“Sportello per le aree in disuso. Orti urbani il modello”
Sono passati più di 10 mesi da quando il Comitato Precari e Disoccupati della Ex-Caserma occupava (leggi qui la storia degli orti) i 6 ettari di terreno compreso tra via Goito, via dell’Ambrogiana, via dell’Erbuccia, via Corazzi e via da Verrazzano trasformandolo e donandogli nuova vita dopo decenni di abbandono e degrado. L’area, in precedenza seminativa, era stata tramutata nel 1973 in area per servizi, dando poi la possibilità a quelli che erano i proprietari di edificare sul 20% del totale: numerose le proprietà che si sono succedute senza mai riuscire a realizzare alcunché se non contribuire in modo incisivo al crescente deterioramento e conseguente peggioramento della qualità di vita di tutto il quartiere.
In questi 10 mesi abbiamo assistito alla crescita di interesse e di adesione da parte della cittadinanza: l’area è stata ripulita, sono stati realizzati circa 100 orti da 50 mq ciascuno, un’area verde con giochi per bambini costruiti in materiale riciclato, un punto ristoro attrezzato aperti al pubblico … il tutto gestito da un collettivo che in sede assembleare ha sviluppato il progetto “Orti Urbani” e realizzato un proprio Manifesto politico che in questi giorni è stato consegnato alla Pubblica Amministrazione e alle forze politiche cittadine.
Buongiorno Livorno accoglie con molto interesse questo progetto condividendone totalmente le finalità. Come forza politica di sinistra ci siamo impegnati in campagna elettorale a sostenere e favorire lo sviluppo di percorsi partecipativi e di forme di gestione “diretta e dal basso” attraverso il recupero e il riutilizzo di aree abbandonate o dismesse.
Riteniamo pertanto doveroso, in questa prima fase, contribuire alla diffusione dei contenuti del Manifesto che evidenzia gli intenti perseguiti dal progetto e che sono tutti contemplati nel nostro programma elettorale: opposizione alla cementificazione; favorire percorsi sperimentali di custodia del bene comune; sostenere l’esperienza di ritorno alla terra come opportunità di auto-reddito; promuovere l’agricoltura naturale come strumento di autodeterminazione alimentare e promuovere la salvaguardia del patrimonio agro-alimentare; garantire l’uso e la custodia comunitaria degli spazi, delle acque e degli attrezzi messi a disposizione; innescare percorsi di inclusione sociale e processi di socializzazione; promuovere stili di vita sobri e solidali; stimolare e accogliere tutte le forme d’arte e le iniziative in linea con lo spirito del progetto.
Alla luce di quanto espresso, Buongiorno Livorno chiede all’Amministrazione Comunale un impegno concreto nell’avviare un percorso di riconoscimento del progetto e dei contenuti politici che esso rappresenta; ci uniamo inoltre al Collettivo nella richiesta dell’apertura di uno “sportello destinato al censimento ufficiale di zone pubbliche o private in disuso e in stato di abbandono, che possano diventare punto riferimento e di supporto tecnico per associazioni di quartiere e singoli cittadini che desiderino avviare iniziative spontanee su tali spazi”.
Il direttivo di Buongiorno Livorno
Riproduzione riservata ©