Cori razzisti in curva, il sindaco di Ascoli risponde. “Nogarin pensi alla sua curva”

Castelli. "Gli ultras del Livorno inneggiano alle foibe. La Lega ha censurato l'atteggiamento dei sostenitori amaranto"

In relazione alle iniziative assunte recentemente dal sindaco di Livorno Filippo Nogarin per censurare il comportamento della tifoseria ascolana (clicca qui per leggere l’articolo) il sindaco della città picena, Guido, Castelli ha rilasciato le seguenti dichiarazioni postate sulla sua bacheca facebook.

“Ferma restando la più assoluta e ferma condanna di ogni espressione razzistica e o antisemita che venga pronunciata dentro o fuori gli stadi calcistici, non posso che sorprendermi per la recente iniziativa del collega di Livorno Nogarin – scrive il primo cittadino di Ascoli  sulla sua pagina facebook ufficiale-

IL SINDACO DI ASCOLI GUIDO CASTELLI

Vorrei sapere se il sindaco di Livorno, oltre che rimbrottare i tifosi dell’Ascoli, abbia mai assunto analoghe iniziative nei confronti della tifoseria livornese che, non solo in occasione della partita con l’Ascoli, ma in maniera costante è solita inneggiare alle foibe, fischiare l’inno d’Italia, bruciare bandiere tricolore e vilipendere la memoria dei martiri di Nassyria.
Da quel che mi risulta, per quanto riguarda la partita Livorno Ascoli, il delegato della Lega ha condannato e censurato esclusivamente la tifoseria livornese responsabile tra l’altro del lancio di almeno tre bombe carta in prossimità della porta dell’Ascoli Picchio. Il portiere dell’Ascoli in effetti è rimasto anche stordito per via di queste bravate pirotecniche dei livornesi.
Credo che in casi del genere sia auspicabile un atteggiamento di responsabilità da parte di tutti gli amministratori e per tanto non posso che confermare tutto il mio stupore per l’iniziativa di Nogarin che si sofferma sugli errori altrui ma omette la benché minima nota di censura verso la tifoseria amica che certamente non è immune da gravi responsabilità.”

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