Moby, imbrattato il monumento

Inaugurato lo scorso 10 aprile all’interno della Fortezza Nuova, il giorno del 25esimo anniversario della tragedia del Moby Prince, e già deturpato con graffiti e vernice spray. E’ questa la triste fine del cubo di lamiera, monumento a memoria delle 140 vittime della strage del 10 aprile 1991 (leggi qui – scoppia il caso della targa: Rispoli scrive a De Gregori. Il rammarico del Goldoni).
A lanciare l’allarme è stato proprio Loris Rispoli, presidente dell’Associazione 140 dei familiari delle vittime, che sulla sua bacheca facebook ha postato la fotografia sottolineando con un post: “E ti pareva che non ci fosse qualche idiota che lo rovinasse subito…”. Il monumento, mostrato in anteprima da Quilivorno.it corredato da un’intervista all’artista Cavallini (clicca qui per leggere) è stato subito rovinato con scritte bianche. Un gesto del genere è una cosa che ti lascia senza parole – ha commentato Rispoli – Non tanto per il danno in sé che non credo sia molto grave, ma quello che ferisce  è il gesto che è incomprensibile. Ho avvertito subito il primo cittadino Nogarin, il quale ha garanti che la polizia municipale indagherà sull’accaduto sin dalla mattina di martedì 19″.
Il commento del sindaco Nogarin: “Attentato alla memoria collettiva della città”-  Ieri sera la città è andata a dormire con una profonda ferita nel cuore. I giornali definiscono ‘vandali’ le persone che nel pomeriggio hanno imbrattato “Koningin Juliana”, il monumento eretto in memoria delle 140 vittime della Moby Prince e inaugurato il 10 aprile scorso. Più che di atto vandalico, però, io parlerei di vero e proprio attentato alla Memoria collettiva della città. Non ci vuole alcun coraggio a impugnare una bomboletta spray e imbrattare un’opera d’arte inerme.  Solo l’ignoranza e il menefreghismo possono spingere una persona a sfregiare in questo modo il simbolo di una tragedia umana, la cui eco è ben lontana dall’essere sopita. Quest’anno, come tema cardine di Effetto Venezia, abbiamo scelto il decoro urbano. Non è un caso: vogliamo che i livornesi per primi comincino e rispettare e prendersi cura della loro città.  A partire dai suoi monumenti simbolo. Anche per questo la nostra condanna per il gesto scriteriato di ieri è senza appello: vergogna!”.

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