Tasi giù, ma Irpef e Tari su: tutti i dati

di letizia

Dopo aver approvato negli scorsi giorni la nuova tariffazione della Tari (leggi qui), il 26 febbraio all’ordine del giorno della seconda commissione consiliare (Bilancio e Patrimonio) c’erano le modifiche delle aliquote della Tasi e la determinazione di quelle relative all’ Irpef comunale. Per quanto riguarda la tassa sui servizi indivisibili (Tasi) è necessario ricordare che già a fine dicembre era stato approvato, in sede di bilancio, il passaggio dal 2,5 al 3,5 per mille,  in seguito alla decisione del Governo Renzi di mantenere per quest’anno l’aliquota al 2,5 per mille, è stata necessaria una modifica in previsione di una minore entrata di 6,7 milioni di euro.
Rispetto all’imposta sulle persone fisiche (Irpef) dalla giunta è arrivata la proposta di portare l’aliquota, per tutti gli scaglioni, allo 0,8. Così facendo, dal Comune prevedono che ci saranno entrate di 18 milioni di euro, cinque in più rispetto al precedente conteggio. In questo modo, ha spiegato l’assessore al bilancio Gianni Lemmetti, saranno recuperati buona parte degli oltre sei milioni di euro mancanti, il milione e settecentomila euro rimanente, ha annunciato l’assessore,  soldi che saranno riacquisiti attraverso specifiche variazioni al bilancio.
Un lungo elenco di oltre cinquanta voci in cui spiccano alcune come -314.250 mila euro per servizi sociali contributi mensa alunni, -355mila euro per servizio di ristorazione, -150mila euro di trasferimenti a Labronica Corse cavalli, –192.646 euro per il contratto di servizio dei trasporti pubblici locali. Bisogna però precisare che il Comune di Livorno, essendo ente sperimentatore, ha a disposizione un avanzo di bilancio vincolato che ammonta a oltre 1, 6 milioni di euro, alla luce di ciò quindi è possibile che la giunta decida di destinare quei fondi, o parte di essi, per rimpinguare alcune delle riduzioni fatte in seguito alla manovra di riequilibrio di bilancio 2015-2017.

Le critiche – “Se questo fosse fatto – ha puntualizzato Marco Ruggeri (Pd) – ci troveremmo davanti a un puro taglio contabile, ma se i soldi invece di essere destinati rifinanziare una data voce fossero destinati ad altro quel taglio rimarrebbe”.
Tuttavia ciò che ha creato più discussione sono state la revisione della Tasi e le aliquote Irpef: “Questa manovra – ha protestato Elisa Amato (Forza Italia) – ha tenuto più conto del riequilibrio che dei cittadini, i quali non sono stati tenuti per niente in considerazione. Si sono colpite soprattutto le fasce più deboli, se pensiamo che per coloro che fanno parte del primo scaglione, di cui fanno parte 44.000 livornesi, l’aliquota sia raddoppiata”.
Andrea Raspanti (Buongiorno Livorno) invece ha puntato il dito sul fatto di aver innalzato, due mesi fa, l’aliquota della Tasi: “La vostra non è stata una battaglia politica – ha affermato il capogruppo di Buongiorno Livorno – il risultato è stato solo quello di aver perso tempo. La preoccupazione da parte nostra è forte e a breve presenteremo un atto politico di proposta di reinvestimento dell’avanzo di bilancio”.
Alessandro Mazzacca (M5S) invece difende l’operato della giunta parlando di una scelta obbligata: “Rispetto alla battaglia per l’abbassamento delle tasse locali – dice Mazzacca – non molleremo e nemmeno la giunta credo lo farà. Ci siamo trovati a dover far fronte ai tagli imposti dallo stato centrale che speravamo ci riconoscesse fondi mancanti dalla manovra visto il nostro essere ente sperimentatore, all’avanguardia. Confido che questo prima o poi possa avvenire e allo stesso modo ritengo che 5 milioni di tagli sarebbero stati una carneficina per una città in crisi come Livorno”.

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