Chiesto l’attaccante Boakye alla Juve, Duncan-Mosquera-Biagianti, ci siamo. “Altri 4 innesti e la rosa è completa”

Il ds: "Non pensavo di incontrare tutte queste difficoltà. C'è chi preferisce restare in B pur di non venire da noi. Comunque ho chiuso per un forte difensore internazionale"

di rcampopiano

Il clima che si respira intorno al Livorno non è certo dei più distesi. In città il malcontento per come sta procedendo il calciomercato sale ogni giorno sempre di più. La rosa è ancora incompleta e mancano solo sette giorni alla sfida con la Roma. Lecito quindi aspettarsi qualche colpo da qui a domenica prossima.

Mosse di mercato – “Lunedì arriverà Duncan, Biagianti ci piace e spero che possa unirsi a noi. Per la retroguardia abbiamo chiuso per un difensore internazionale del quale non svelo il nome”. Queste le parole di Capozucca sulle prossime mosse di mercato del Livorno. Con Duncan, la settimana prossima arriverà (finalmente) anche il centrocampista colombiano Mosquera. “Donadel invece non verrà mai da noi” ha aggiunto Capozucca. Biagianti è a un passo dal vestire l’amaranto. Il giocatore ha detto di venire volentieri a Livorno per avvicinarsi a casa (è di Firenze). Resta da definire l’accordo con il Catania sulla comproprietà ma sembra cosa fatta.
Su chi sia poi il difensore è ancora un mistero. Il nome non è stato annunciato in conferenza stampa perché non c’è ancora il transfer. Qualcuno pensa a Braghieri, ma c’è anche chi è pronto a scommettere sullo svincolato Cech. E sempre per quanto riguarda il reparto difensivo si tratta anche l’arrivo di Mantovani.
Capitolo attacco – Perotti chiude la porta a Rocchi: “Ci ha messo troppo per decidere”, e aggiungiamo noi ha prevalso forse una incompatibilità ambientale. Mentre spunta la pista che porta a Boakye di proprietà della Juventus. Il Livorno lo ha chiesto ufficialmente. Resta ancora aperto un ruolo per il reparto avanzato che potrebbe essere chiuso da Calaiò o Dambelè. Ma si parla anche di Floro Flores. “Al presidente abbiamo chiesto uno sforzo e lo farà” rassicura Capozucca.

Il ds Capozucca spiega la vicenda Lucarelli: “Noi lo volevamo per diversi motivi. Con il Parma ha ancora un anno di contratto. Noi gli abbiamo offerto la stessa cifra per un biennale. Poi il giocatore voleva un ruolo da dirigente per tre anni. Anche a questo abbiamo detto ok, ma la cifra chiesta da Lucarelli non ci andava bene. Quindi non è vero che il Livorno ha chiesto a Lucarelli un sacrificio, anzi”.

Marange – “Si era accordato con Signorelli – spiega Perotti – per fare una prova da noi di una settimana e noi abbiamo messo a sua disposizione due amichevoli. Nicola, che conosce molto bene il francese, gli è stato sempre vicino e ha cercato di farlo integrare con l’ambiente. Nella partita contro il Tuttocuoio nessuno l’ha visto e a noi ha detto che non avrebbe giocato perché si era già accordato con il Crystal Palace. Quindi è lui che ha mancato di professionalità”.

La riflessione di Perotti – Prima della conferenza stampa di Nicola (leggi qui), il direttore dell’area tecnica Attilio Perotti ha voluto prendere la parola per chiarire questa situazione: “Quando sono arrivato c’erano Novellino e molti problemi. Poi tutto si è risolto e dalla partita contro il Grosseto si è tornati a respirare un’aria serena. Si è creata una bella sinergia tra squadra e tifoseria. Poi abbiamo scelto Nicola è mai decisione è stata migliore visti i risultati ottenuti. Siamo saliti di categoria e il primo obiettivo era quello di mantenere il gruppo storico. Abbiamo indicato al presidente le nostre priorità: rinnovare i contratti in scadenza e tenere Paulinho che al momento era l’attaccante più richiesto. Dopo è scattata la seconda fase che consisteva nell’immettere nella rosa giocatori che ci potessero far fare un salto di qualità. Qui a Livorno però servono calciatori che abbiano nel dna la voglia di combattere per il gruppo come ha fatto Greco che è stato lui a scegliere noi. Purtroppo non siamo stati di parola quando dicevamo di voler dare a Nicola una rosa pronta per la coppa Italia. Mancano ancora quattro elementi. Sappiamo di essere indietro, ma questo non ci ferma e vogliamo fare qualcosa di valido per la squadra”. Parole di ferro quelle di Perotti che ribadiscono come questo Livorno lotterà fino all’ultima giornata per la salvezza e che arriveranno giocatori con gli attributi.

Al direttore fa eco il ds Capozucca. Che ammette la propria responsabilità per questa situazione: “Quando sono venuto a Livorno sapevo delle difficoltà che avrei incontrato. Solo che non pensavo di trovarmene davanti così tante. Non mi aspettavo che i giocatori rifiutassero in maniera così categorica di venire qui preferendo restare addirittura in serie B. Vorrei ribadire che il Livorno parte da zero punti come tutte le altre squadre e che non faremo la fine del Pescara. Non saremo noi la Cenerentola del campionato. Io non mi arrendo, vado avanti e devo chiedere scusa a Nicola per non essere stato in grado di dargli una rosa completa per la gara contro il Siena. Tuttavia l’allenatore ne avrà una all’altezza della situazione, questo è sicuro. Serve gente con gli attributi. Bjarnason? Mi ha detto di no perché preferisce stare in B nel Pescara. Stesso discorso per Bolzoni”.

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