Terremoto? Ecco dove rifugiarsi. La mappa delle aree di accoglienza
*come di consueto potrete trovare il link (in questo caso alla mappa delle aree di accoglienza) in fondo all’articolo
di GABRIELE PRITONI
E’ stata inaugurata il 17 dicembre l’area di prima accoglienza della Terrazza Mascagni, denominata “AP 09”. Si tratta di una delle 24 aree dislocate in tutta la città (una 25esima è all’isola di Gorgona) e destinate all’accoglienza dei cittadini in caso di calamità naturale o situazioni di emergenza. Possono accogliere complessivamente, come prevede la legge, il 40% della popolazione residente (circa 70mila persone). Entro marzo 2014 tutte le aree saranno dotate della cabina di distribuzione dei servizi di prima necessità: medicinali, acqua, energia elettrica. A oggi, le cabine in funzione sono 8. “Speriamo di non doverle mai utilizzare – ha detto l’assessore Gulì – ma è bene che la cittadinanza sappia che in caso di emergenza sono disponibili queste aree, dove potranno trovare servizi e assistenza da parte delle associazioni di volontariato; è bene conoscerle tutte, e non solo quella vicino a casa, perché l’emergenza potrebbe capitare mentre siamo al lavoro o in un’altra zona della città”.
Il capo della protezione civile Leonardo Gonnelli ha spiegato alcuni dettagli tecnici: “Non si tratta di aree destinate a tendopoli ma solo di centri di raccolta ed eventuale successivo smistamento, ordinato, della popolazione. I servizi di approvvigionamento idrico ed elettrico sono allacciati alla rete civica ma il sistema è predisposto per l’utilizzo rapido di autobotti e generatori, in quanto in caso di emergenza la rete ordinaria potrebbe andare in crisi. Non tutte le aree sono idonee a ogni tipo di emergenza, per esempio questa della terrazza non si può utilizzare in caso di maremoto; i cittadini saranno informati anche di questi aspetti”. Ciascuna area è affidata a un’associazione di volontariato (Misericordia, SVS, Croce Rossa, etc.) che detiene le chiavi della cabina (una copia sarà in Comune) e che presenzierà in caso di emergenza; tutte le associazioni sono già state dotate di apposite ricetrasmittenti per le comunicazioni di protezione civile.
Nei prossimi mesi, oltre alla realizzazione di nuove aree, è prevista una massiccia campagna di informazione. Al link http://www.comune.livorno.it/_livo/uploads/2013_11_8_09_47_52.pdf , cui si accede dalla pagina della protezione civile del sito del Comune, è disponibile la descrizione di tutte le aree di accoglienza. Arrivarci con semplice navigazione non è immediato, a dire il vero, e il file pdf che si scarica non è ancora quello aggiornato a dicembre 2013 che ci è stato consegnato in forma cartacea stamani e che contiene tutte le informazioni sulle idoneità alle diverse emergenze di tutte le zone. I lavori di realizzazione delle cabine sono finanziati dal Comune (costo complessivo 40mila euro) e sono realizzati dalla ditta Azimut di Livorno. Il progetto è stato curato internamente dal coordinatore della Protezione Civile Riccardo Stefanini.
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