Io, hostess, all’estero da 7 anni, su di noi tanta ironia
Dopo il clamore suscitato dall’articolo su una coppia livornese che ha lasciato il posto fisso per trasferirsi a Londra (leggi qui) e dopo la lettera di una coppia che vive in Australia (leggi qui) ecco la testimonianza di un’altra livornese, Silvia Amato.
La lettera – Livornese da 35 anni con il salmastro nel sangue e il colore amaranto nel cuore ma per vari motivi da 7 anni mi trovo all’estero. Inizialmente ho vissuto due anni a Dublino mentre adesso mi trovo da più di 5 a Barcellona. Tutto comincio come una semplice avventura: migliorare l’inglese, conoscere una nuova cultura, nuovi amici e soprattutto con l’idea di rimanere solo poco tempo. In realtà le cose andarono diversamente: trovai molti amici, ma soprattutto un buon lavoro che mi permetteva libertà e indipendenza, ciò che non avevo vivendo nella mia città. Inizialmente la nuova vita non è`per niente semplice: ad esempio condividere casa con persone sconosciute con abitudini diverse, culture diverse; aprirsi un conto in banca e soprattutto trovare lavoro. Lo spirito d’adattamento è`notevole e, in alcune occasioni, soprattutto agli inizi, la malinconia e la nostalgia di casa si fa pesante, ma poi pensavo: “Voglio una vita migliore, ci voglio provare, vada come vada” e cosi e`stato. A quel punto la visione che hai delle cose cambia: ti rendi conto poco a poco che non sei più la persona che eri prima di partire, ti apri al mondo e ti abitui a vivere realta diverse che non sei solito vivere nella piccola città. Da Dublino passai a Barcellona per motivi di “cuore” e adesso continuo a vivere a Barcellona da ormai più di 5 anni. Certo il cambio di paese implicò un altra sfida: ricominciare di nuovo da zero. Ricerca di un nuovo lavoro, amici e imparare una nuova lingua di cui non sapevo assolutamente niente. E`stata dura, ed è`dura, nessuno lo mette in dubbio: nel corso degli anni ho ottenuto un master, fatto corsi di formazione, fatto esperienze in molte grandi aziende dove ho avuto l’opportunità di crescere a livello professionale e non solo.
A tutto questo c’e da aggiungere la cattiveria e il razzismo della gente che a volte ha nei confronti degli italiani, (in questo caso nei miei confronti), e il sarcasmo che esprimono burlandosi del fatto di avere alcuni politici al potere. Ma anche questo fa parte del gioco e ti fa crescere. Adesso lavoro come hostess per una famosa compagnia aerea spagnola: non mi fermo continuo a lottare per un futuro migliore. Sempre con la mia città e i miei cari nel cuore.
Silvia Amato
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