Livorno-Bari 5-2, cinquina e 3° posto

di Riccardo Campopiano e Simone Panizzi

In una giornata invernale si sono mescolati numeri e sentimenti. I numeri: i cinque gol del Livorno, le due reti subite nel finale , i 9 punti conquistati da Gelain in quattro partite, il terzo posto in solitaria (LA CLASSIFICA). I sentimenti: basta solo il nome di Davide Nicola e il gioco è servito. Impossibile non ricordare l’allenatore dell’ultima promozione e quel legame speciale che aveva e ha tutt’ora con la città. Alla fine tutto lo stadio lo ha applaudito e lui, emozionato, ha ricambiato. Sicuramente una delle pagine più belle di sport vissute a Livorno.
Provando a parlare dei 90 minuti giocati (LA CRONACA), il 5-2 finale non deve trarre in confusione. Il Livorno ha dominato la gara fino all’80 quando, avanti di tre reti, si è fatto rimontare in due minuti fino al 3-2. A quel punto tutto lo stadio ha trattenuto il fiato temendo la beffa, ma Siligardi e Vantaggiato hanno riportato la calma. Giusto così perché il Livorno visto oggi ci è piaciuto: forte, tenace e con la giusta grinta. Peccato non aver visto la stessa intensità anche a Latina… (LE INTERVISTE).

Gelain ha cambiato e questa volta ha avuto ragione. Le scelte di una settimana fa sono state da cartellino rosso, quelle di oggi da dieci e lode. Con il 3-5-2 ha rafforzato il centrocampo, lasciando libero spazio a Siligardi e Vantaggiato in avanti. Questa soluzione, rispetto al 3-4-3, sembra migliore per due ragioni. Il centrocampo con Pires regista e due interdittori (Luci e Djokovic poi sostituito da Biagianti) ha retto meglio l’urto e offerto maggiore copertura alla difesa. I due attaccanti non devono accentrarsi per trovarsi, ma giocano di più uno accanto all’altro e i risultati si sono visti. Chissà se questo sarà lo schieramento che vedremo sempre. Ad oggi ci è sembrato il più completo.

Avvio sprint – Qualcuno poteva immaginare che il fattore Nicola poteva giocare un brutto scherzo. Invece nel giro di dieci minuti il Livorno si è trovato sul doppio vantaggio grazie a due azioni da calcio d’angolo. Nella prima Luci è stato bravo e fortunato a trovare l’angolo alto con un tiro al volo.

Nella seconda c’è lo zampino di Vantaggiato che si è buttato su un cross di Bernardini con la grinta dei grandi attaccanti. Non ci poteva essere inizio migliore. Il 2-0 ha dato modo agli amaranto di gestire il risultato e le forze mentre il Bari ha provato a far accendere il tridente De Luca-Ebagua-Bellomo ma senza fortuna.

Partita chiusa? – Nella ripresa il copione non cambia. Nicola prova la carta Caputo al posto di De Luca, ma è ancora il Livorno a passare con il primo gol di Maicon in amaranto con un colpo di testa su perfetto cross di Siligardi. A questo punto il Livorno sembra avere il match in mano. Il Bari non sembra crederci e le occasioni per calare il poker fioccano. Prima Siligardi poi Maicon falliscono clamorosamente il 4-0. Ma gli appuntamenti con il gol sono soltanto rimandati per entrambe le squadre.

La paura – Come complicarsi la vita da soli rischiando la clamorosa rimonta? Per informazioni rivolgersi al Livorno. Prima Luci infila Mazzoni nel tentativo di anticipare Caputo, poi lo stesso attaccante batte Mazzoni con un preciso tiro dal limite: 3-2 e mancano ancora dieci minuti alla fine. Gelain in panchina è una furia e cambia: fuori Gemiti e Luci, dentro Jelenic ed Empereur. Tutto lo stadio teme la clamorosa rimonta, ma per fortuna gli amaranto possono contare su due giocatori fuori categoria. Siligardi con un preciso tra poco buca la rete, poi ci pensa Vantaggiato con un diagonale da fuori area a fare cinquina. Finisce con il tripudio dei giocatori amaranto e i cori per mister Nicola: giusto così.

Il tabellino

Livorno: Mazzoni, Ceccherini, Bernardini, Lambrughi, Maicon, Pire, Luci (85′ Jelenic), Djokovic (20′ Biagianti), Gemiti (85′ Empereur), Siligardi, Vantaggiato. A disp: Bastianoni, Strasser, Belingheri, Moscati,  Galabinov, Jefferson. All. Gelain

Bari: Donnarumma, Salviato (60′ Benedetti), Camporese, Filippini, Schiattarella, Donati, Minala, Defendi (81′ Boateng), Bellomo, De Luca (48′ Caputo), Ebagua. A disp: Guarna, Rada, Rinaudo, Romizi, Galano, Calderoni. All. Nicola

Arbitro: Ghersini di Genova

Rete: 4′ Luci, 8′ Vantaggiato, 66′ Maicon, 83′ Luci (a), 84′ Fedato, 89′ Siligardi, 92′ Vantaggiato

Note: angoli 7-7 , ammoniti Bernardini, Schiattarella, Ebagua, Filippini, Donati, Defendi, Biagianti, Benedetti, recupero 2′ + 4′, spettatori 6.117

Mazzoni 6: salva a inizio ripresa su un cross avvelenato di Bellomo dopo un tempo da quasi spettatore, poi ne prende due in un minuto. La strana vita del portiere.

Ceccherini 6,5: preciso e concentrato, finalmente sui suoi livelli dopo qualche passaggio a vuoto.

Bernardini 6,5: non ha i piedi di Emerson, ma da centrale si disimpegna bene. Entra nell’azione del raddoppio.

Lambrughi 6,5: schierato da centrale disputa una delle migliori partite stagionali. Senso dell’anticipo e freddezza, Gelain potrebbe avere una nuova soluzione dietro.

Maicon 6,5: primo gol in amaranto, festeggia sotto la Nord. Le dà e le prende con Defendi, ma spinge fino alla fine.

Luci 7: gol di coscia cercato o trovato? Nel dubbio prendiamo atto che sta tornando sui livelli di due anni fa. Sfortunato sull’autorete, ma il tentativo disperato ci stava (83’ Jelenic 6: gioca dieci minuti ma entra con la gamba giusta, un paio di accelerazioni spaccano la difesa pugliese).

Appelt Pires 6,5: primo tempo buonissimo, giocato con la lucidità che una gamba leggere regala. Quando la fatica si fa sentire mette in prima e prosegue per inerzia.

Djokovic 6: esce con la spalla lussata, una disdetta perché è uno dei più in forma (20’ Biagianti 6: partita di pressing e corsa sulla mediana ospite, prende un giallo che lo esenta dalla trasferta di Varese).

Gemiti 6: rimane basso come da ordini di Gelain, controlla Schiattarella senza patemi. Mezzo errore sulla ripartenza che porta al primo gol barese (83’ Empereur: sv primi minuti in Serie B).

Vantaggiato 7,5 (Uomo Partita QuiLivorno): 12 gol in 24 partite, non male per un giocatore che a maggio veniva dato sulla via del tramonto. Gioca da uomo squadra, ad oggi è un valore aggiunto.

Siligardi 7,5: grande prova anche per la freccia emiliana. Due assist (Luci e Maicon) e un gol, quello del quattro a due, che spazza via le paure e le insicurezze. Adesso avanti così.

All. Gelain 7: neanche dieci minuti ed è già avanti di due gol, decide di abbassare il baricentro e colpire in contropiede. Quasi tradito da un minuti di follia, scuote la squadra che chiude attaccando e segnando cinque gol.

BARI

Donnarumma 5: cinque gol subiti, goffo per due volte nel primo tempo, si riscatta parzialmente nella ripresa.

Salviato 5,5: adattato a centrale gioca al limite della sufficienza (60’ Benedetti 5: male nella mezzora che gioca, rischia anche il rosso).

Camporese5: netta involuzione, stenta a guidare la difesa.

Filippini 5: balla parecchio sulle offensive degli attaccanti di casa.

Schiattarella 5: ex fischiatissimo, lascia poche tracce in campo.

Donati 5,5: un direttore d’orchestra che muove la bacchetta alla moviola.

Minala 6,5: il migliore dei suoi, gioca con personalità e testa alta.

Defendi 6: battaglia con Maicon, spinge spesso soprattutto nel primo tempo (76’ Boateng sv).

Bellomo 5,5: doveva essere l’uomo in più, rimane ai margini della sfida.

De Luca 5: qualche sprazzo di classe, ma se gioca spalle alla porta è inutile (48’ Caputo 6,5: prova a ricostruire il feeling con i tifosi con il gol del momentaneo tre a due).

Ebagua 5,5: tanto impegno, ma risultati zero. Ridimensionato dalla difesa di casa.

All. Nicola 5,5: spiace dargli un’insufficienza nel giorno del suo ritorno a Livorno, ma il Bari delude. Prende due gol su palla inattiva, poi la squadra giochicchia senza incidere. Tradito dagli uomini migliori e da una difesa colabrodo.

Riproduzione riservata ©