“Polpette avvelenate, è morto un cocker”
L’allarme parte dall’associazione animalista “Baffi e Code” (leggi qui del cane abbandonato in Autogrill) e viene lanciato con tutta la perentorietà del caso su facebook: “Polpette avvelenate al campo di Shangay, ieri è morto un cocker di 3 anni”. E poi l’appello: “Condividete per favore”. Un nuovo grido di dolore che vede protagonisti i nostri amici a quattro zampe e la cattiveria umana in primo piano. L’appello fa presto il giro di dieci, cento, mille bacheche. Chi ha a cuore i migliori amici dell’uomo “posta” l’appello sul suo diario chiedendo a sua volta di farlo ai suoi amici affinché l’allerta sia lanciata. Va detto, che al momento, non risultano denunce alla polizia municipale.
Ad ogni modo, il livello di guardia nel quartiere resta alto, in particolare attraverso il passaparola tra residenti. Qualcuno chiede: “Ma ci sono ancora polpette o no?”. Altri inveiscono contro la crudeltà dell’uomo. Qualcuno dice: “Non è morto ieri, è successo tre giorni fa…”. Flavia invece chiede aiuto specificando: “non so più dove portare il mio cane a correre…Corea lo stesso…”, sottintendendo che anche nel parco a pochi metri da lì il copione potrebbe essere scritto dal medesimo regista malvagio.
“Cucciolo sei una vittima innocente di gente senza cuore”, scrive invece Jessica.
Azzurra, commentando il post sulla pagina di “Baffi e Code”, si chiede “come mai tutta questa cattiveria. Capisco che i cani possano non piacere, ma perché ucciderli?”.
Una domanda che ronza in testa in molti quando si leggono queste atrocità. Polpette avvelenate proprio dove i cani dovrebbero sentirsi più sicuri e liberi di correre e giocare, all’interno di uno spazio dedicato proprio a loro.
Riproduzione riservata ©