Genoa-Livorno 0-0. Punto d'oro, Bardi salva il risultato nel finale. Buon pari per gli amaranto?
di rcampopiano
Finisce con un punto guadagnato e un grazie a Bardi che in pieno recupero ha salvato la squadra con un grande intervento.
La sintesi di Genoa-Livorno potrebbe essere questa. Una partita che non passerà certo alla storia per la sua spettacolarità, anzi. Le due squadre l’hanno messa fin da subito sul piano fisico e il gioco ne ha risentito. Il bicchiere però va visto mezzo pieno perché gli amaranto continuano nella loro striscia positiva. Forse la squadra poteva osare un pochino di più perché davanti a sé si è trovato un Genoa che ha fatto ben poco per rendersi pericoloso. Liverani ha scelto inizialmente di coprirsi con un 3-5-2 che nel finale si è trasformato in un 4-2-4 iper-offensivo, ma ormai era troppo tardi. Sicuramente ai punti avrebbe vinto il Livorno che si è visto negare il gol vittoria da un prodigioso recupero di Gamberini su Siligardi. Adesso non c’è tempo di stare a rifiatare perché mercoledì sera si torna in campo nel turno infrasettimanale contro il Cagliari.
La tattica – Come previsto, Nicola deve rinunciare a Emerson che non ha recuperato dall’infortunio rimediato nella gara contro il Catania. Al suo posto ha fatto il debutto da titolare Rinaudo a distanza di oltre un anno e mezzo dall’ultima partita cominciata dal primo minuto. L’ex Napoli ha dimostrato di essere ancora un giocatore di tutto rispetto visto che ha annullato Gilardino. Sicuramente un giocatore che sarà prezioso nel corso della stagione. Per il resto il tecnico amaranto ha confermato la squadra vittoriosa contro il Catania, anche se dopo neanche mezz’ora ha dovuto fare a meno di Biagianti uscito per infortunio, al suo posto Duncan. Il Livorno ha bloccato sul nascere ogni iniziativa avversaria con Schiattarella e Mabye sulla fasce che hanno vinto i duelli contro Antonini e Vrsaljko. Davanti sono mancati un po’ sia Paulinho che Emeghara, ma contro un Genoa che si è solo difeso era impossibile fare di più.
Partita fisica – Nel primo tempo le due squadre si studiano. Le occasioni si contano sulle dita di una mano. Solo qualche respinta così e così di Perin fa correre un brivido agli spettatori di Marassi, ma Emeghara non è lesto nel battere a rete. Il Genoa si affida alle sponde di Gilardino per Calaiò, ma la difesa amaranto ha sempre avuto la meglio. Nel Livorno paradossalmente il più pericoloso è Luci che si inserisce in più di un’occasione nell’area ospite, ma i suoi tiri lasciano un po’ il tempo che trovano. Liverani nella ripresa capisce che così non si può continuare e butta dentro Cofie al posto di uno spento Lodi, ma i risultati non cambiano. Anche Nicola prova a invertire l’esito del match con Siligardi per Emeghara.
Decisive le difese – Proprio il trequartista ha sui piedi il match ball. Assist in verticale di Luci e Sili può battere a rete da solo, ma un intervento da dietro di Gamberini salva la porta di Perin. Nessuna protesta, l’ex Fiorentina interviene sul pallone. Grande il rammarico per gli amaranto che già stavano pregustando il vantaggio. Stessa sorte tocca poi a Calaiò in pieno recupero. Nell’unico svarione di Ceccherini (migliore in campo), l’attaccante ha sulla testa la palla della vittoria ma trova un Bardi semplicemente straordinario che devia in angolo. Finisce così. Il Livorno continua a fare punti aspettando il Cagliari mentre il Genoa deve capire come rendere più incisiva una manovra spesso impacciata.
LE PAGELLE
LIVORNO
Bardi 7: giornata tranquilla fino a quando non sfodera un vero e proprio miracolo per deviare in angolo il colpo di testa di Calaiò.
Coda 6,5: decisivo nel salvataggio sulla linea nella ripresa. Conferma quanto di buono fatto vedere contro il Catania.
Rinaudo 6,5: la sua ultima da titolare risaliva da un anno e mezzo. Tolta la ruggine dimostra di essere il difensore che abbiamo conosciuto negli anni scorsi (85’ Emerson sv).
Ceccherini 7: il migliore del reparto arretrato. Davanti a Calaiò ma per lui non fa differenza. Sicuro e preciso in ogni chiusura.
Schiattarella 6: fronteggia Antonini con la classe di un veterano. Non spinge come al solito, spesso e volentieri arretra sulla linea dei difensori.
Luci 7: dovrebbe fare da diga davanti alla difesa invece scopri che è stato lui il più pericoloso. Spesso e volentieri si improvvisa anche regista, cosa chiedergli di più?
Biagianti sv: in campo neanche mezz’ora poi si arrende (24’ Duncan 6,5: partita di spessore quella del ghanese. Non fa rimpiangere Biagianti e prova l’eurogol da centrocampo ma senza fortuna).
Greco 6: parte a spron battuto nel primo tempo e sembra imprendibile. Cala vistosamente nella ripresa quando si schiera a centrocampo invece che tra le linee.
Mbaye 6,5: si vede che ha numeri per poter strafare. Deve solo credere di più nelle sue qualità e diventerà un punto fisso nell’undici titolare. Giusto annullare il suo gol per fuorigioco.
Paulinho 5,5: difficile per il brasiliano avere chance di battere a rete giocando quasi sempre spalle alla porta.
Emeghara 5,5: si divora un gol già fatto nel primo tempo. Sgomita a più non posso contro tutti i difensori genoani. Giornata in chiaroscuro per lui (68’ Siligardi sv).
All. Nicola 6,5: la partita l’ha fatta sempre e solo il Livorno. Forse la sua squadra doveva osare di più, ma un punto a Marassi e sempre cosa buona e giusta.
GENOA
Perin 6: qualche respinta fa venire i brividi a tutto Marassi. Dovrà offrire un caffè a Gamberini.
Gamberini 7: merita il voto alto solo per la scivolata miracolosa che ha evitato a Siligardi di battere a rete (87’ Fetfatzidis sv).
Portanova 6,5: rustico ma efficace il capitano rossoblù che blocca Paulinho.
Manfredini 6: tutto fisico il confronto con Emeghara. Sfiora il gol di testa nel secondo tempo.
Vrsaljko 5,5: perde il duello contro Mbaye. Impreciso e frettoloso nei cross.
Biondini 6: il migliore del centrocampo. Cuore e muscoli al servizio dei compagni.
Lodi 5,5: solita classe con il sinistro, ma poca concretezza (54’ Cofie 5,5: non fa molto di più rispetto al suo compagno).
Matuzalem 5,5: stesso discorso per Lodi. Non prende per mano la squadra (71’ Stoian sv).
Antonini 6: l’esperienza lo aiuta in una partita dove la sua squadra fa poco per cercare la vittoria.
Calaiò 6: l’unico che va vicino al gol. Ma sulla sua strada trova un super-Bardi.
Gilardino 5: Rinaudo non gli fa mai vedere palla. Il centravanti della Nazionale questa volta stecca.
All. Liverani 5,5: squadra lenta e macchinosa. Se vuole salvarsi e mantenere la panchina dovrà fare molto di più.
Riproduzione riservata ©