Cento di questi giorni cara vecchia Unione

Al Modigliani Forum si è conclusa la tre giorni di festa per i cento anni del Livorno. Emozioni e ricordi si sono fusi insieme e quello che è uscito fuori è un qualcosa di assolutamente straordinario. Tantissime le persone che hanno riempito il palazzetto dello sport per omaggiare i colori amaranto. Particolarmente toccante è stato l’ultimo giorno dove sul palco sono salite tante vecchie glorie che hanno fatto grande il Livorno. Le ovazioni si sono sprecate così come gli applausi chi non c’è più. Tutti sono stati omaggiati di una targa: non importa se avessero 368 presenze come Lessi o soltanto un paio. Quello che conta è che hanno lottato per la maglia e solo per questo sono degni di essere ricordati. Inutile stare a sottolineare come l’ovazione più grande è stata per Protti, autentico simbolo del Livorno. Per lui è impossibile fare una presentazione, basta solo il nome. Da nodo alla gola invece le standing ovation riservate alle famiglie Vitulano (nel ricordo del grande Miguel) e Picchi (impossibile dimenticare Armando e Leo. Il primo a salire sul palco è stato Maurizio Manetti, storico capitano amaranto che alzò la Coppa Italia di serie C, poi tanti uomini che hanno abbracciato quasi 50 anni di storia. Un lungo e scrosciante applauso è partito spontaneo quando sul palco è stato chiamato Osvaldo Jaconi, l’allenatore più amato nella storia del Livorno: “Sono felice di essere stato adottato da questa città” le sue parole piene di emozione.

L’elenco di tutti i premiati
Maurizio Manetti, Massimo Spigoni, Tano Salvi, Paolo Moschetti, Renato Bellinelli, Stefano Bassini, Alessandro Cantini, Nido Bimbi, Claudio Grauso, Romano Taccola (unico ad aver segnato tre gol in un derby), Gabriele Zottoli, Riccardo Martelli, Luciano Mucci, Stefano Fanucci, Luigi Cappelletti, Antonio Tormen, Roberto Gori, Novilio Bruschini, Paolo Garzelli, Gianni Fermi, Carlo Di Cristofaro, Lorenzo Niccolai, Fabio Galante, Mirco Brilli, Diego Bianchini, Walter Cardinali, Massimiliano Frolli, Claudio Grossi, Alessandro Lucarelli, Enio Bonaldi, Roberto Cascavilla, Corrado Nastasio, Ivano Coltellini, Roberto Balleri, Ennio Pellegrini, Riki Di Bin, Pierangelo Calandra, Gianpaolo Morabito, Massimo Peluffo, Luigi Nieto, Matteo Niccolai, Claudio Ramacciotti, Mauro Lessi, Giacomo Nincheri, Emiliano Biliotti, Matteo Melara, Davide Mezzanotti,

Alessandro Doga, David Sfefani, Andrea Ivan, Massimo Loviso, Simone Pavan, Antonio Filippini, Davide Matteini, Roberto Tancredi, Marcello Carli, Osvaldo Jaconi (omaggiato di una sciarpa dei tifosi e della Triglia), Andrea Perfetti, Giuseppe Brandolini, Alberto Dal Canto, Andrea Bagnoli, Corrado Colombo, Alessandro Sturba, Alessandro Diamanti, David Balleri, Cristiano Lucarelli e Igor Protti.

La squadra al completo – Dopo le vecchie glorie è stata la volta del presidente Spinelli (clicca qui per leggere). A seguire tutta la squadra capitanata da Andrea Luci. Sono loro che tenteranno di riportare il Livorno dove merita, ovvero in quella serie A sfuggita troppo rapidamente l’anno scorso. Spetterà a Gelain questo compito: “Stiamo vivendo questo centenario nella giusta maniera – le parole del tecnico – i giocatori vi hanno fatto un bel regalo sabato vincendo a Varese. Spero che saremo in grado di fare qualcosa per cui verremo ricordati”. Grandi applausi per Luci ed Emerson: “Siamo orgogliosi di fare parte della squadra che festeggia i cento anni di vita. Speriamo di arrivare in alto”.

Match winner di sabato, Luca Siligardi: “Il mio intento è quello di fare bene e di dare il mio contributo alla causa amaranto. Ora mi voglio impegnare al massimo fino a giugno perché sono un professionista serio e devo molto a questa società”. Qualcuno ha provato a strappargli qualche parola sul rinnovo, ma il buon Luca si è trincerato dietro il più classico dei no comment. Un silenzio che, purtroppo, sa di addio.

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