Livorno-Frosinone 0-0. Un punto e qualche rammarico

Peccato, ma alla fine ci è andata bene. Potrebbe essere riassunta così la partita contro il Frosinone. Il Livorno ha avuto le sue occasioni (tra cui un rigore negato) ma alla fine per ben due volte ha rischiato la beffa nei minuti di recupero con Lupoli prima e Frara poi (LA CRONACA). Panucci, nel post partita, si è detto molto soddisfatto dei progressi mostrati (LE INTERVISTE). Vero, la squadra è sembrata più in gamba rispetto alle altre uscite e non aveva la lingua di fuori dopo soltanto un tempo. Tuttavia non possiamo non notare come di vere occasioni ce ne siano state soltanto due e tutte firmante Galabinov: nella prima ha colpito la traversa con un sinistro da fuori area, nella seconda è stato toccato da Zanon nel momento di entrare in area di rigore. Il pari alla fine è il risultato più giusto. Molto del futuro degli amaranto dipenderà dalla prossima trasferta a Perugia (LA CLASSIFICA).

Il punto guadagnato però porta in dote una possibile tegola per gli amaranto. Al ventesimo Siligardi in un contrasto cade male sul ginocchio già operato e si accascia a terra. Lo staff medico indica il cambio e il giocatore è costretto a uscire in barella. Lo stadio trattiene il fiato sperando che non si tratti di nulla di grave perché un giocatore come lui in questo campionato fa la differenza. Non a caso Panucci in attacco ha ruotato tutti tranne la freccia emiliana. Al momento è impossibile fare una diagnosi precisa. Stando alle prime informazioni però non si tratterebbe di nulla di grave, ma soltanto gli esami di domani diranno tra quanto il fantasista tornerà a disposizione.

Le scelte di Panucci – Il tecnico, un po’ a sorpresa, mischia le carte e lascia Luci in panchina in favore di Belingheri. A sinistra, complice l’assenza di Jelenic, c’è Djokovic. Le mosse tuttavia non danno proprio l’effetto sperato visto che il Frosinone non è mai apparso in difficoltà. Soltanto Galabinov, con tiro da fuori che ha scheggiato la traversa, ha fatto correre un brivido a Zappino. Per il resto, il 4-4-2 di Stellone ha chiuso ogni strada agli amaranto. Maicon ne aveva quasi sempre due addosso e Djokovic sull’out sinistro era in palese difficoltà in un ruolo non suo. Non a caso, lo schema che è andato per la maggiore è stato il lancio lungo dalle retrovie per le sponde aeree di Galabinov e quando Siligardi è uscito per infortunio vedere un’azione palla a terra è stato veramente difficile.

Il rigore – Partite tirate come questa possono essere decise soltanto da un episodio. E questo è arrivato poco dopo l’inizio della ripresa. Galabinov entra in area di rigore e viene toccato con il tacchetto da Zanon. Baracani è lì a due passi ma invece che fischiare il calcio di rigore lascia proseguire. Grandi le proteste di tutto l’ambiente amaranto per un abbaglio da parte del direttore di gara. E non è la prima volta che una decisione va contro il Livorno. Come non poter dimenticare il doppio giallo a Bernardini in occasione della gara con il Cittadella? Emerson e compagni però non si lasciano turbare e tentano di conquistare lo stesso i tre punti, ma le energie cominciano a venire meno.

La paura – Il Frosinone capisce che è arrivato il momento di premere sull’acceleratore e nel finale di gara spaventa gli amaranto. Prima è Lupoli che sfrutta nel migliore dei modi un lancio dalle retrovie per saltare Mazzoni in uscita salvo poi mancare clamorosamente l’appuntamento con il gol. Panucci dalla panchina si sgola e fa bene perché al 94’ Frara con un tiro a giro dal limite dell’area di rigore da l’illusione del gol. Meglio così perché uscire con zero punti sarebbe stata una beffa atroce. Adesso testa alla prossima sfida contro il Perugia.

Il tabellino

Livorno: Mazzoni, Bernardini, Emerson, Lambrughi, Maicon, Biagianti, Pires, Djokovic (68′ Gemiti), Belingheri (68′ Vantaggiato), Siligardi (23′ Moscati), Galabinov. A disp: Bastianoni, Empereus, Remedi, Remedi, Strasser, Moscati, Luci, Jefferson. All. Panucci
Frosinone: Zappino, Zanon, Cosic, Blanchard, Pamic, Santana (72′ Lupoli), Sammarco (42′ Ciofani D.), Gucher, Frara, Soddimo (80′ Ciofani M.), Dionisi. A disp: Pigliacelli, Bertoncini, Russo, Fraiz, Crescenzi, Ranelli. All. Stellone
Arbitro: Baracani di Firenze
Note: angoli 4-3 per il Livorno, ammoniti Pamic, Emerson, Biagianti, Gucher, recupero 1′ + 4′, spettatori 6.111

Mazzoni 5,5: disoccupato per tutta la partita, rischia e sbaglia con un’uscita avventata nel recupero.

Bernardini 6: sbriga senza particolari rischi il poco lavoro, nel finale forse sfiora il tiro di Lupoli a porta vuota.

Emerson 6: sicuro, spreca un paio di buone punizione e prende un giallo pesante (era in diffida).

Lambrughi 6,5: parte da esterno, chiude da centrale di difesa. Dimostra la sua versatilità e il buon momento di forma.

Maicon 6: alterna giocate interessanti a imprecisioni dozzinali. Deve crescere in continuità di rendimento.

Biagianti 6: dei tre in mediana è il migliore e quello che trova i migliori tempi di inserimento.

Pires 5,5: regia al piccolo cabotaggio, dovrebbe sveltire il gioco anziché rallentarlo.

Djokovic 5,5:  prova anonima, non lascia segni tangibili nella sfida (68′ Gemiti 6: venti minuti e poco più da esterno sinistro senza particolari meriti).

Belingheri 5: fuori posizione e con scarso ritmo partita, ha difficoltà anche nelle giocate più elementari (68′ Vantaggiato 5,5: non ha l’impatto sulla partita che Panucci si sarebbe atteso, sbatte contro la difesa ciociara.)

Siligardi 6: parte benino, poi l’ennesimo colpo al ginocchio che lascia temere per la parte finale del campionato (23′ Moscati 6: schierato da terzino non demerita, copre bene le spalle a Maicon).

Galabinov 6,5: a conti fatti avvia o conclude (incrocio dei pali) le migliori azioni del Livorno. Marcato stretto, fa la guerra per novanta minuti con la difesa gialloblu.

All. Panucci 6: prova la carta Belingheri, ma non gira bene. L’infortunio di Siligardi lo costringe a rivedere i piani, alla squadra manca l’acuto per risolvere una gara scorbutica.

FROSINONE

Zappino 5,5: pittoresco in alcune uscite, non convince a pieno.

Zanon 6: presidia bene la sua fascia, rischia il rigore con un contatto su Galabinov.

Cosic 6: concentrato e preciso per l’intero match.

Blanchard 6: come il compagno, concede al Livorno il minimo sindacale.

Pamic 5,5: qualche problema nel contenere l’esuberante Maicon.

Santana 5,5: lampi della classe che fu ma anche tante pause (72′ Lupoli 5: sbaglia con poca lucidità il gol che avrebbe potuto decidere la partita)

Sammarco 6: pressing e giro palla, poi esce per noie muscolari prima dell’intervallo (42′ Ciofani D. 5,5: un tiro di prima intenzione e poco altro).

Gucher 6,5: bel giocatore, sa far girare la squadra e garantisce efficace fase difensiva.

Frara 6: esperto della categoria, va a nozze in partite fisiche come quella del Picchi.

Soddimo 5,5: parte dietro alla punta, poi si sposta da esterno. Poche giocate efficaci (80′ Ciofani M. sv).

Dionisi 5,5: il grande ex fa più confusione che altro. Sbuffa, corre e rincorre, ma non tira mai in porta.

All. Stellone 6: presenta una squadra compatta e attenta, decisa a chiudere ogni possibile spazio al Livorno. Si prende il punto senza particolari rischi, e nel finale spreca il possibile jolly da tre punti.

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