Lions, il primo round va alla Florentia
La Florentia sfrutta il proprio cinismo ed un primo tempo tutto concretezza e si impone sul campo ‘Montano’, contro i locali dei Lions Amaranto Livorno. L’andata della semifinale playoff per la promozione in B si chiude con l’affermazione dei gigliati allenati da Ghelardi, 19-26. Nella mini classifica, 4 punti per i fiorentini (a bersaglio con due mete) ed 1 per i labronici (che hanno perso con un margine inferiore alle 8 lunghezze ed hanno realizzato tre mete). L’equilibrio evidenziato in gara-uno lascia più di uno spiraglio ai Lions, che hanno i mezzi per ribaltare la situazione a Firenze, domenica prossima, nel match di ritorno. La freschezza mostrata nella ripresa dai ragazzi di Conflitto e Gragnani rappresenta un conto in banca da sfruttare al massimo.
Conti alla mano, a Firenze, occorrerà agli amaranto un successo con almeno 8 lunghezze di scarto (senza guardare il dato delle mete realizzate e subite), oppure una vittoria anche di un solo punto, purché si riesca a mettere al sicuro il bonus-mete, senza concederlo agli avversari. La situazione è fluida e la qualificazione alla finale ancora apertissima. I gigliati, capaci di chiudere al primo posto il girone toscano di C1 (solo terzi i Lions) stanno faticando ad esprimersi sugli stessi alti livelli messi in vetrina nella prima parte della stagione. Al ‘Montano’, gli ospiti hanno giocato con tanta praticità, ma alla distanza, contro una squadra più giovane e frizzante, per evitare guai, sono stati costretti a far ricorso a tutti i trucchi del mestiere (tre cartellini gialli per i gigliati). I Lions, nel primo tempo, sono generosi, ma evidenziano poco smalto.
Gli amaranto non sfruttano al 5′ un piazzato da sotto i pali (out il facile tentativo di Scardino) e più in generale non monetizzano una primissima fase di partita condotta in attacco. La Florentia, alla prima azione (condotta in prima fase: una giocata alla mano lineare, ma non certo irrestistibile) sblocca il punteggio, con la meta sulla bandierina di sinistra dell’ala Ferrara. L’apertura Van Niekerk, da posizione impossibile, trasforma: 0-7. Lo stesso numero dieci sudafricano indirizza fra i pali, al 26′ il piazzato dello 0-10. Al 27′, su palla riconquistata nella propria metà campo, la Florentia va nuovamente in meta (a segno il centro Orsini), sorprendendo nel sonno (nel corridoio centrale) la difesa ‘nemica’. Van Niekerk sigla la trasformazione e poi, al 34′, porta, con un nuovo penalty la sua squadra sul massimo vantaggio (0-20). In chiusura di tempo (41′), importantissima scossa del terza centro amaranto Scardino, a bersaglio con una meta di forza e con la successiva trasformazione. All’intervallo, Lions sotto 7-20. Al 2′ della ripresa, allungo gigliato, con un piazzato di Van Niekerk (7-23). I Lions non si arrendono. Il giovane Basha, dopo aver scontato 10′ di espulsione temporanea, suona la carica.
Gli amaranto, sospinti dal folto pubblico, spingono sull’acceleratore. La Florentia rimedia tre cartellini gialli e rimane a lungo in 14 e addirittura, per alcuni minuti, in 13. La meta siglata sull’out sinistro da Vittorio Valente (che ha iniziato come estremo, per poi essere impiegato nella ripresa come centro) al 34′ permette di riaprire i giochi. Scardino, dall’angolo, è bravissimo a trasformare: 14-23. I Lions vogliono rosicchiare ulteriormente il ritardo e riescono nell’intento con il giovane mediano Magni, che viola la linea di meta avversaria al 39′, per il minimo ritardo della sfida (19-23). A tempo scaduto, Van Niekerk sigla, dalla piazzola, altri tre punti di piede e fissa il risultato sul 19-26. Finisce così il ‘primo tempo’ di una gara da disputare sulla distanza di 160′. Al ritorno, i Lions, che in gara-uno si sono presentati in formazione larghissimamente rimaneggiata, possono lottare per qualcosa di importante. A Firenze, tornerà il possente avanti Giugni, messo ko a ridosso della partita del ‘Montano’ da un forte attacco influenzale.
Il quindici iniziale degli amaranto nell’andata della semifinale play-off: Valente V.; Taherzadeh, Basha, Novi, Siviero; Mazzotta, Magni; Scardino, Biagi, Rossi; Sarno, Montagnani; Ciapparelli, Giusti, Doja. Entrati anche: Masciullo, Del Moro, Ibraliu, Bertuccelli, Del Re, Umpetti e Gaggini.
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