov 6: alla prima occasione la butta dentro dimostrando tutta la sua freddezza in area di rigore. Va servito meglio e soprattutto più spesso.

Jelenic 5,5: preferito a Surraco nel tridente offensivo, per l’ex Padova un paio di buone incursioni sulla sinistra. Si Spegne come il resto della squadra nella ripresa (67′ Surraco 5,5: ne ha di strada da fare prima di tornare il giocatore ammirato a Livorno nel 2010)

Gautieri 6: aspettiamo prima di condannarlo. Nella preparazione estiva ha fatto lavorare tutti come muli e le sue squadre sono sempre dei diesel. Avesse i giocatori per il 4-3-3 sarebbe anche meglio.

BassanoGrandi 6, Toninelli 6, Semenzato 5,5, Cenetti 6, Priola 6,5, Bizzotto 6, Furlan 7 (86′ Stevanin 6,5), Proietti 6, Maistrello 6 (71′ Munarini 6), Iocolano 8, Cattaneo 6,5 (55′ Davì 6). All. Asta 7,5

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