L’intervista. Cristina Florio, la predestinata: “Che gioia vincere subito in coppa Italia”

Come anticipato dopo Simon Botta (clicca qui per leggere) è il turno di Cristina Florio, nello spazio dedicato al karate della Wtka (World Traditional Karate Association) a cui la società Sport Combat Club di via Firenze, 128 a Livorno è affiliata. Cristina Florio nasce a Livorno il 5 Settembre del 1989, cintura arancione, diplomata perito chimico, è in cerca di lavoro dopo alcune attività lavorative svolte. La “Neofita” della Sport Combat Club alla sua prima gara nazionale “Coppa Italia 2014” nella categoria Seniores Open Kata è salita sul gradino più alto del podio.

Quanti anni è che fai karate?
“Dopo una breve esperienza in un’altra palestra, da circa un anno mi sto allenando con la Sport Combat Club”.

Prima del karate hai praticato altri sport a livello agonistico?
“Ho iniziato con la danza che ho abbandonato per iniziare a vogare sui “gozzi” del Palio Marinaro. Proprio la voga che mi ha dato gli stimoli giusti per l’agonismo vero, con le mie compagne abbiamo vinto ben 5 volte nelle varie gare remiere”.

Come ti sei avvicinata al karate?
“Sono la nipote di un grande karateka, mio nonno Adolfo Florio è cintura nera 2°Dan. E’ proprio dall’amore che mio nonno ha sempre profuso per il karate che ho voluto provare questa nuova esperienza, e nonostante non sia più una bambina, ho notato che si può iniziare una disciplina agonistica come il karate anche alla mia età”.

Alla tua prima gara importante, Coppa Italia, sei salita sul gradino più alto del podio. Cosa hai pensato quando vinto?
“La carica agonistica era al massimo ma allo steso tempo mi sentivo molto tranquilla, l’età aiuta a gestire meglio tutte le sensazioni, ma quando sali sul podio, qualunque esso sia, è sempre una piacevole emozione”.

Progetti per il futuro?
“Mi alleno assiduamente per migliorare le tecniche per raggiungere quelle chimere che ogni atleta desidera”.

Liberiamo Cristina Florio che dopo una meritata doccia post-allenamenti nella palestra di via Firenze 128, torna a casa.  Nei prossimi giorni pubblicheremo l’intervista a Leonardo Talerico il giovanissimo combattente

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