Perullo: “La stagione remiera è salva”

Il futuro del palio marinaro e del mondo remiero in generale sono tornati protagonisti in commissione consiliare. Presenti, oltre all’assessore allo sport Perullo, i presidenti e rappresentanti delle sezioni nautiche venuti a testimoniare i disagi con i quali devono andare avanti ogni anno per svolgere le varie gare. Tante sono le proposte che sono arrivate all’assessore che ha esordito affermando come “in questi mesi abbiamo lavorato su molti filoni. Il primo riguarda la questione della messa a regola degli spazi fisici (sezioni nautiche). Abbiamo lavorato sulle utenze e completato il percorso sulla voltura pochi mesi fa. Per quanto riguarda l’Ovosodo (rischiava lo sfratto, ndr) si è cercato di individuare una cantina che fosse pubblica, ma ad oggi non è stato ancora trovato un accordo con il demanio. Quindi è stato erogato uno stanziamento di contributo straordinario che consenta al Benci di arrivare fino a luglio senza problemi”. Uno dei problemi maggiori è quello del rimessaggio e manutenzione delle barche. La situazione è critica specie per le imbarcazioni a dieci che hanno più di quarant’anni: “La manutenzione è costosa e incide non poco sullo stanziamento annuale che l’amministrazione mette a disposizione per questo settore. Azimut Benetti si è resa disponibile per una collaborazione aprendo la possibilità di prendersi in carico lo stoccaggio barche”.
L’assessore poi ha ribadito come il palio debba essere un evento aperto anche al di fuori di Livorno: “Stiamo lavorando per far coincidere domenica 3 luglio (giorno della gara, ndr) con la giornata finale del festival del caciucco. Comunque, voglio ribadire, che il palio si farà così come la Barontini, la Risi’atori, il palio dell’Antenna e la coppa Liberazione. Tutti gli sforzi sopra elencati sono la prova del nostro impegno”.
Purtroppo i problemi non finiscono qui. C’è chi come Attilio Lemmi (Pontino) lamenta il non avere una cantina adatta agli allenamenti: “Siamo in 25 in altrettanti metri quadrati”; chi come Pirro Stefanini (Benci centro) non vede un futuro: “Dopo luglio dovremo abbandonare la sezione nautica e il mondo remiero perderà una delle cantine più storiche”. C’è anche chi ha sollevato il problema dell’orario e del giorno in cui si svolge il palio come Ernat Mica in rappresentanza dei vogatori del San Jacopo: “Sempre meno persone vengono a vogare. All’ultimo palio non c’erano i genitori ad assistere. Magari potremo spostare il palio il 2 giugno che è festa nazionale”. Quello che spaventa maggiormente è il ricambio generazionale. Non a caso nei gozzi a dieci ci sono vogatori che sono lì da oltre 40 anni. Ecco perché in molti hanno avallato la richiesta di riprendere “scuole in barca” la manifestazione che avvicinava gli studenti delle scuole al mondo remiero altrimenti “questo mondo è destinato a morire” come è stato detto in coro. A provare a mettere tutti d’accordo ci ha tentato ancora Perullo: “Proviamo a ripartire da un progetto sulla città a lungo termine, non più pensato come se si fosse negli anni ‘70 con quella distinzione rionale. Il tessuto si può sempre riunire ma sotto un’altra ottica. Serve creare un pacchetto complessivo di ‘estate livornese’ che comprenda Effetto Venezia, il ‘Cacciucco Pride’ e le gare remiere. Per le barche nuove, se Azimut darà il suo contributo per quanto riguarda rimessaggio e manutenzione allora nel giro di un paio di anni tutto questo potrà essere realtà”.

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