Perugia-Livorno 4-1. Poker umbro con l’aiuto dell’arbitro
di rcampopiano
Per favore, arriviamo il prima possibile a 50 punti e poi pensiamo al resto perché l’impressione è che questo Livorno dovrà fare una fatica tremenda per non scivolare nel baratro. Lega, per favore, sarebbe gradito che in serie B ci siano degli arbitri degni di questa categoria. Il signor Candussio non lo è (LA CRONACA). Caro Comi, per favore, se la tua squadra, in un momento di grande difficoltà, è in vantaggio di una rete su uno dei campi più difficili della B e te sei l’unica prima punta in tutta la rosa, evita di farti espellere compromettendo la partita. Detto questo, il 4-1 di Perugia è sicuramente un risultato bugiardo e falsato tremendamente dal rosso inflitto a Comi dopo 37 minuti con gli amaranto avanti di un gol e padroni del campo. Peccato perché anche questa partita si va ad aggiungere a quelle della serie “potevo, ma non ci sono riuscito”. (LE INTERVISTE) Siamo sicuri che in parità numerica la gara non sarebbe finita così. A tutto questo aggiungiamoci che la squadra di Mutti si era presentata al Curi con soltanto 18 effettivi lasciandone a casa ben 10 (LA CLASSIFICA).
Questa sconfitta va dimenticata in fretta perché ora l’attenzione si deve spostare tutta su due partite a dir poco fondamentali. La prima in casa con l’Ascoli, la seconda a Lanciano. Inutile stare a sottolineare come serva fare bottino pieno se si vuole trascorrere un campionato tranquillo. Altrimenti il rischio di vedere il Livorno che lotta per evitare i playout si trasformerà in un’amara realtà. Già perché i numeri dicono che gli amaranto stanno sprofondando in classifica. Dopo dodici punti nelle prime quattro giornate, ne sono arrivati undici in quindici incontri. Se questa non è una crisi, ci si avvicina terribilmente.
La gioia – E dire che il Livorno la partita l’aveva anche preparata bene. Mutti ha proposto nuovamente il 4-3-1-2 con Pasquato che ha affiancato Comi in attacco. Il Perugia ha risposto con il consueto 4-3-3, ma si vedeva che non riusciva a creare azioni degne di tale nome. Merito di un Livorno attento e concentrato che ha chiuso ogni spazio possibile per poi ripartire in contropiede. Proprio da uno di questi è nato il vantaggio con un missile da fuori area di Moscati. Che da buon ex (tre anni a Perugia per lui) non ha esultato. Ecco, questo è stato l’ultimo momento in cui il Livorno è stato in partita. Dopo ci ha pensato Candussio a rendersi protagonista con un rosso eccessivo a Comi (ingenuo comunque l’attaccante) che ha condizionato tutto il resto della gara.
Il tracollo – Dopo il rosso all’attaccante amaranto, la gara si è trasformata in un assalto alla porta di Ricci. Che ha dimostrato tutte le sue qualità respingendo gli attacchi di Della Rocca prima e Spinazzola poi. Bisoli poi ha capito che poteva fare sua la partita e ha inserito Ardemagni e Drole. Proprio quest’ultimo ha cambiato il volto alla gara con un gol (quello del pareggio) e due assist decisivi al compagno entrato con lui. Nel mezzo la perla di Parigini con un bel tiro a giro. L’unico appunto che si può fare al Livorno, se proprio vogliamo essere pignoli, è l’essersi chiuso troppo sperando di mantenere inviolata la porta per tutto il secondo tempo. Mutti ha optato per un 5-3-1 che di fatto ha escluso ogni possibilità di ripartenza visto che là davanti Pasquato ha fatto quel che poteva. Chiudiamo con un accenno di sorriso: vedere l’ingresso in campo di Rafati al posto di Moscati, per almeno un minuto, ci ha fatto dimenticare l’amarezza per questa partita.
Il tabellino
Perugia: Rosati; Del Prete, Volta, Spinazzola, Belmonte; Zebli, Taddei (51′ Rizzo), Della Rocca (45′ Drole); Parigini, Di Carmine, Zapata (45′ Ardemagni). A disp: Zima, Comotto, Rossi, Mancini, Didiba, Lanzafame. All. Bisoli
Livorno: Ricci, Calabresi (79′ Biagianti), Lambrughi, Gonnelli, Gasbarro, Moscati (85′ Rafati), Luci, Schiavone, Jelenic, Pasquato (69′ Bunino), Comi. A disp: Pulidori, Ceccherini, Kukoc, Vergara. All. Mutti
Arbitro: Candussio
Rete: 33′ Moscati, 55′ Drole, 70′ Ardemagni, 74′ Parigini, 90′ Ardemagni
Note: angoli 10-3 per il Perugia, ammoniti Della Rocca, Gonnelli, Schiavone, Zapata, Volta, Ardemagni, Spinazzola, espulso Comi al 37′ e Parigini al 74′ , allontanato Mutti al 39′ per proteste, recupero 3′ + 3′
Ricci 7: prende quattro gol, ma ne evita altrettanti con parate super. Se ci si chiedeva se fosse in grado di sopperire all’assenza di Pinsoglio, la risposta non può che essere positiva.
Calabresi 5,5: soffre maledettamente Parigini e ci mette più di un tempo prima di prendergli le misure (79′ Biagianti sv).
Lambrughi 6: parte benissimo nel primo tempo, poi nella ripresa deve arrendersi difronte agli innumerevoli attacchi degli avversari.
Gonnelli 6: stesso discorso fatto per Lambrughi. Peccato perché nei primi 45 minuti di gioco era stato tra i migliori.
Gasbarro 6,5: mamma mia che carattere questo giovane livornese. Perfetto in ogni chiusura e sempre sul fondo a crossare. Ne sentiremo ancora parlare.
Moscati 6,5: segna un gol che mai avrebbe voluto fare. L’impressione è come terzo di centrocampo renda al meglio. (85′ Rafati sv: possiamo dire di averle viste tutte con il suo ingresso).
Schiavone 6: dirige una squadra che passa dal fare la partita al cercare di non prenderle.
Luci 6: uno degli ultimi ad arrendersi. Lotta e si spinge in avanti anche sotto di tre reti. Giovani, prendete esempio da lui.
Jelenic 6: gli mancava soltanto il portiere, il magazziniere e il medico sociale poi aveva fatto tutto. Encomiabile per come si adatti a tutte situazioni. Purtroppo il terzino non è proprio il suo ruolo e il Perugia da quella parte sfonda.
Pasquato 6: entra nell’azione del gol e poi con l’espulsione di Comi deve lottare da solo contro quattro difensori. Grande impegno (69′ Bunino 6: gli tocca lo stesso destino di Pasquato).
Comi 5: d’accordo che è stato provocato e tutto. Ma se la tua squadra vince di un gol e te sei l’unica prima punta disponibile non puoi farti buttare fuori in quel modo.
All. Mutti 5,5: primo tempo ai limiti della perfezione grazie anche alle parate di Ricci. Atteggiamento comunque troppo rinunciatario nella ripresa.
PERUGIA
Rosati 6: subisce un solo tiro sul quale non può fare nulla.
Del Prete 6: parte col freno a mano tirato, una volta in superiorità numerica spinge a più non posso.
Volta 6,5: sicuro e affidabile il centrale che gioca una partita molto buona grazie anche alla sua grande esperienza.
Spinazzola 7: neanche con le catene si fermava. Jelenic e Calabresi non gli prendono mai le misure e a destra sfonda che un piacere.
Belmonte 5,5: meriterebbe un 4 per come va a provocare Comi dal nulla. Furbo.
Zebli 5,5: tra i più in fatica a centrocampo. Non a caso è quello che si vede meno.
Taddei 5,5: comincia a sentire il peso degli anni. Arranca per buona parte del primo tempo, esce per noie muscolari (51′ Rizzo 6: decisamente meglio rispetto al compagno).
Della Rocca 6: il più pericoloso dei suoi e solo Ricci gli nega la gioia del gol (45′ Drole 7,5: cambia da solo la partita. Segna il gol del pareggio e serve gli assist per i gol di di Ardemagni).
Parigini 7: altro giocatore da tenere sott’occhio. Indiavolato nel primo tempo, senza freni nella ripresa. Il tutto condito da un gol di pregevole fattura.
Di Carmine 5: anche lui si vede pochissimo eppure la sua squadra segna quattro reti.
Zapata 5: di lui si ricordano soltanto un paio di passaggi sbagliati e un tiro sbilenco (45′ Ardemagni 7,5: criticato e messo da parte, risponde con una doppietta che regala i tre punti alla sua squadra).
All. Bisoli 7: deve ringraziare Comi perché se il Livorno avesse giocato in 11 non sarebbe finita così. Bravo ad indovinare la mossa di Drole.
Riproduzione riservata ©