Goldoni, concerto pianoforte e orchestra

La grande musica di Beethoven ed Haydn insieme ad un’immersione nel folklore dell’Europa orientale con le splendide melodie di Bartók ed un’apertura alle opere del XX secolo con una originale composizione dell’argentino Kagel, affidate all’esecuzione della solida ORT Orchestra della Toscana e due artisti d’eccezione: è quanto promette il nuovo Concerto per pianoforte ed orchestra atteso per venerdì 13 marzo, alle ore 21 al Teatro Goldoni, quale nuovo appuntamento della Stagione Musicale, che vedrà impegnati sul palcoscenico il direttore americano Jonathan Stockhammer e la pianista russa Lilya Zilberstein.

Secondo una felice formula che contraddistingue la programmazione dell’ORT, il Concerto si propone di far apprezzare alcune pagine tra le più amate ed eseguite del repertorio classico accanto a brani dal più raro ascolto: nella prima parte alle Danze popolari rumene di Béla Bartok, sette brani armonizzazione di altrettante melodie popolari, nella versione strumentale per orchestra del 1917 che li ha resi universalmente noti; seguirà il Concerto n.3 op.37 di Ludwig van Beethoven, eseguito per la prima volta a Vienna nel 1803 e da allora patrimonio dei più grandi pianisti dell’800 e ‘900. Nella seconda parte un originalissimo confronto con due partiture a tema “bellico”: la Sinfonia n.100 “Militare” di Franz Joseph Haydn, scritta a fine Settecento per Londra, che deve il suo nomignolo alle fanfare di tromba e al frastuono delle percussioni presenti nell’ “Allegretto” centrale; di quasi duecento anni successive le 10 Märsche, um den Sieg zu verfehlen (10 Marce per fallire la vittoria) composte sul finire degli anni’70 del ‘900 dall’argentino Mauricio Kegel che ironizzò sull’esasperazione militaristica dei suoi tempi scrivendo marcette che, invece di dar la carica all’esercito, lo distolgono dalla vittoria.

Stockhammer è uno dei più versatili direttori d’orchestra dell’ultima generazione ed unisce una vasta esperienza nel campo della musica contemporanea ad un approccio appassionato con il repertorio classico, sempre con un grande successo di pubblico e critica; sia in campo sinfonico che operistico, è infatti apprezzato a livello internazionale per l’interpretazione e la cura con cui accoglie e padroneggia le difficoltà presentate da partiture complesse e speciali. Dopo gli esordi con la Los Angeles Philharmonic Orchestra nella sua città natale, è stato ospite regolare dell’Opéra di Lione, della Norway Opera Vest, e da allora ha collaborato con orchestre ed istituzioni prestigiose quali il New York City Opera, il Festival d’Opéra de Québec, Filarmonica di Oslo, NDR Symphony Orchestra di Amburgo, la Filarmonica Ceca e la Sydney Symphony Orchestra, ed ospite al Festival di Salisburgo, Festival di Lucerna, ecc.

La Zilberstein, cui la vittoria al Concorso “Busoni” di Bolzano nel 1987 le ha aperto la via al successo internazionale, è una pianista possente ed “atletica”, pura scuola russa. Da allora la pianista, moscovita di nascita e ora tedesca d’adozione, non ha smesso di girare tutta l’Europa, l’America del Nord e del Sud, l’Asia, ospite regolare dei grandi festival internazionali e delle più prestigiose orchestre: invitata dai Filarmonici di Berlino e Claudio Abbado per la prima volta nel 1991, ha successivamente collaborato con loro più volte e registrato per Deutsche Grammophon. Ospite di molte orchestre prestigiose, quali Chicago Symphony, Sinfonica Tchaikovsky di Mosca, London Symphony e Royal Philharmonic Orchestra, Orchestra della Scala a Milano, Staatskapelle di Dresda, è stata diretta da grandi nomi del concertismo mondiale, ricevendo nel 1998 il Premio Internazionale “Accademia Musicale Chigiana”.

Biglietti ancora disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586 204290) dal martedì al sabato con orario 17-20; prezzi (formula Auditorium): ragazzi dai 6 ai 16 anni (con genitore) € 7, giovani dai 16 ai 30 anni € 12, platea Fedeltà/Coop € 20, intero € 23.

Tutte le informazioni sul concerto su www.goldoniteatro.it

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