Marchio di garanzia per carrozzerie e totem sulla UE

di Giulia Vicari

La Camera di Commercio ha dato il via ad una iniziativa diretta a incentivare la qualità ed il rispetto delle regole, a vantaggio delle imprese e dei consumatori: la possibilità di ottenere il marchio “Garanzia del Consumatore CCIAA Livorno” (già applicato da qualche mese alle agenzie immobiliari) da parte delle carrozzerie.
(Leggi anche “Camera di Commercio, un totem sull’Europa).

Il marchio, registrato all’Ufficio italiano Brevetti e Marchi, appartiene alla Camera di Commercio, la quale lo concede in uso alle imprese che ne facciano richiesta e che si impegnano a rispettare il codice di comportamento promosso dalla Camera stessa per il settore economico in cui esse operano. “Abbiamo ideato questo marchio di garanzia che rappresenta una sorta di certificazione di qualità di un’impresa. La certificazione è concessa a condizione che tale impresa aderisca ad un codice di comportamento con cui ha l’obbligo di compiere azioni che possano andare incontro a maggiore trasparenza, correttezza e rispetto nei rapporti commerciali; abbiamo già applicato il marchio di garanzia alle agenti immobiliari, adesso siamo arrivati definire questo regolamento disciplinare anche per i carrozzieri”. Cosi introduce l’argomento Alessandro Bartoli, dirigente della Camera di Commercio.

“Con questo marchio di garanzia abbiamo inteso mettere insieme non solo la Camera di Commercio con alcune categorie di operatori economici –afferma Sergio Costalli, presidente della Camera di Commercio di Livorno – ma anche dare loro la possibilità di presentarsi e rappresentarsi verso i consumatori. Il marchio è comune per tutte le categorie e per ora abbiamo un accordo con le agenzie immobiliari; adesso la seconda categoria con cui abbiamo iniziato questo percorso è quella dei carrozzieri. Questo marchio garantisce un atteggiamento, una trasparenza nei confronti dei consumatori. Ci possiamo chiedere però, chi è che fa la verifica? È il consumatore che fa la verifica perché se quello che viene dichiarato non viene mantenuto è chiaro che è il marchio non è servito. La Camera di Commercio ha un ruolo di ente di controllo, ma è il consumatore che verifica se le promesse fatte vengono mantenute”. “Se riuscissimo a sviluppare in maniera vasta – continua – questo rapporto tra imprese di servizio e consumatori con l’arbitrato della Camera di Commercio si potrebbe mettere in moto un processo di maggior controllo a tutela, garanzia e sicurezza delle imprese che rispettano le leggi e si comportano in maniera adeguata, rispetto ad altre che si presume che questo non lo facciano o non lo facciano sempre. Questi sono dei primi passi che potrebbero portare ad un rapporto virtuoso tra coloro che erogano servizi e che si pongono ai consumatori e agli utenti e i consumatori e gli utenti stessi. Questi sono piccoli passi, ma ritengo che debbono essere fatti per poi poter correre spediti”. “Sappiamo che nel panorama economico alcune imprese rispettano le leggi e altre un po’ meno – riprende Bartoli-  e per questo ci siamo chiesti come tutelare le imprese che lavorano bene, che rispettano le normative. Non avendo altri strumenti normativi a disposizione, ci siamo creati questo marchio con l’intento di garantire noi per le imprese che lavorano correttamente. Possiamo concedere però il marchio di garanzia solo a condizione che l’impresa aderisca ad un codice di comportamento, deve rispettare cioè quello che noi chiediamo di fare, che sono cose molto semplici: chiediamo semplicità, correttezza, trasparenza, rispetto del rapporto tra impresa e consumatore e tra impresa e l’ente pubblico che è la Camera di Commercio. Abbiamo iniziato con l’agenzia immobiliare, abbiamo proseguito con le carrozzerie e speriamo che altre attività commerciali si possano presentare, per creare un bacino di imprese a cui il consumatore può rivolgersi senza problemi. L’elenco delle imprese che aderiscono al marchio di garanzia sono pubblicate sul sito internet della camera di commercio, quindi qualsiasi utente interessato le può trovare lì.”

“Credo che questo che presentiamo sia un atto vero di concertazione – spiega Daniele Cecconi coordinatore sindacale Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa) – cioè un confronto fra più soggetti che sono interessati ad un medesimo argomento ma che poi arrivano ad una soluzione. Per la prima volta si incontrano anche gli interessi delle associazioni dei consumatori con il mondo imprenditoriale, credo che questo sia anche in parte determinato dall’aprirsi della crisi che ha determinato problemi ulteriori alle imprese in regola. Abbiamo discusso e siamo arrivati a questo marchio, che obbliga l’impresa a tenere un certo comportamento di trasparenza, chiarezza e legalità. Noi crediamo tutto il paese abbia bisogno di una maggiore legalità quindi ci siamo impegnati in questo percorso perché vogliamo che le imprese che sono regolari emergano rispetto a quelle che non applicano le norme e le regole del mercato nel quale operano. Questo tipo di percorso ideato insieme alla Camera di Commercio con le carrozzerie di Livorno ha questo spirito, vuol far si che il cittadino che porta la propria auto dal carrozziere abbia la certezza che questa impresa sta sul mercato in maniera corretta. Poi sarà il cittadino a verificare che la carrozzeria che ha il marchio di garanzia segua il protocollo e le leggi”.
“Faremo il possibile per divulgare l’informazione su tutto il territorio –continua – in modo che tutte le imprese che ne hanno volontà possano aderire a questo marchio di garanzia. Mi auguro personalmente che sia solo il primo passo, io seguo altre categorie e mi veniva in mente quella delle lavanderie, che spesso sono oggetto di contestazione tra il produttore del capo di abbigliamento e loro che lo devono lavare. Crediamo che sia un vantaggio perché noi non facciamo altro che riportare ciò che le imprese ci dicono, abbiamo l’obiettivo di provarci e credo che in questo caso ci siamo riusciti. Vedremo e verificheremo poi sul campo, ma credo che questa sia la strada che consente alle imprese di essere più tranquille sul mercato e al consumatore di avere una garanzia in più”.

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