Livorno Rugby scivola contro Pesaro
di Gabriele Pritoni
PESARO RUGBY – LIVORNO RUGBY 17-11
LIVORNO: Scapatucci, De Vincentis, Biagiotti, Milianti, Righetti, Brancoli, Contini, Cortesi, Bottari, Baroni, Paoluzzi, Favati (13’ st Cristiglio), Ciapparelli (16’ st Moretti), Morganti, Mannucci. A disposizione Tangredi, Bonavia, Giglioli, Chiesa, Sforzi. All. Saccà
PESARO: Martinelli, Panzieri (1’ st Babbi, temporanea), Biagetti, Ballarini, Jaouhari, Danieli, Cardellini, Scavove, Cecconi, Shaho, Battisti, Angeli (21’ st Sanchioni), Santini, Maccan, Galdelli. A disp. Gai, Giunti, Badiali, Jelic, Babbi, Curuzzi. All. Ballarini
Marcatori: 8’ m. Cecconi, 22’ m. Panzieri tr Martinelli, 25’ cp Brancoli, 3’ st m. Scavone, 19’ st m. De Vincentis, 40’ cp Brancoli
Il Rugby Livorno torna sconfitto dalla trasferta di Pesaro, una partita che con una combinazione – per la verità piuttosto fortunosa – di risultati avrebbe potuto significare playoff. Determinanti, ai fini del risultato, i primi venti minuti. Pesaro, si era visto anche al Montano, è una squadra molto pesante, che basa il suo attacco sulla mischia e sul raggruppato penetrante; a inizio partita i bianco verdi devono ancora scrollarsi di dosso le cinque ore di pullman e non riescono a opporre un’adeguata organizzazione difensiva, necessaria a maggior ragione quando c’è inferiorità fisica. Pesaro va in meta all’ottavo e al ventiduesimo, scavando un solco che Livorno non riuscirà poi a chiudere nonostante una buona crescita nel gioco. Al venticinquesimo Brancoli accorcia le distanze con un calcio piazzato ma sono ancora i padroni di casa a schiacciare a terra a inizio ripresa, per il 17 – 3, sempre grazie a un’azione di mischia; Livorno però migliora proprio nel contenimento durante le fasi statiche e costruisce anche una serie di buone giocate. Meritati, quindi, la meta di De Vincentis a metà del secondo tempo e il calcio di punizione segnato allo scadere da Brancoli che regala il punto di Bonus ai ragazzi di Saccà (per aver contenuto entro i sette punti lo svantaggio finale).
“Comprendo la delusione – ci ha detto l’allenatore livornese – ma io vedo il bicchiere mezzo pieno. Tornare da Pesaro con un punto, dopo una trasferta così faticosa, non è da disprezzare”. Saccà avrebbe voluto un’organizzazione diversa, con partenza al sabato da Livorno per essere più riposati alla domenica, ma la società ha scelto diversamente. “I ragazzi si sono battuti come sempre – ha proseguito – non posso imputare loro niente; purtroppo Milianti si è infortunato nelle fasi di riscaldamento e l’assenza ha pesato; eravamo un po’ corti e rimaneggiati ma non cerco scuse, cerchiamo di dare il massimo nelle ultime due partite”.
Partite che Livorno dovrà affrontare senza Bufalini, su cui la scure del giudice sportivo si è abbattuta duramente: ben cinque sono infatti i mesi di squalifica richiesti, visto che il referto parla di calcio dato all’avversario a terra. Il filmato non è chiaro e quindi un ricorso appare difficilmente percorribile, anche se la società lo sta valutando. Il fatto che il forte pilone livornese sia recidivo poi non aiuta.
In classifica Livorno resta al vertice ma è raggiunta da Noceto, che ha ragione del Romagna in trasferta, a quota 29. Anche Civitavecchia vince (sul campo del Piombino) e va a quota 24 affiancando Pesaro. Cinque i punti che separano la coppia di testa da quella che insegue così come cinque sono i punti che si assegnano in caso di vittoria con bonus: giochi quindi apertissimi. Domenica Livorno è attesa a Noceto mentre Civitavecchia e Pesaro se la vedranno con Romagna e Piombino, entrambe fuori dai giochi. Nell’ultima giornata, probabilmente quella decisiva, doppio scontro diretto: al Montano arriva Civitavecchia mentre Pesaro ospiterà Noceto.
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