Roma-Livorno 3-0. I NOMI dei 9 tifosi in trasferta. Salvezza impossibile?
Le parate di Bardi evitano un passivo ancora più pesante
di rcampopiano
MERCATO, IL CHIEVO SU GRECO – LEGGI QUI
Perotti, nel presentare la partita contro la Roma, aveva detto che preferiva una buona prestazione al risultato. Beh, ci dispiace mister ma non c’è stata nessuna di queste due cose. Per quanto riguarda il risultato neanche il più ottimista del mondo pensava di uscire dall’Olimpico con almeno un punto. Sulla prestazione potremmo stare qui a parlare per ore ma ci affideremo al commento di Luca Marchegiani: “La Roma in campo fa quello che vuole”. Come potergli dare torto.
L’unica nota positiva sono, oltre ai miracoli di Bardi che ha evitato un passivo ancora più pesante, i 9 (e sottolineiamo 9) tifosi amaranto presenti allo stadio. Ecco i nomi dei livornesi partiti con il Club Nastasio: Corrado Nastasio, Umberto Simi, Stefano Vettore, Giovanni Bachini, Daniele Masoni, Gino Schirripa, Marco Spadoni, Marco Pierozzi e Antonella Romanacci.
Tornando alla partita, in campo c’è stata una sola squadra in campo e a tratti è sembrato di assistere ad un allenamento. Totti in panchina se la ride e fa bene. Per tutti i 90 minuti è sembrato di assistere ad un pugile che si diverte con il suo sparring partner. Bardi quando ha potuto ci ha messo una pezza e se gli avessero dato 5 euro per ogni volta che la Roma arrivava in area di rigore a quest’ora poteva essere tra gli uomini più ricchi del mondo. Perotti ha provato a dare una scossa lasciando in panchina senatori quali Emerson e Luci (Siligardi neanche in panchina perché infortunato), ma il risultato non è cambiato. Adesso arriva il Sassuolo, ma se non si entra nell’idea di cominciare a tirare fuori i soldi allora è meglio schierare la Primavera.
Il solito avvio – Palladino la scorsa giornata ci ha messo 120 secondi a segnare, Destro ne impiega 300 prima di trafiggere il povero Bardi. E con questo sono otto i gol subiti nei primi 45 minuti. Sicuramente qualcosa a livello mentale non funziona. Il Livorno è parso ancora una volta molto timido fin dai primi minuti. Perotti si affida ad un coperto 5-4-1, sulla falsa riga di quando fatto vedere nelle ultime giornate da Nicola, ma lo strapotere dei giallorossi ha fatto la differenza. Dopo Destro solo Bardi ha negato il raddoppio alla banda di Garcia, ma quando Strootman ha calciato praticamente dalla linea di porta niente ha potuto.
Neve al sole – Chi si aspettava una scossa nella ripresa rimane deluso. Perotti prova a dare maggiore peso all’attacco inserendo Borja ma il colombiano dà ragione a Nicola: se non lo schierava mai un motivo c’era. La Roma continua a fare quello che vuole e De Sanctis si gode la partita da spettatore non pagante. Bardi continua a dire di no ai numerosi attacchi romanisti, ma per la legge dei grandi numeri deve chinarsi alla perla di Ljajic. L’unica soddisfazione nel secondo tempo è l’ingresso in campo di Mosquera che potrà dire: “Io c’ero”. Per riassumere la partita basta il possesso palla al minuto 87: 41’ Roma, 17’ Livorno.
Mercato – Il diktat di Spinelli non è cambiato: prima vendere poi acquistare. La settimana prossima dovrebbe essere quella buona per la cessione di Belingheri al Cesena e Gemiti al Padova. Su Greco c’è un forte interessamento del Chievo e la fumata bianca potrebbe non tardare ad arrivare. Resta aperta la caccia ad un esterno sinistro. Luci invece De Ceglie è finito al Genoa, Traorè ha rifiutato. Restano vive l’ipotesi Castellini e Mesbah, ma l’impressione è che alla fine si andrà a pescare dalla serie B. In attacco verranno fatti i salti mortali per non cedere Paulinho. A Emeghara è stato preferito addirittura Borja quindi la sua partenza pare certa. Chi potrebbe arrivare? La risposta migliore è: boh. Maxi Lopez è un’utopia, Floccari andrà al Bologna. Chi ha un’idea si faccia avanti.
Il tabellino
Roma (4-3-2-1): De Sanctis, Dodò, Castan, Benatia, Torosidis, Strootman, De Rossi, Pjanic (68’ Nainggolan), Ljajic, Gervinho (65’ Florenzi), Destro (78’ Totti). A disp: Lobont, Skorupski, Burdisso, Maicon, Jedvaj, Taddei, Ricci, Marquinho, Borriello. All: Garcia.
Livorno (5-3-1-1): Bardi, Piccini, Ceccherini (75’ Lambrughi), Rinaudo, Valentini, Mbaye, Benassi (80’ Mosquera), Biagianti, Duncan (45’ Borja), Greco, Paulinho. A disp: Aldegani, Anania, Gemiti, Coda, Emerson, Tiritiello, Belingheri, Luci, Siligardi, Emeghara. All: Perotti
Arbitro: Carmine Russo
Reti: 5’ Destro, 35’ Strootman, 78’ Ljajic
Note: angoli 7-0 per la Roma, ammonito Castan, recupero 1’ + 2’
Bardi 6,5 (uomo Quilivorno.it): i tiri della Roma arrivano da tutte le parti. Quando può ci mette una pezza, ma se gli tirano da zero metri non può farci nulla. Per i miracoli rivolgersi a Lourdes.
Mbaye 5: male, malissimo nel primo tempo. La Roma capisce il punto debole del Livorno e a sinistra sfonda che è un piacere. E pensare che a destra c’era Torosidis e non Maicon.
Valentini 5: Gervinho è un brutto cliente d’accordo, ma anche quando dalla sua parte arriva Ljajic non è che la situazione migliori, anzi.
Rinaudo 5: quando in soli 45 minuti gli avversari tirano moltissime volte segno che qualcosa dietro non va. Preferito a Emerson, non gli riesce bissare la buona prova offerta contro il Parma.
Ceccherini 6: tra i meno peggio. Destro bazzica spesso dalle sue parti, ma il buon Federico riesce quasi sempre ad avere la meglio (75’ Lambrughi sv).
Piccini 6: quando il migliore in campo è il terzino destro è segno che evidentemente qualcosa non quadra. L’ex Spezia è l’unico che ci prova e arriva sul fondo con una certa insistenza. Deve solo migliorare in fase difensiva e poi può essere considerato il nuovo Schiattarella.
Duncan 5: a centrocampo non sa che pesci prendere. Perotti se ne accorge e dopo 45 minuti lo manda sotto la doccia (45’ Borja 5: se Nicola non lo faceva mai giocare un motivo c’era e oggi ne abbiamo avuto la prova).
Biagianti 5: si scioglie come la neve al sole. Capozucca dice che è uno dei giocatori più richiesti: siamo sicuri che non ci sono interferenze quando parla al cellulare?
Benassi 5,5: a centrocampo è tra i soli a provare a costruire qualcosa. Spesso però sbaglia gli appoggi più semplici e si spegne col passare dei minuti (80’ Mosquera sv).
Greco 5: la tecnica come sempre c’è, ma gioca in maniera troppo discontinua. Si vede che è svogliato e che con la testa è già altrove (Chievo?).
Paulinho sv: si è vero che ha giocato tutta la partita, ma che voto c’è da dare ad un attaccante che gioca solo palloni a centrocampo perché in attacco è sempre tutto solo soletto con quattro difensori addosso?
All. Perotti 5,5: come Nicola decide che è meglio non prenderle. Lasciano molti dubbi le scelte di rinunciare a Luci ed Emerson e l’inserire Borja. Auguri Attilio, ti attendono cinque mesi di grande patimento.
ROMA
De Sanctis sv: ogni tanto fa finta di buttarsi per giustificare il lavaggio della sua maglietta.
Dodò 6,5: parte in sordina, soffre a volte su Piccini, ma quando accelera fa impressione.
Castan 6: poteva restare in pantofole a casa visto il pomeriggio tranquillo che ha passato.
Benatia 6,5: come il compagno di reparto, ma sui calci piazzati è veramente un pericolo pubblico.
Torosidis 6,5: a destra fa quello che vuole tanto c’è Mbaye a marcarlo.
Strootman 7: devastante a centrocampo. Oltre al gol tanto lavoro sporco e da fuori area è un cecchino.
De Rossi 6,5: da solo fa più di tutti i centrocampisti del Livorno.
Pjanic 7: spesso e volentieri si trasforma nel quarto attaccante aggiunto. Solo Bardi gli nega la gioia del gol (68’ Nainggolan sv).
Ljajic 6: ci prova in tutti i modi e tira oggi tira domani alla fine trova la rete.
Gervinho 7: ma quanti polmoni ha? Corre come un pazzo senza andare mai in affanno. Fortuna che sottoporta è inguardabile (65’ Florenzi 6: capisce che non è giusto inferire sugli avversari).
Destro 7: micidiale, ma contro la difesa del Livorno è tutto fin troppo facile (78’ Totti sv).
All. Garcia 7: la sua squadra gioca a memoria e contro questo Livorno non vale la pena neanche rischiare i pezzi da 90.
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