Pancaccini, il Goldoni consegna una targa alla carriera all’attore-regista
Attore, regista, autore, Pancaccini è un uomo di teatro che ha legato indissolubilmente il suo nome al teatro popolare livornese e da autentico
Era visibilmente commosso Giuseppe Pancaccini al Teatro Goldoni quando in apertura delle manifestazioni dedicate al 150°Anniversario della nascita di Pietro Mascagni ha ricevuto dalla Fondazione Teatro Goldoni una targa alla carriera.
Attore, regista, autore: Pancaccini è un uomo di teatro che ha legato indissolubilmente il suo nome al teatro popolare livornese e da autentico, appassionato cultore della lirica aveva già pronto un omaggio al grande musicista labronico con la sua originalissima “La ‘Avalleria Rusti’ana – commedia in vernacolo livornese d’altri tempi”. Soltanto le sue ultime, personali, vicende hanno impedito andasse in scena in questi giorni al Goldoni all’interno del Festival Mascagni, ed il Teatro di Tradizione livornese lo ha voluto comunque presente insieme al pubblico ed agli artisti del Premio Rotonda per l’inaugurazione della mostra “Parisina” e delle manifestazioni mascagnane, con un partecipato e sincero tributo all’uomo ed all’artista. E’ stato il Direttore Generale della Fondazione Goldoni Marco Bertini a porgergli la targa “A Giuseppe Pancaccini, grati per l’impegno di una vita a favore del teatro e della città di Livorno, conferiamo questa targa alla carriera. Con stima e affetto”.
“E’ un riconoscimento che mi giunge del tutto inaspettato – ha detto subito Pancaccini – e perciò ancora più gradito. Lo voglio dedicare alla mia famiglia per i 50 anni di continua vicinanza e condivisione di tutta la mia vita, privata e teatrale ed al mio maestro, l’indimenticabile Gino Lena a cui devo moltissimo e che non ha mai ricevuto in vita alcun premio ed attestazione. Grazie a tutti”. Il tempo di ricordare insieme a lui altre importanti figure legate alla storia del teatro e del costume livornese, e proprio accanto al pianoforte su cui Mascagni compose Cavalleria rusticana, sono risuonate in concerto le note di una sua composizione quasi del tutto sconosciuta The Eternal City (La città eterna) con Laura Pasqualetti al pianoforte, il soprano livornese Alessandra Rossi Trusendi ed il giovane tenore Alfio Vacanti.
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