“Solo così salveremo Aamps. Ricapitalizzare? Una flebo”

Il lungo intervento di Nogarin nel corso del consiglio comunale in cui spiega le ragioni del concordato. Il sindaco ha poi comunicato l'ok alla conversione dei contratti a termine in rapporti di lavoro a tempo indeterminato di 39 lavoratori entro la fine di quest'anno

di Letizia D’Alessio

Si è svolta nella mattina di sabato 12 dicembre, l’Assemblea dei soci di AAMPS, da cui sono emersi due punti. Il Consiglio d’Amministrazione ha formalmente preso atto della decisione dell’Amministrazione Comunale – socio unico della società stessa – di voler procedere con il concordato preventivo in continuità aziendale. Aamps ha garantito che si riunirà lunedì mattina per formalizzare tale richiesta. Entro martedì 15 dicembre sarà inoltre predisposto “l’atto di prenotazione di concordato preventivo in continuità” che con i tempi tecnici minimi necessari sarà depositato in tribunale. Il sindaco Nogarin ha rinnovato la richiesta del 4 dicembre di predisporre tutti gli atti istruttori necessari per addivenire ad una soluzione definitiva sulla questione del contratto di lavoro dei circa quaranta lavoratori precari, come da atto di indirizzo approvato all’unanimità nell’ultimo Consiglio Comunale. A conclusione dell’assemblea si è svolta una conferenza stampa nel corso della quale il sindaco Nogarin ne sintetizza in questo modo gli esiti: “Ribadisco la volontà dell’amministrazione a mantenere Aamps completamente pubblica, nessun ramo di azienda sarà privatizzato in coerenza con il percorso di concordato che abbiamo intrapreso. Faccio inoltre appello ai creditori rassicurandoli che avranno piena soddisfazione di quanto loro dovuto. Infine oggi il CdA ci ha confermato di possedere le condizioni necessarie per procedere senza indugi all’assunzione dei precari.”

Salveremo Aamps – Nel corso del Consiglio Comunale dell’11 dicembre, a cui erano presenti anche il consigliere regionale Pd, Francesco Gazzetti, il deputato del Movimento 5 stelle Alfonso Bonafede e la sottosegretaria all’ambiente Silvia Velo (Pd), il sindaco Filippo Nogarin (foto Simone Lanari) ha ribadito la linea della giunta. “Ritengo che, pur rimanendo su posizioni diverse, due siano i risultati concreti raggiunti in questi giorni di confronto – ha esordito Nogarin parlando del tavolo avviato con le sigle sindacali in questi ultimi dieci giorni – da un lato i sindacati con i numeri che abbiamo loro fornito hanno quanto meno potuto prendere maggiore consapevolezza del vero e proprio disastro che provocheremmo nel 2016 se, ai 6,9 milioni di tagli che dovremo in ogni caso fare, aggiungessimo i 7,5 milioni necessari per la ricapitalizzazione di Aamps e, dall’altro lato, l’amministrazione ha compreso le preoccupazioni dei lavoratori. E su quelle abbiamo lavorato e continueremo a lavorare. Penso però che sia necessario anche sgombrare il campo da quella che da più parti viene vista come una resa dei conti tra il Movimento 5 Stelle, e il Partito Democratico. Oggi da questa sala vorrei che politicamente non uscissero né vincitori, né vinti”.“Il Movimento 5 Stelle con il concordato preventivo in continuità salverà Aamps – ha proseguito il primo cittadino nel passaggio cruciale del suo intervento all’inizio della seduta – non con la flebo rappresentata della ricapitalizzazione, che avrebbe significato un intervento da ‘cure palliative’, ma con un’operazione chirurgica capace di assicurare vita e benessere, soprattutto negli interessi dei lavoratori. La scelta di andare verso il concordato non ha niente a che fare con la nostra contrarietà, più volte ribadita, all’ingresso in Retiambiente”. “Quello che abbiamo scelto è lo strumento – ha aggiunto Nogarin, riferendosi alla strada del concordato – che noi riteniamo il più adeguato, in questa situazione, a conciliare il mantenimento del servizio pubblico con la necessità di dover operare scelte aziendali tali da poter stare sul mercato”. Parlando del rinvio dell’assemblea straordinaria di Aamps Nogarin ha poi spiegato di come sia stato un atto utile: che “ha reso ancor più evidente la non esistenza di alternative all’ipotesi di concordato, se non passando da una falcidia del bilancio del Comune di Livorno che non dobbiamo, non possiamo e non vogliamo percorrere”.
Poco dopo, come estremo tentativo di fare cambiare idea alla giunta, è stato presentato dalle opposizioni un atto d’indirizzo, che porta la firma anche dei consiglieri Giuseppe Grillotti, Sandra Pecoretti e Alessandro Mazzacca, che impegnava il sindaco a predisporre con Aamps un piano di rilancio aziendale, il quale escludesse l’opzione del concordato preventivo in continuità. I voti a favore del documento sono stati sedici, così come quelli contrari (vista l’assenza nel gruppo 5 stelle del consigliere Sarais). L’ammissibilità dell’atto è stata comunque bocciata, nonostante la parità numerica.

Assunzione a tempo indeterminato 39 precari – È passata invece all’unanimità la mozione dei capigruppo dell’opposizione Valiani, Amato, Caruso, Raspanti, Cannito, appoggiata anche dai consiglieri Pecoretti, Grillotti e Mazzacca, che impegna il sindaco a comunicare all’assemblea di Aamps l’autorizzazione alla conversione dei contratti a termine in rapporti di lavoro a tempo indeterminato di 39 lavoratori entro la fine di quest’anno. Già Nogarin nella sua comunicazione in apertura della seduta era intervenuto sulla questione: “Sui precari ribadisco quello che ho già ripetutamente sostenuto: abbiamo già dato l’indirizzo ad Aamps, sia in sede di assemblea dei soci, sia al tavolo con i sindacati, affinché si proceda nel più breve tempo possibile a far partire tutte le attività istruttorie necessarie e propedeutiche alle assunzioni”. Mentre il capogruppo del Movimento 5 stelle Alessio Batini aveva annunciato le sue dimissioni da consigliere comunale se entro il 31 dicembre non ci sarà la stabilizzazione dei 39 dipendenti. Nel frattempo sul “Caso Aamps” si è espressa anche la Diocesi fornendo la sua soluzione (clicca qui per leggere). 

La fiaccolata in centro – Circa trecento lavoratori si sono dati appuntamento in piazza della Repubblica per poi sfilare per via Grande e per le vie del centro cittadino arrivando fino a sotto il Comune dove hanno appeso cartelloni e striscioni. “La spazzatura la porteremo a casa vostra”, era scritto su di un manifesto appeso sotto ad una finestra del Palazzo Comunale. Ma anche “Per la vostra guerra politica 500 famiglie a casa”. Non sono mancate le accuse all’assessore Lemmetti per le frasi pronunciate durante l’ultimo consiglio comunale. “Dopo le offese ora i fatti. Lemmetti dimettiti”, recitava un altro cartello appeso alla scalinata del Comune. Il tutto si è poi concluso con l’ingresso nell’aula comunale dove si stava svolgendo la commissione su Aamps (clicca qui per leggere di quanto discusso in commissione. Parola a Iacomelli e il destino dei 39 precari).
La giornata di sciopero era iniziata con un corteo per le vie di Livorno che aveva provocato qualche rallentamento alla viabilità e al traffico mattutino.

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