Atalanta-Livorno 2-0. Gara da dimenticare. Salvezza impossibile?
di rcampopiano
Sembra incredibile ma la salvezza è ancora a due punti. Proviamo a vederla sotto quest’ottica l’ennesima figuraccia del Livorno. Un sentito grazie va speso per il Chievo che ha battuto il Bologna facendo restare gli emiliani a portata di mano. Bene, le buone notizie finiscono qui perché se andiamo ad analizzare il 2-0 finale è impossibile essere ottimisti. In queste due trasferte (Torino e Bergamo) al Livorno era chiesto di portare a casa almeno un punto. Sono arrivate invece due prestazioni, una più deludente dell’altra. Continuando su questa strada la salvezza appare un miraggio visto che le prossime partite saranno contro Inter e Juventus.
Sono bastate le assenze di Emerson e Mesbah per far scendere (e nettamente) il livello degli amaranto. L’Atalanta è parsa almeno una categoria più su eppure non ha fatto una partita spettacolare. I bergamaschi hanno concretizzato le uniche due vere palle da gol create e poi non hanno fatto che amministrare il vantaggio visto che dall’altra parte c’era una squadra che non si è resa pericolosa neanche una volta. Dare colpe a Di Carlo non sarebbe giusto perché il livello del Livorno è questo, è inutile girarci intorno.
Quanti problemi – Oltre alle assenze di Emerson per infortuno e Mesbah per squalifica, Di Carlo ha dovuto fare a meno in extremis anche di Rinaudo e Coda. Ecco quindi che a Bergamo si vede una difesa inedita composta da Ceccherini, Valentini e Castellini. A sinistra ecco il redivivo Gemiti mentre in attacco Emeghara viene preferito a Belfodil. Questa scelta non si rileva azzeccata perché l’ex Siena passa gran parte della sua partita a sbattere contro i difensori nerazzurri. Se a questo aggiungiamo che Greco non ne ha indovinata una e la coppia Biagianti-Benassi non ha inciso ecco spiegato il perché di questa prestazione.
Subito sotto – L’avvio di gara tuttavia era stato a tratti incoraggiante. Il Livorno pressa alto e con Greco va vicino al vantaggio. L’Atalanta sembra essere schiacciata ma passa un quarto d’ora e tutto torna alla “normalità”. Amaranto dietro alla linea di metà campo e avversari che prendono a sassate la porta di Bardi. Da uno svarione su calcio d’angolo (secondo gol di fila preso da palla inattiva) arriva il vantaggio di De Luca. Lo stesso attaccante sul finire viene steso in area da Castellini. Fortuna per il Livorno che l’arbitro non vede.
Niente Livorno – Nella ripresa ci si aspetterebbe la reazione dei labronici, ma invece è ancora l’Atalanta a dominare la partita. Paulinho davanti è troppo isolato e Di Carlo non ha neanche il tempo di passare al tridente che Denis chiude la partita con un preciso tiro a giro. L’ingresso di Belfodil non cambia l’inerzia del match visto che l’algerino continua ad essere avulso dal gioco. Doveva essere l’arma in più del girone di ritorno, invece si sta trasformando in un problema che si aggiunge a quelli già noti. Che fine ha fatto la cattiveria che Di Carlo andava chiedendo? Possibile che il Livorno sia tutto qui? Domande più che lecite da porsi. L’unica speranza alla quale aggrapparsi è la partita tra tre giornate con il Chievo. Una sconfitta anche lì equivarrebbe ad un suicidio.
Il tabellino
Atalanta: Consigli, Raimondi (84’ Nica), Lucchini, Yepes, Del Grosso, Estigarribia, Cigarini (64’ Baselli), Carmona, Bonaventura, De Luca (73’ Livaja), Denis. A disp: Sportiello, Stendardo, Scaloni, Bellini, Brienza, Migliaccio, Giorgi, Konè, Bentancourt. All: Colantuono
Livorno: Bardi, Ceccherini, Valentini, Castellini, Mbaye, Benassi, Biagianti (84’ Siligardi), Greco, Gemiti (63’ Belfodil), Paulinho, Emeghara (76’ Duncan). A disp: Aldegani, Anania, Coda, Piccini, Bartolini, Mosquera, Borja. All: Di Carlo.
Arbitro: Andrea De Marco
Reti: 21’ De Luca, 58’ Denis
Note: angoli 5-3 per l’Atalanta, ammonito Castellini, recupero 0’ + 2’ , spettatori 13 mila circa
Bardi 6: De Luca gli tira da zero metri, Denis inventa una magia. Lui che ci può fare?
Ceccherini 5: nel naufragio bergamasco affonda anche lui. Male nella marcatura su De Luca, in confusione nella ripresa.
Valentini 5,5: titolare dopo tante settimane in panchina, si dimostra il meno peggio della retroguardia. La speranza è che se ne accorga anche Di Carlo.
Castellini 5: ancora in campo probabilmente più per necessità che per altro, graziato quando abbatte De Luca in area. Come in altre circostanze in costante affanno.
Mbaye 5: ci mette tutta la buona volontà di questo mondo, però i suoi limiti sono evidenti. Troppo timoroso, ma del resto a destra o lui o Piccini.
Greco 4,5: a parte un siluro fuori di poco, sbaglia praticamente tutto quello che si può sbagliare.
Biiagianti 5: lento, lentissimo. Graziato come Castellini quando abbatte Bonaventura, non riesce a dettare i giusti ritmi a centrocampo (84’ Siligardi sv).
Benassi 5: anche lui in confusione. Non si ricorda un suo inserimento in tutta la partita e anche nella zona mediana non incide come dovrebbe.
Gemiti 5,5: dalla sua parte c’è Estigarribia. L’italo-tedesco lo contiene abbastanza bene anche se si vede come sia in debito di ossigeno per essere usato con il contagocce (63’ Belfodil 5: mezz’ora di niente assoluto).
Emeghara 5: qualcuno dovrebbe spiegargli che per fare un dribbling non si deve andare addosso ad un avversario sperando che questo scompaia come un fantasma. Ennesima partita da cestinare (76’ Duncan sv).
Paulinho 6: la sufficienza la merita soltanto per la generosità che mette quando gioca. Purtroppo per lui la squadra non lo segue e quindi spesso lotta da solo contro l’intera retroguardia bergamasca.
All. Di Carlo 6: come poter dare l’insufficienza ad un allenatore che deve fare i conti con una rosa ridotta all’osso per infortuni e squalifiche? La qualità è quella che è e i miracoli ancora non riescono.
ATALANTA
Consigli 6: attento su Paulinho, inoperoso per gran parte della partita.
Raimondi 6: a Livorno era un bidone, qui sembra rinato (84′ Nica sv).
Lucchini 6,5: sempre attento nelle chiusure aiutato anche dagli attaccanti amaranto.
Yepes 6: esperienza utile al servizio della retroguardia nerazzurra.
Del Grosso 6,5: una spina nel fianco. A sinistra è lui che comanda.
Estigarribia 6: non brillante come al solito, ma quando spinge son dolori.
Cigarini 6,5: regista di qualità sopraffina, magari averlo da noi (64’ Baselli 6: non fa rimpiangere il compagno).
Carmona 6,5: tanto lavoro sporco a centrocampo.
Bonaventura 7: qualità da vendere per questo ragazzo che il prossimo anno saluterà sicuramente l’Atalanta.
De Luca 7: schierato al posto dell’indisponibile Moralez, non lo ferma mai nessuno e segna l’1-0 (73’ Livaja sv).
Denis 7: come i grandi attaccanti segna nell’unica occasione che gli si presenta.
All. Colantuono 7: quinta vittoria consecutiva per la sua Atalanta che ora può concretamente sognare l’Europa.
Riproduzione riservata ©