Tagli al sociale, Pd all’attacco
di letizia
“L’obiettivo della riorganizzazione del sistema sociale fatta dall’amministrazione comunale è quello di colpire al cuore le associazioni e il terzo settore” (leggi qui le novità del provvedimento del Comune). Con queste parole il capogruppo in Consiglio comunale del Partito democratico, Marco Ruggeri, ha aperto la conferenza stampa convocata dal gruppo consiliare per contestare le decisioni della giunta riguardo al sociale. “Attendevamo che ci fosse l’ufficialità rispetto alle riduzioni di fondi decisi dall’assessorato al sociale prima di esprimerci, ma dal momento che ora è nero su bianco – ha continuato Ruggeri – abbiamo deciso di dire ciò che pensiamo”.
In tutto si parla di un minore finanziamento di oltre 200.000 euro per Arci, Caritas, Cesdi e Acli: “ Da parte nostra avevamo già proposto di lasciare per il momento, un anno, così come era il sistema sociale – ha spiegato il capogruppo del Pd – e cercare tutti insieme di ridisegnare i servizi sociali, per i quali anche secondo noi serve una riorganizzazione. Invece hanno deciso di tornare sul tema in maniera aberrante, cercando di far passare il messaggio che prima i soldi venissero usati per gestire i servizi e non per destinarli a chi ne ha bisogno. Un conto è la ridiscussione dei servizi, un altro, come la nuova amministrazione sta attuando, è smontare tutto. Dietro a tutto ciò crediamo che ci sia un’evidente operazione politica di vendicarsi mettendo chi vogliono loro, alla Caritas per esempio sarà affiancata l’associazione Emporio solidale”.
Il gruppo Pd contesta duramente poi l’abbassamento dei contributo per le borse-lavoro da 350 euro mensili a 300 euro e dei contratti collaborativi, la cui remunerazione sarà ridotta da 250 euro mensili a 150 e soprattutto la sostituzione delle cosiddette social card, prepagate, con voucher o buoni spesa o in ultima istanza attraverso il pagamento in contanti: “ In questo modo – affermano ancora dal gruppo consiliare del Pd – si vuole tornare agli anni ’50: pensare di mettere la gente in fila per essere ascoltati, vista anche la cancellazione del centro d’ascolto di via del Porticciolo, o per ricevere soldi è umiliante”. Tutto ciò, critica duramente il gruppo del Pd, è avvenuto in tempi brevi, senza un confronto: “La Consulta delle associazioni – ha detto Monica Ria – non ha ricevuto alcuna convocazione in merito alla riorganizzazione del sistema sociale, non c’è stata alcuna discussione, ma solo una comunicazione. Per alcuni servizi inoltre, per esempio dedicati agli immigrati, si parla di reinternalizzazione, vedremo come ciò avverrà”. Per il futuro il Partito democratico promette battaglia e Ruggeri ha annunciato che proporrà di incontrare nuovamente il mondo associativo livornese.
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