Secchiate e bottiglie: far west in Venezia
di gniccolini
Ancora risse, caos e danneggiamenti in Venezia nella notte tra sabato 17 e domenica 18 ottobre. Teatro del far west notturno è ancora via della Madonna nei pressi del locale “La Strega”, già oggetto di provvedimenti della Questura di sospensione della licenza per risse e schiamazzi notturni (clicca qui e leggi qui le recenti notizie relative). Nella serata appena trascorsa dunque il tutto si è verificato in pochi minuti intorno alle 23,30 quando, un residente del secondo piano del palazzo proprio sopra al pub, esasperato dalla confusione che non cessava in strada, ha lanciato un primo secchio d’acqua sopra le decine di persone che stavano vociando sul marciapiede (clicca su di una delle foto piccole sotto a quella principale per ingrandirle ed entrare nella gallery). Gesto che ha surriscaldato e non poco gli animi dei presenti tanto che è iniziato un lancio di oggetti,
tra cui bottiglie di vetro e sassi, all’indirizzo del terrazzo dal quale è provenuta la secchiata. Nel tentativo di far partire un secondo getto d’acqua però il secchio è caduto e ha danneggiato anche un’auto parcheggiata nei pressi.
A quel punto è stato anche danneggiato il portone d’ingresso del condominio a cui sono stati frantumati i vetri (come si vede nella foto in pagina).
I residenti della zona hanno quindi chiamato le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivate le pattuglie di polizia e carabinieri quando però ormai era tutto già terminato da qualche minuto.
La mattina di domenica 18 ottobre sono intervenuti gli agenti della polizia municipale per raccogliere le testimonianze degli abitanti della zona in modo da poter fornire una relazione al più presto alla questura di Livorno sui gravi fatti avvenuti nella notte.
“Siamo esasperati dalla situazione -hanno spiegato i residenti al nostro cronista giunto sul posto – Ci dispiace per il titolare del locale ma questa situazione deve finire. Così non possiamo andare avanti. Sono anni che va avanti questo problema. Qualcuno trovi una soluzione”.
Il quadro del “day after” è molto chiaro: vetri di bottiglie sparse su tutto l’asfalto, la vetrata dell’ingresso del condominio completamente danneggiata, fazzoletti insanguinati per terra e rabbia che si taglia a fette per quanto accaduto”.
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