Inter-Livorno 2-0. Un errore di Bardi spiana la strada. Cos’è mancato? Primavera ko contro la Fiorentina: 0-6

Nel secondo tempo negato un rigore a Paulinho per fallo di Ranocchia

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Nicola aveva detto: “Sono uno che crede alle favole sia che esse si avverino o no”. Bene, in questo caso non c’è il classico lieto fine, ma il Livorno può essere comunque soddisfatto delle pagine che ha scritto. Già perché a cospetto di una corazzata come quella interista, gli amaranto giocano una signora partita e solo una papera di Bardi e un gol di Nagatomo con gli amaranto tutti in attacco hanno permesso all’undici di Mazzarri di uscire dal campo con i tre punti in tasca. Il Livorno ha giocato la partita che tutti si aspettavano: ha aspettato l’Inter nella sua metà campo per poi ripartire in contropiede. Diciamocelo: il pareggio, per quanto mostrato in campo, ci poteva anche stare perché la squadra di Mazzarri ha avuto la meglio solo con due guizzi. Per il resto le due formazioni si sono date battaglia a centrocampo. Peccato perché uscire da San Siro con un punto sarebbe stato il modo migliore per avvicinarsi alla prossima sfida interna contro la Juventus. Un match dove mancherà Paulinho che, diffidato, sarà squalificato per il giallo mostratogli da Peruzzo.

Il Livorno tiene – Fin dalle prime battute si capisce che per l’Inter oggi non sarà certo una passeggiata. Nicola incolla Ceccherini su Palacio ed Emerson su Guarin e l’attacco interista di fatto sparisce. Con Taider e Alvarez in giornata no, sono gli esterni a salire in cattedra: Jonathan e Nagatomo spingono a più non posso, ma la difesa amaranto non concede un centimetro. Per certi versi è sembrato di rivedere la gara contro la Roma, ma questa volta il Livorno dà l’impressione di essere in palla. Siligardi e Paulinho in attacco rimangono isolati confermando il digiuno di reti contro l’Inter al Meazza. L’ultima, siglata da Lucarelli, risale a sette anni fa.

Ahi Bardi – Con un Inter che non riesce ad affondare il coltello, ci pensa (purtroppo) il Livorno a dargli una mano. Da un traversone innocente di Jonathan ecco l’autogol di Bardi. Il giovane portiere non fa una bella figura davanti i suoi futuri tifosi. Ora però non buttiamoli la croce addosso. A 21 anni ci sta di commettere un errore e la parata su Alvarez sul finale del primo tempo dimostra tutto il suo valore. Il gol però sveglia gli amaranto che iniziano a guadagnare metri e a farsi vedere delle parti di Handanovic senza però creare grandi problemi al numero uno sloveno.

Cuore amaranto – Sotto di un gol, nella ripresa Nicola prova a cambiare qualcosa. Fuori un confuso Duncan in favore di Benassi. Il nazionale under 21 va a dare una mano ad un attacco lasciato un po’ troppo isolato. L’Inter sembra intimorita e arretra il suo baricentro. Luci sale in cattedra e prende per mano il centrocampo provando a battere Handanovic da fuori. Paulinho sgomita (non gli viene concesso un rigore per presunto fallo di Ranocchia) e l’ingresso di Emeghara non lo aiuta visto che l’ex Siena vuole fare tutto (e male) da solo. Per lui l’occasione di dimostrare il suo valore ci sarà la Juventus vista la squalifica del compagno brasiliano. Passano i minuti e il Livorno sembra poter arrivare al pareggio, ma sul finire Nagatomo chiude la partita. Solo applausi per gli amaranto visto che uscire da San Siro giocando una signora partita non è da tutti.

Il tabellino

Inter(3-5-1-1): Handanovic, Ranocchia, Rolando, Samuel, Cambiasso, Taider (81’ Zanetti), Alvarez (57’ Kovacic), Nagatomo, Jonahan, Guarin (70’ Belfodil), Palacio. A disp: Carrizo, Castellazzi, Andreolli, Mudingayi, Kuzmanovic, Wallace, Puskas, Donkor, Olsen. All: Mazzarri

Livorno (3-5-2): Bardi, Emerson, Ceccherini, Valentini, Luci, Duncan (45’ Benassi), Schiattarella, Mbaye, Gemiti (86’ Borja), Siligardi (64’ Emeghara), Paulinho. A disp: Anania, Aldegani, Piccini, Decarli, Belingheri, Lambrughi. All: Nicola

Arbitro: Peruzzo di Schio

Reti: 30’ Bardi (A), 91’ Nagatomo

Note: angoli 6-0 per l’Inter, ammoniti Duncan, Ranocchia, Samuel, Schiattarella, Rolando, recupero 2’ + 3’

LE PAGELLE

LIVORNO

Bardi 5: paperona davanti quelli che in un futuro potrebbero essere i suoi tifosi. Goffo l’intervento sul cross di Jonathan che regala l’1-0 ai nerazzurri. Si riscatta su Alvarez, ma ormai il danno è fatto.

Emerson 7: aggiunge Guarin alla lista dei giocatori al quali non ha fatto vedere boccia. Quando esce palla al piede è uno spettacolo anche per gli spettatori di San Siro.

Ceccherini 7 (uomo Quilivorno.it): dopo Moralez questa volta diventa l’ombra di Palacio. Dove va l’argentino c’è sempre anche lui. Non si fa tradire dall’emozione e sfodera un’altra prestazione da incorniciare. Di Biagio prendi nota e fallo giocare titolare. Di difensori giovani come lui ce ne sono veramente pochi.

Valentini 6,5: torna titolare dopo tanta naftalina e dimostra di essere una valida alternativa non facendo rimpiangere Coda. Provvidenziale il salvataggio su Palacio nella ripresa.

Luci 6,5: se Vecchioni vede questa partita gli intitola la sua famosa canzone. Con l’uscita di Duncan si prende in mano il centrocampo amaranto diventandone l’indiscusso protagonista.

Duncan 5,5: uno dei tanti ex in campo, soffre la velocità e le ripartenze di Taider. Il giallo preso dopo pochi minuti ne condiziona il rendimento (45’ Benassi 6: meglio rispetto al compagno specie quando si allinea con gli attaccanti amaranto).

Schiattarella 6: schierato interno di centrocampo, mette a disposizione dei compagni la solita corsa. Quando può non disdegna qualche sgroppata sulla sua amata fascia destra.

Mbaye 6: nel primo tempo sfodera forse la sua prestazione migliore. Tanti gli affondi degni di nota che obbligano Samuel a ricorrere alle maniere forti.

Gemiti 6: deve vedersela con Jonathan e spesso esce vincitore dal duello. Primo tempo giocato quasi sempre allineato con i difensori; dopo, complice anche il vantaggio interista, spinge di più (84’ Borja sv).

Siligardi 5,5: con il Livorno schiacciato nella propria metà campo i palloni disponibili sono veramente pochi. Cerca di liberarsi come può, ma non riesce mai a rendersi pericoloso (64’ Emeghara 5,5: il solito Emeghara. Corsa e passaggi sbagliati. Ora non vede fallire l’occasione che Nicola gli concederà contro la Juve).

Paulinho 6: stesso discorso fatto per Siligardi. Non ha mai l’opportunità di andare al tiro o di puntare l’uomo. Samuel a volte si dimostra un muro insuperabile. Si becca un giallo (forse anche voluto) che gli farà saltare la sfida contro la Juventus.

All. Nicola 6,5: con una formazione d’emergenza resta in partita fino all’ultimo minuto. Indovina tutte le mosse e non si merita di tornare a casa con una sconfitta.

INTER

Handanovic 6: giornata tranquilla per il numero uno interista.

Ranocchia 6: di testa giganteggia, qualche problema nell’uno contro uno.

Rolando 6: qualche suo disimpegno fa venire i brividi, ma tutto sommato non delude.

Samuel 6,5: il migliore della retroguardia e non era neanche al top.

Cambiasso 6: solite geometrie in favore del centrocampo nerazzurro.

Taider 5,5: in ombra. Parte a razzo, ma poi finisce presto la benzina (81’ Zanetti sv: bentornato in campo).

Alvarez 5: per una volta sembra essere tornato il giocatore dello scorso anno (57’ Kovacic 6,5: delizioso l’assist con il quale manda in rete Nagatomo).

Nagatomo 6,5: bello il duello con Mbaye. Arriva sul fondo con costanza e chiude la partita con un inserimento dei suoi.

Jonahan 6,5: dovrà offrire un caffè a Bardi per come deposita in rete il suo cross.

Guarin 5: impalpabile anche per colpa di Emerson che non gli lascia neanche un centimetro (70’ Belfodil sv)

Palacio 6: l’attacco è tutto sulle sue spalle. Ci prova in tutti i modi, ma oggi il pallone non è voluto entrare.

All. Mazzarri 6: con una squadra come la sua tutti si aspettavano una vittoria facile. I tre punti arrivano, ma che fatica contro un Livorno così rimaneggiato.

 

 

 

 

 

 

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