Mozart con il Concerto n.20 per piano e orchestra al Goldoni
Sarà il celeberrimo Concerto n. 20 in re minore per pianoforte e orchestra K. 466 di Wolfgang Amadeus Mozart ad aprire venerdì 21 febbraio, alle ore 21 al Teatro Goldoni il nuovo appuntamento della Stagione Musicale della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno in collaborazione con Menicagli pianoforti. Nella doppia veste di direttore e solista al pianoforte alla guida dell’esperta Orchestra della Toscana, un artista di fama internazionale quale l’israeliano Asher Fish regolarmente protagonista nei maggiori teatri europei e americani e con complessi sinfonici di prestigio come i Berliner Philharmoniker. Dall’Europa agli States (Covent Garden Londra, Deutsche Oper Berlino, Metropolitan New York) fino all’Australia, dove da quest’anno guida la West Australian Symphony Orchestra, Fisch ha costruito la sua carriera internazionale di direttore d’orchestra con la musica wagneriana; scuola di Daniel Barenboim, suo mentore in gioventù alla Staatsoper di Berlino, pure lui devoto alla stessa causa, si è servito del teatro wagneriano anche per tracciare un punto di partenza per un’indagine a vasto raggio sul tardoromanticismo austro-tedesco oltre a maturare un vasto repertorio che parte dalle opere mozartiane, soffermandosi a più riprese sulle opere di Richard Strauss, Janacek, con ampio spazio al teatro d’opera di Verdi, Puccini e Mascagni. Un musicista di assoluto valore che delizierà il pubblico con il Concerto n. 20 di Mozart, un’opera che sorprende per l’ampiezza e la profondità, per la sua espressività riflessiva, per lo spirito drammatico che la permea: caratteristiche che fecero di questa una delle composizioni più amate da Beethoven – autore della cadenza finale – e dai compositori in età romantica.
Seguirà la Kammersymphonie n. 2 op. 38 di Arnold Schönberg con l’atmosfera della Vienna di inizio secolo, caratterizzata dal radicale rinnovamento del linguaggio musicale. Una partitura che rappresenta un momento di svolta sulla strada dell’evoluzione artistica di Schönberg, uno dei grandi protagonisti della musica del ‘900: egli sperimentò nuove soluzioni espressive, estendendo la sua ricerca a tutti gli elementi della composizione, dalla elaborazione tematica al rapporto tra contrappunto e armonia, dalla struttura formale all’assetto timbrico-strumentale. In conclusione, l’Adagio dalla Sinfonia n. 10 di Gustav Mahler, composto nell’estate 1910 a Dobbiaco ed attraversato da un profondo senso di inquietudine acuito dal suo stato di salute minato da una malattia cardiaca che lo avrebbe portato alla morte dopo pochi mesi. Rimasta incompiuta (solo l’Adagio iniziale si può ritenere sostanzialmente completato) la Sinfonia n. 10 dà voce – forse più di ogni altra opera di Mahler e al di là delle vicende biografiche – alla complessità e alla molteplicità delle esperienze e delle idee del suo tempo, della crisi che caratterizza la società europea nel primo Novecento.
Biglietti (Formula Auditorium) ancora disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586 204290) con orario 17-20; sono, inoltre, acquistabili direttamente online sul sito www.goldoniteatro.it e nel circuito Box Office. Prezzi: ragazzi (dai 6 ai 16 anni con genitore) € 7, giovani dai 16 ai 30 anni € 12, fedeltà/Coop € 20, intero € 23. Tutte le informazioni sul concerto anche su www.goldoniteatro.it
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