Tari aumento per le famiglie, 12mila morosi

Il Comune pensa all'introduzione della "tariffa puntuale"

di letizia

È stata approvata il 23 febbraio in commissione Bilancio e Patrimonio – con il voto positivo della maggioranza, l’astensione del consigliere Pietro Caruso (Pd), il parere contrario di Andrea Raspanti (Buongiorno Livorno) ed Elisa Amato (Forza Italia) – la nuova tariffazione della tassa sui rifiuti (Tari). Adesso la delibera dovrà essere discussa dal consiglio comunale.
La novità – Come ha spiegato l’assessore Gianni Lemmetti la pressione del tributo sarà ripartita per il 50% sulle utenze domestiche e per il 50% sulle utenze non domestiche (imprese, industrie, enti). Cambia così il rapporto che era stato annunciato alla fine dello scorso anno che prevedeva rispettivamente il 51,5% per le utenze non domestiche e il 48,5 per quelle domestiche. In sostanza, rispetto alla prima ipotesi, le imprese pagheranno un pochino meno, le famiglie un pochino di più. 
La modifica delle quote segue la maggiorazione del costo del servizio della gestione dei rifiuti, coperto mediante l’imposta, che passerà dai 35 milioni del 2014 ai 39,2 del 2015. Nel conteggio della tariffa che i contribuenti livornesi saranno chiamati a pagare è incluso anche l’importo dei crediti esigibili, circa 4 milioni, della ex Tia di coloro che hanno maturato grosse morosità come enti statali o imprese. L’Aamps ha infatti crediti per 28 milioni: una quota, ormai inesigibile, per legge può essere ribaltata sulla tariffa. Ecco quindi spiegato il perché dei 4,2 milioni (3,8 piu l’iva al 10%) da recuperare nel prossimo triennio.
L’aumento previsto – Ma di quanto sarà, in concreto, l’aumento per famiglie e imprese in base alla nuova rimodulazione (50 e 50)? Per quanto riguarda le utenze domestiche ci sarà una maggiorazione media di circa venti euro all’anno (sul calcolo incidono variabili come il tipo di attività, i metri quadri delle abitazioni, il numero dei componenti del nucleo familiare). Mentre per le utenze non domestiche l’incremento sarà di un 3 per cento in meno rispetto a dicembre: si parla, in media, fra il 10 e 14%.

I morosi – Riguardo al tema della morosità, Alessandro Parlanti, dirigente del settore entrate e amministrazione patrimonio del Comune, ha fatto sapere che a Palazzo civico si stanno organizzando per inviare, entro breve, le prime diffide di pagamento, a 60/80 giorni, per “colpire le prime morosità della Tares 2013 che si aggirano tra i 6 e i 7 milioni di euro. Tra utenze domestiche e non domestiche i soggetti morosi sono circa 12.000. In caso di mancato adempimento, proseguiremo con gli atti di accertamento”. Tra i morosi in quel periodo risultavano ancora una volta molti enti statali e grandi negozi del centro. Per quanto riguarda le utenze domestiche le morosità riguardano cifre ridotte. Per questo saranno aggredite prima le morosità più alte. La riscossione non avverrà tramite Equitalia ma sarà gestita internamente. Per i piccoli creditori è stato istituito un “contact center”.
L’assessore Lemmetti ha riferito che il tavolo tecnico permanente aperto tra l’amministrazione comunale e le associazioni di categoria “verrà portato avanti, in modo da identificare i soggetti che producono più rifiuti, nell’ottica di giungere, infine, alla tariffa puntuale. L’aumento dei tributi è una scelta impopolare, ma inevitabile in questa fase”.

Le critiche – Daniele Galli (Movimento 5 stelle) sostiene che quella della tariffa puntuale sia “l’unica via percorribile. Soprattutto se si conta che alcune tipologie di imprese oltre alla tassa sui rifiuti devono pagare anche altri oneri. Mi auguro che in futuro poi si possa arrivare anche alla raccolta porta a porta integrale, come già si sta facendo in altre realtà”.
D’accordo con l’adozione della tariffa puntuale è anche Elisa Amato (Fi) che tuttavia ne contesta la tempistica “dal momento che non sappiamo tra quanto ci potremo arrivare. Inoltre oggi mettere la parità tra le utenze serve a poco, dal momento che per le imprese è previsto un aumento medio di 143 euro”. Anche Andrea Raspanti (Bl) è contrario alla modifica del regolamento della Tari: “Temo che l’aumento della pressione fiscale andrà ad aumentare il numero di coloro che non pagheranno. Come Buongiorno Livorno chiederò la convocazione di un’audizione degli uffici competenti per avere un’analisi accurata delle morosità e dell’inesigibilità delle tariffe locali”. Pietro Caruso (Pd) ritiene che debbano essere rivisti i conti dal momento che “alcuni soggetti dai quali dovrebbero essere esatte le tasse non pagate probabilmente non esistono più. Anche noi in campagna elettorale avevamo pensato a una rimodulazione delle tariffe, quindi ben venga la modifica, tuttavia per dare voto favorevole sia necessario rivedere i calcoli fatti”.

La risposta del Meet Up 5 Stelle – Tari ed AAmps: Facciamo il punto su AAmps illustrando il percorso generale che ha come obbiettivo la tariffa puntuale. L’abbassamento della tari è legata al processo di ristrutturazione della stessa AAmps e dell’efficienza del servizio. Di fatto queste operazioni sono già state avviate con la sparizione della figura ricoperta dal ex DG Fommei e la consistente riduzione delle remunerazioni dell’ex amministratore delegato Chionini con la nuova figura ricoperta da Marco Di Gennaro. Cifre che gravavano sui bilanci per un ammontare che si aggirava intorno ai 300000 euro, senza entrare nel merito sulle scelte scellerate che avevano avviato, dirette verso politiche di svendita ad ATO Costa. Il reintegro di Cosci ( fu silurato in quanto si rifiutò di approvare il bilancio consuntivo 2013 motivo stesso per cui i sindaci revisori hanno sollevato delle denunce tutt’ora in corso) con contratto di gran lunga inferiore a quello precedente, eviterà ad AAmps anche un legittimo ricorso che sarebbe costato altri bei soldini. Con la nomina di Marzovilla (23000 euro con contratto a tempo determinato) è di fatto partita la fase di ristrutturazione aziendale che ha già portato alla re-internalizzazione dello smaltimento di carta e cartone , tale servizio era stato scelleratamente ceduto a pagamento a terzi e oltre a guadagnarci gli stessi incassavano rendite dall’AAmps stessa. E’ stato inoltre avviato un piano programmatico per la ottimizzazione della raccolta differenziata porta a porta incentrata sulla tariffa puntuale.  Attraverso questa strategia di gestione si prevede un riordino dei conti che permetteranno di raggiungere l’ obbiettivo di abbassamento della Tari. Il percorso non è tutto rose e fiori, ma richiederà comprensione pazienza e sacrificio da parte di tutti al fine di raggiungere questo risultato. Si sottolinea inoltre, per chi fa demagogia sui 5 mln di euro per la ricapitalizzazione AAMPS, che queste risorse sono ancora a bilancio preventivo e quindi non ancora incassate da AAMPS proprio in relazione allo sviluppo del piano di cui sopra. Ciò significa che se AAmps non ne avrà bisogno questi 5 mln saranno disponibili e reimpiegati al fine di migliorare l’efficienza e ridurre le tariffe. Per i più impazienti comunichiamo che i suddetti passaggi avranno una certa tempistica sia burocratico amministrativa che gestionale organizzativa e progettuale.

Non viene dimenticata inoltre la problematica liquidità immediata. E’ stata avviata in sinergia con gli uffici un operazione di recupero coatto dell’evasione ed elusione tributaria sulla Tari per un importo pari a 1.940.000 euro per gli importi dovuti da parte di enti pubblici e società private. Il percorso di riscossione coatta delle somme dovute è applicato a tutti coloro che dopo l’atto di omesso versamento (entro 1 anno) persistono a non regolare le loro posizioni; dopodichè si passa alla riscossione coatta con aggravi fino al 30% del valore della somma dovuta. Quindi anche qui c’è una tempistica che regola il processo di riscossione per cui nessuno si aspetti di riscuotere integralmente tale somma fra una settimana. Qui troverete una lista dei debitori.

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