Furto alla camera mortuaria
Ancora una volta l’ospedale di Livorno si sveglia con i lampeggianti delle auto della polizia alle porte. Dopo il furto di qualche giorno fa al Poliambulatorio di viale Alfieri quando furono smurate le casseforti all’interno del Cup, lunedì 25 maggio ancora una volta gli agenti della questura sono stati chiamati alle 6,30 del mattino per effettuare un sopralluogo alla camera mortuaria. In questo caso, da un primo esame effettuato dagli inquirenti sul posto, sembra che i malviventi si siano introdotti all’interno della struttura ospedaliera per scassinare la macchinetta del caffè. Ancora sconosciuto il quantitativo di soldi che i ladri sono riusciti a portar via ma sicuramente si tratterà di pochi spiccioli. Nonostante questo furto, chiamiamolo di poca rilevanza, si ripropone il problema sicurezza all’interno del Poliambulatorio. Alle 5,30 la struttura viene aperta dai vigilantes sul retro e, nonostante il pattugliamento, in molti possono trovare un momento buono per introdursi. L’ambiente poi risulta isolato tra camera mortuaria e settimo padiglione dove di fatto non esiste degenza. Qui un malintenzionato può provare a introdursi, come è successo più volte, per portare via oggetti, grondaie (sparite anche quelle) e come in questo caso per provare a compiere piccoli furtarelli o grandi colpi come quello di pochi giorni fa delle due casseforti al Cup.
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