Bologna-Livorno 1-0. Amaranto con un attacco spuntato e al quarto ko consecutivo. Cosa non funziona?

di rcampopiano

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Il volto di Spinelli e le sua parole non lasciano spazio all’immaginazione: “Ma cosa stanno combinando oggi?” (anche se le parole non sono proprio queste). Il Livorno incassa la quarta sconfitta consecutiva, la seconda contro una diretta concorrente per la salvezza. A differenza delle altre circostanze dove a fare la differenza in negativo erano stati gli errori dei singoli, oggi tutta la squadra (salvo alcune eccezioni) è da mettere dietro la lavagna. Se non si tratta di una delle peggiori prestazioni poco ci manca. Un primo tempo abulico dove la squadra non gira come dovrebbe. Meglio soprattutto nella ripresa quando Nicola inserisce Siligardi e Piccini. Il Bologna forse raccoglie più di quanto seminato strappando tre punti grazie ad un gol rocambolesco di Crespo. Come se non bastasse si sta aprendo sempre di più un caso Emeghara: ancora sostituito e questa volta dopo 45 minuti di nulla assoluto. È giusto puntare ancora su di lui?

Il Livorno non c’è – Che la giornata fosse storta lo si intuisce dopo neanche tre minuti. Paulinho prima spreca clamorosamente da due passi e sul ribaltamento di fronte Crespo, grazie alla complicità del duo Emerson-Ceccherini, insacca di testa. Davvero una beffa per gli amaranto che per l’occasione si erano presentati al Dall’Ara con il classico 3-5-2 con il rientrante Biagianti a centrocampo, Mbaye sulla sinistra ed Emeghara in attacco. Le scelte però non danno ragione al tecnico visto che dei tre l’unico a strappare la sufficienza è l’ex Catania. L’esterno di scuola Inter è ancora troppo titubante e l’aver sfornato un solo cross in 80 minuti ne è la riprova. Emeghara invece continua a stupire in negativo; un tempo a correre da solo neanche stesse correndo la maratona. Stop sbagliati e zero dialogo con i compagni fanno da contorno alla sua prestazione da dimenticare.

Attacco spuntato – Detto di Emeghara, una riflessione la merita anche Paulinho. Dopo l’exploit contro il Catania sembra essersi perso. Anche oggi, così come contro la Sampdoria, sciupa un’altra clamorosa occasione. L’errore lo condiziona e dopo sbanda contro il muro eretto dalla difesa rossoblù. L’anno scorso segnava anche ad occhi chiusi; d’accordo che questa è la serie A, ma quei gol devono essere il suo pane quotidiano. Gettare la croce addosso a Paulinho però sarebbe veramente inopportuno visto che i palloni non gli arrivano. L’assenza di Greco si è sentita, ma questa non deve essere una scusante.

Piccola scossa – Uno sprazzo di vero Livorno lo abbiamo visto nei secondi 45 minuti. Nicola mette dentro sia Siligardi che Piccini. Quest’ultimo è una delle poche note liete della giornata. Sulla destra riesce là dove Schiattarella aveva fallito. Arriva un paio di volte sul fondo con una facilità disarmante; in più salta l’uomo e crea la superiorità numerica. Anche Siligardi merita una citazione. L’unica vera occasione la crea lui, ma il suo destro fa la barba al palo difeso da Curci. Magari contro il Torino arriva di nuovo il momento di una maglia da titolare. Nicola, grande psicologo, dovrà tenere il gruppo unito perché quattro ko di fila pesano come un macigno.

LE PAGELLE 

LIVORNO 

Bardi 6: forse qualcosina in più sul gol poteva farla, ma l’intervento nella ripresa su Diamanti è da applausi.

Coda 5,5: Diamanti lo fa soffrire in più di un’occasione. In difficoltà così come tutta la retroguardia.

Emerson 5,5: pasticcia con Ceccherini sul gol di Crespo. Ci prova con i suoi soliti bolidi su punizione, ma senza fortuna.

Ceccherini 5,5: non da lui la frittata iniziale che spiana la strada la vantaggio rossoblù. Così come i suoi compagni incappa in una giornata storta.

Schiattarella 5: sulla destra non spinge come in altre occasioni. Nicola lo capisce e lo sposta al centro, ma il risultato non cambia.

Luci 5,5: il capitano ci mette il cuore, ma questo a volte non basta. Perde il confronto diretto con gli altri mediani bolognesi.

Biagianti 6: lucido e preciso in ogni frangente, gioca sempre a testa alta. Il suo ritorno è una delle poche note liete di questa partita.

Duncan 5: male anche il giovane ghanese. A centrocampo soffre la maggiore qualità degli avversari e non riesce a chiudere come dovrebbe (52’ Piccini 6,5 migliore in campo per il Livorno di Quilivorno.it: si presenta con una galoppata delle sue. Si propone e salta spesso l’uomo. Se il Livorno nella ripresa cambia volto gran parte è merito suo).

Mbaye 5,5: il discorso è sempre il solito. Bene in fase difensiva, da rivedere in quella offensiva. Dalla sua parte arrivano soltanto due cross in quasi un’ora e mezzo di gioco (81’ Borja sv).

Emeghara 4,5: prestazione assolutamente da dimenticare. Nicola, evidentemente stanco di tutti i suoi errori, lo cambia dopo un tempo (45’ Siligardi 6,5: dà nuova linfa all’attacco livornese e il suo destro sul finale avrebbe meritato miglior fortuna).

Paulinho 5: che ti succede? Va bene che lo scorso anno gli avversari erano inferiori, ma in campo sembra giocare il suo gemello. Clamoroso l’errore in avvio di gara che si somma a quello contro la Sampdoria.

All. Nicola 5,5: le scelte iniziali non convincono, specie per quanto riguarda Emeghara. Prova a cambiare nella ripresa, ma incassa la quarta sconfitta consecutiva.

BOLOGNA

Curci 6: la settimana prossima potrebbe riusare gli stessi guanti visto che non li deve usare solo su Emerson.

Sorensen 7: un gigante. Sovrasta Paulinho in ogni occasione. Non sbaglia praticamente mai.

Natali 7: anche lui nettamente al di sopra della sufficienza. Di testa sono tutte sue.

Mantovani 6,5: vince il duello con Emeghara visto che lo svizzero non riesce mai a rendersi pericoloso.

Crespo 7: primo gol in serie A e un pericolo costante sulla destra. Solo un infortunio lo ferma (52’ Garics 6: pensa solo a difendere. Giusto così).

Kone 6: la solita grinta nel cuore del campo e il centrocampo rossoblù respira.

Krhin 6: costruisce una diga spesso imperforabile davanti alla difesa anche se cala un po’ sul finale di gara.

Laxalt 5,5: l’unico che a centrocampo non brilla. Al Bologna sono mancate le sue accelerazioni (78’ Perez sv)

Cech 6,5: doveva venire al Livorno, invece scelse Bologna. Suo l’assist per l’1-0, strano il destino (45’ Morleo 5: soffre maledettamente Piccini e buon per lui che i difensori del Bologna hanno spesso la meglio).

Diamanti 7: talento indiscusso e leader assoluto. Ogni giocata passa dai suoi piedi e i suoi dribbling sono da stropicciarsi gli occhi.

Cristaldo 5: irritante e inconsistente. Da “Striscia la notizia” la simulazione per il presunto contatto con Coda.

All. Pioli 6: vince con il minimo sforzo. Può finalmente tirare un sospiro di sollievo dopo settimane passate ad un passo dall’esonero.

 

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