Entella-Livorno 1-1. Amaranto spreconi

Uscire imbattuti da un campo dove hanno perso sia Carpi che Frosinone (le prime due della classe) ti fa vedere il bicchiere mezzo pieno (LA CLASSIFICA). Non essere riusciti a vincere una partita dove hai creato molte palle gol (LA CRONACA) e, nonostante il pareggio, sei ancora terzo in classifica a un punto dalla seconda, te lo fa vedere mezzo vuoto. La verità forse sta nel mezzo. Il Livorno continua a rimandare l’appuntamento con il successo lontano dal Picchi e dà, nuovamente, l’impressione dell’eterna incompiuta. Della formazione che, visti i nomi, dovrebbe spaccare in due il campionato ma che alla fine si deve ritenere soddisfatta nell’uscire da Chiavari con un punto. Inutile sottolineare come per salire in serie A occorre invertire questo trend. In casa stanno arrivando molti punti, ma è lontano dal Picchi che la situazione si complica e non poco (LE INTERVISTE).

Dando ascolto a Spinelli, Gautieri inizia la partita con uno spregiudicato 4-2-4 che in fase di non possesso diventa un più guardingo 4-4-2 con Jelenic e Siligardi sulle fasce. Nel reparto offensivo, Galabinov trova spazio dal primo minuto, ma la mossa si rileva azzeccata soltanto al 69’ quando il bulgaro pareggia il gol di Mazzarani. Mosquera e Djokovic, messi a fare da diga davanti alla difesa, spesso hanno sofferto le avanzate degli avversari. A leggere i nomi non ci sarebbe dovuta essere storia, ma la grinta e la tenacia mostrata dai liguri hanno permesso loro di restare imbattuti.

Davanti a Ferrero – In tribuna vip ecco spuntare lui: Massimo Ferrero, presidente della Samp, soprannominato “er Viperetta”. Tanti i tifosi che gli si sono avvicinati per chiedergli una foto o un autografo e lui ha risposto sempre presente con tanto di sorriso. La presenza del patron blucerchiato però non ha portato tanta fortuna agli amaranto che nel giro di 30 minuti hanno sprecato due nitide palle gol con Siligardi prima e Jelenic poi. Clamorosa quella sbagliata da quest’ultimo che a tu per tu con il portiere non è riuscito a bissare la rete col Catania. Passati i pericoli, l’Entella si sveglia grazie a Di Tacchio che colpisce una traversa che sta ancora tremando.

Botta e risposta – Nella ripresa, il Livorno entra in campo moscio sulle gambe e gli avversari gongolano. Prima Vantaggiato salva sulla linea un colpo di testa di Russo, poi è Marazzani a salire in cattedra. Manda a vuoto Maicon e, dopo la prima respinta di Mazzoni, deposita in rete a porta vuota. Gautieri capisce che così non può andare e cambia. Fuori Jelenic e dentro Cutolo. Il cambio si rileva indovinato perché l’ex Padova al primo pallone toccato, effettua un cross delizioso per la testa di Galabinov che si ricorda come fare l’attaccante e pareggia i conti.

Inutile assedio – Forte del pareggio, il Livorno si spinge in avanti alla ricerca del pari. L’Entella paga gli sforzi per la partita di martedì contro il Modena e si piazza in area di rigore a difesa del pareggio. Gli amaranto faticano a trovare i giusti spazi e si affidano a tanti lanci lunghi che però sono facile preda degli difensori liguri. Gautieri prova anche la carta Belingheri, ma le lancette scorrono e di pericoli dalle parti di Paroni non se ne vedono più. Gli amaranto escono tra gli applausi dei tanti tifosi presenti con la speranza che a Vicenza i punti in tasca siano tre.

Il tabellino

Entella: Paroni, Cecchini, Iacoponi, Russo, Belli, Botta (75′ Troiano), Volpe, Mazzarani (82′ Valagussa), Costa Ferreira (62′ Battocchio), Di Tacchio, Litteri. A disp: Van Der Want, Latour, Lanini, Malele, Lewandowski, Camigliano. All. Prina

Livorno: Mazzoni, Maicon (65′ Moscati), Bernardini, Emerson, Lambrughi, Djokovic, Mosquera (78′ Belingheri) , Jelenic (65′ Cutolo), Vantaggiato, Siligardi, Galabinov. A disp: Coser, Gemiti, Ricci, Surraco, Gonnelli,Favilli. All. Gautieri

Arbitro: Pairetto di Nichelino

Rete: 56′ Mazzarani, 69′ Galabinov

Note: angoli 6-3 per l’Entella, ammoniti Maicon, Dkokovic, Mosquera, Bernardini, recupero 0′ + 4′

Mazzoni 6,5: in più di un’occasione ci mette una pezza e trova nella traversa una valida aiutante. Nulla può se gli attaccanti poi gli tirano da zero metri.

Maicon 5,5: quando parte sulla fascia sembra Bip Bip con i difensori che fanno la figura di Willy il coyote. Peccato che le parti si invertano quando deve difendere. Per informazioni chiedere a Mazzarani (65’ Moscati 6: sa che non può attaccare più di tanto sennò in difesa son dolori).

Bernardini 6: il biondo centrale va in affanno in qualche occasione (specie nella ripresa), ma tutto sommato la sua prestazione non dispiace.

Emerson 6,5: sicuro e puntuale in tutte le chiusure, aiutato dal fatto che gli attaccanti liguri si vanno vedere raramente nell’area di rigore amaranto.

Lambrughi 6: si vede meno rispetto a Maicon. Precise indicazioni di Gautieri: se uno sale, l’altro rimane. Viste le scorribande del brasiliano, fa bene a mantenere la sua posizione.

Mosquera 6: al rientro dopo il brutto infortunio di Modena, funge da diga a centrocampo insieme a Djokovic. Spesso e volentieri se ne vede arrivare tre contro e perde la bussola (74’ Belingheri sv).

Djokovic 6: stesso discorso fatto per Mosquera. Ripiega maggiormente rispetto al colombiano e quando può diventa un attaccante aggiunto.

Jelenic 5,5: non ripete le gesta della scorsa giornata. Ha una palla d’oro in avvio di gara, ma la spreca in maniera sciagurata. Un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni (65’ Cutolo 6,5: il primo pallone che tocca è un assist al bacio per la testa di Galabinov).

Siligardi 5: il sintetico non gli porta bene (due anni fa si ruppe il legamento su un terreno così). Parte benissimo con un tiro dei suoi che sfiora la rete, ma poi si perde nelle maglie biancoblù.

Vantaggiato 5,5: cerca lo spazio in area come un dannato in un girone dantesco. Peccato che i difensori biancoblù abbiano la meglio. Dopo l’exploit di inizio campionato sembra un po’ in debito di ossigeno.

Galabinov 6,5: lo vedi giocare per quasi un’ora e pensi: “Ma perché non si impegna e non spacca il mondo?”. Poi gli basta un pallone dato nel modo giusto e ti fa rimangiare tutto che si diceva sul suo conto. Il bulgaro però deve capire che non può giocare bene 10 minuti su 90.

All. Gautieri 6: azzarda per la prima volta il 4-2-4 dall’inizio, ma la decisione non gli va a favore. A volte si ha l’impressione che lo schema sia: palla lunga per gli attaccanti nella speranza che questi inventino la giocata.

ENTELLA

Paroni 6: dovrebbe mettersi un po’ di SuperAttack sui guanti visto che nelle prese difetta e non poco.
Cecchini 6,5: a sinistra spinge a più non posso costringendo Maicon a fare gli straordinari.
Iacoponi 6: preciso nelle chiusure, anche se qualche volta fa correre un brivido ai tifosi liguri.
Russo 5,5: deve fare a sportellate con Galabinov. Vince sempre tranne in occasione della rete del pareggio.
Belli 5,5: a destra non è che si ricordino le sue galoppate.
Botta 6: fa fede al suo cognome. A centrocampo lotta come un mastino su tutti i palloni (75’ Troiano sv). 
Volpe 6: bene anche lui nel cuore del campo. Spesso è il primo a far ripartire l’azione
Mazzarani 6,5: tra i migliori. Fa tutto da solo in occasione del gol e in mezzo al campo detta legge (82’ Valagussa sv).
Costa Ferreira 5,5
: anche lui da rivedere. Aiuta poco il centrocampo e l’attacco (62’ Battocchio 5,5: non fa molto rispetto al compagno di squadra).

Di Tacchio 6: piccolo bisonte in mezzo al campo. Sfiora il gol con un destro che si schianta sulla traversa.
Litteri 5,5: poche le chance avute in attacco. Giornata in ombra.
All. Prina 6,5: la sua squadra si conferma l’ammazza grandi. Dopo Carpi e Frosinone, ferma anche il Livorno. E pensare che gli mancavano almeno tre titolari.

 

 

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