Esclusiva. Parla Nogarin: “Ztl-Zsc, una rivoluzione”

Il sindaco spiega in esclusiva a Quilivorno.it come cambierà il piano del traffico a partire da luglio e i nuovi tagliandi per i residenti. "Nessuno potrà più ingannare l'amministrazione e la municipale. Chi ci prova verrà subito pizzicato"

di gniccolini

Una piccolo chip-antenna che sarà applicato sulle nuove lettere e che potrà essere controllato in remoto dagli uffici centrali della mobilità per rinnovi, scadenze, sanzioni e quant’altro. Ma non solo, questa tecnologia RFid andrà a rivoluzionare tutto il piano del traffico (clicca qui per leggere tutti i nuovi prezzi dei tagliandi). Con dei varchi apposti in alcune zone della città sarà possibile controllare il flusso delle auto giornaliere e modificare eventualmente le direttrici di traffico con un piano liquido della mobilità che punta sempre più, secondo il Nogarin-pensiero, ad alleggerire il passaggio delle vetture dalla zona del centro cittadino per una rivitalizzazione del commercio e una rivalutazione dei quartieri storici.
Saranno ben 25mila tagliandi che dal 1° luglio inizieranno ad essere sostituiti seguendo una scansione a tranche. “Entro la fine dell’anno – ha detto in esclusiva il primo cittadino Nogarin- l’idea è quella di sostituire tutti i tagliandi Ztl, Zsc e i premessi per i professionisti (medici, giornalisti, enti pubblici, ufficiali giudiziari etc. ndr) in modo da entrare in una dimensione più moderna della viabilità dove non esisterà più un tagliando con su scritta la lettera di appartenenza alla zona Zsc ma soltanto questo RFid, una micro-antenna, o chip, come dir si voglia dal costo irrisorio (se ne trovano online a partire da 6 centesimi l’una ndr) che sarà inserito all’interno del tagliando. Con questo sarà molto, ma molto più semplice e doveroso da parte nostra effettuare controlli. Basterà un tablet o uno smartphone, un passaggio sui cruscotti ed il gioco è fatto. Subito scoperto il furbetto. Inoltre  – continua sarà più semplice rinnovare la lettera: non sarà più necessario venire di persona e cambiare ogni anno il tagliando ma basterà un clic. Paghi online e il contrassegno sarà rinnovato, tutte le informazioni saranno trasferite da remoto sull’antennina-microchip et  voilà, il tagliando è rinnovato. Se non lo rinnovi, i vari varchi posizionati lungo le strade o gli agenti della municipale potranno effettuare un controllo in maniera semplice con un cellulare o semplicemente con un impulso inviato alle telecamere: e il furbetto sarà pizzicato”.
Nogarin ribatte duramente a chi, in queste ultime 48 ore, ha contestato la nuova rivoluzione legata al pagamento dei tagliandi. “Non mi piace sentir parlare di nuova gabella – spiega Nogarin – io non devo rimanere simpatico ai livornesi e capisco che questo è un problema annoso in cui come metti le mani qualcuno ti rimprovera o ti critica. Me c’era bisogno di trovare una soluzione. E io sono qui per trovare soluzioni. Quello che riscuoteremo con questi soldi lo investiremo per larga parte sulla viabilità.  La mobilità deve essere rivista e noi siamo partiti da studi tecnici importanti iniziando a rilevare il traffico sulle principale arterie cittadine scoprendo che sul viale Boccaccio arriviamo a punte di 53mila auto al giorno, in viale Italia tocchiamo 34mila vetture ogni dì. E’  giusto che quindi i cittadini chiedano un servizio per quanto pagheranno. E io dico che non ci saranno più furbetti, e i cittadini troveranno parcheggio nella zona dove abitano perché nessuno più ingannerà il sistema. Anche se, voglio ricordarlo, il posto sotto casa non è un diritto acquisito per il solo fatto di abitare in una via. La strada è pubblica e questo sistema cercherà di regolamentare l’ingresso e la sosta in alcune aree della città”.
“Sembrano troppi i soldi chiesti per i tagliandi dei professionisti? Vi siete chiesti chi è che alza la voce – chiede ironico Nogarin – Il medico che ogni giorno va in su e in giù per la città per lavoro o il medico in pensione che per 30 euro all’anno godeva di un diritto ben più ampio della sua reale necessità?. Io credo la seconda categoria. Ci stiamo allineando con il resto delle città italiane ed europee. E poi non è un dovere avere una lettera. Se una persona ha un suo stallo privato come un parcheggio o un garage della lettera ne può tranquillamente fare a meno”.
Nella rivoluzione Nogarin c’è anche il capitolo bike sharing che Quilivorno.it aveva già trattato in anteprima alcuni giorni fa (clicca qui per leggere l’articolo). “Si chiamerà PedaLiamo – sottoscrive Nogarin – e si ispirerà al modello milanese. Bici di colori sgargianti, molto più semplici da affittare, possibilità di sharing anche con biglietto del bus e del treno. Faranno parte di un sistema di mobilità integrata e sostenibile. Livorno si sta muovendo e noi dobbiamo starle dietro”.

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