Torneo Bottacin: bene i giovani del Livorno Rugby

Organizzata dalla società Petrarca, si è svolta domenica primo maggio a Padova, presso il centro sportivo ‘Memo Geremia’, la 35° edizione del Torneo Bottacin. La manifestazione ha coinvolto formazioni under 6, 8, 10 e 12. 40 le squadre (italiane e straniere) per categoria. Eccellente il quarto posto ottenuto dal Livorno Rugby under 12. I biancoverdi (nati negli anni 2004 e 2005), guidati dagli allenatori-educatori Luca Isozio e Piero Chiesa, hanno incontrato nella prima fase il Valsugana Rugby Padova vincendo 1 a 0 (ogni meta un punto), poi l’Old Belvedere RFC (squadra irlandese) vincendo 2 a 1 ed infine il Rugby Parabiago vincendo 1 a 0. Nel girone di accesso alle finali, il Livorno Rugby ha pareggiato con il Gispi Prato (0-0), ha perso con la Capitolina Roma per 1 a 0, ha pareggiato con Rugby Milano (1-1) ed ha vinto con il Rugby Varese 1 a 0. I labronici hanno così ottenuto l’ingresso alla finale per il 3° posto, dove hanno incontrato i padroni di casa del Petrarca Padova. Gran bella partita, chiusa con il successo dei veneti 2-1. La finale per la prima piazza è stata vinta 2-1 dal Modena sulla Capitolina Roma. E’ stato un torneo di altissimo livello per la categoria. I giovanissimi biancoverdi hanno pienamente confermato le proprie grandi qualità. A Padova, i labronici hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, mettendo così in mostra, oltre alle proprie doti tecniche di spessore, anche una combattività fuori del comune nella categoria. I frutti del lavoro svolto da inizio stagione stanno giungendo puntuali. Ecco i biancoverdi grandi protagonisti a Padova: Amedeo Bianchi, Gabriele Borgi, Giacomo Bradac, Nicola Brancoli, David Casolaro, Federico Ferretti, Luigi Freschi, Gregorio Gambini, Tommaso Gambini, Leonardo Giunta, Mattia Gizzarelli, Samuel Isozio, Francesco Edoardo Landa, Giorgio Lenzi, Leonardo Migli, Lorenzo Nanni, Omar Niccolai, Andrea Rossi, Valerio Tavella.

UNDER 10

Neppure la pioggia battente ha fermato i piccoli-grandi atleti del Livorno Rugby under 10, di scena, in questa prima domenica di maggio, al prestigioso torneo Bottacin di Padova. I biancoverdi (nati negli anni 2006 e 2007) hanno mostrato anche in terra veneta numeri importanti per la categoria. Gli allenatori-educatori Gabriele Biagiotti e Ferdinando Tavella non hanno nascosto la loro soddisfazione per le risposte ricevute. E’ costante ed evidente la crescita di questi atleti. In rapida successione, i labronici hanno battuto le Formiche Pesaro 2-1 (ogni meta un punto), hanno perso 1-2 con il Selvazzano, hanno ceduto 1-4 con il Lido Venezia, hanno pareggiato 1-1 con il Parma Young, hanno perso 0-2 con l’Amatori Parma School, hanno perso 1-2 con il Parabiago, hanno vinto 2-1 con il Milano 2-1, per chiudere con l’affermazione con l’Udine 2-1. I labronici hanno terminato l’evento al quindicesimo posto, ma al di là del piazzamento (decisamente positivo visto il valore medio delle squadre al via), le sette partite disputate nell’arco di poche ore hanno evidenziato la grande vitalità dei labronici. Gli under 10, nell’arco della stagione hanno compiuto passi da gigante. Una crescita resa possibile dalla serietà degli atleti e dalla costante opera degli allenatori e dei loro collaboratori. I giocatori biancoverdi protagonisti a Padova: Leonardo Tosi, Saverio Bianchi, Matteo Ricci, Edoardo D’Ammando, Nicola Bargagna, Giacomo Giusti, Tommaso Perucci, Anna Romano, Guido Pozzi, Giorgio Barsotti, Davide Quercioli, Mattia Cioni, Vittorio Borgiotti.

UNDER 8

Brillante tredicesima piazza per il Livorno Rugby under 8 a Padova, nel prestigioso torneo Bottacin, giunto alla 35° edizione. La ciliegina sulla torta, per i biancoverdi, è rappresentato dal premio tributato ad un proprio atleta – Christian Isozio – giudicato, all’unanimità, il giocatore più combattivo della manifestazione. L’evento si è svolto domenica. La fitta pioggia caduta sul terreno veneto non ha scoraggiato i piccoli atleti labronici (nati negli anni 2008 e 2009), scesi in campo agguerritissimi. Al via del torneo 40 squadre: fra le migliori in ambito nazionale. Il Livorno Rugby ha esordito con una sfortunata sconfitta, per 2-3 (ogni meta un punto) con il Parabiago. Dopo tale incontro, i labronici sono cresciuti ed hanno ottenuto convincenti successi con il Varese2 e con il Brescia. Sono così approdati alla seconda fase come miglior seconda e sono andati a scontrarsi con il Badia, con il Modena, con la Roma Primavera, con il Mogliano e con il Varese1. Nelle otto partite disputate, al di là dei (comunque buonissimi) risultati, è emerso il classico carattere tipicamente livornese. Caratteristiche che non sono sfuggite agli organizzatori, che hanno così assegnato a Isozio il significativo riconoscimento. Soddisfattissimi delle prove offerte sono apparsi i due allenatori-educatori Alessandro Borgiotti e Michele Quartararo. La loro formazione è in costante crescita. In campo, a Padova, sono scesi: Diego Andreotti, Giulio Lenzi, Mattia Tarrini, Riccardo Tozzi, Alessandro Quartararo, Aldo Romano, Massimo Pablo Ricciardi, Cristian Isozio, Enea Ferrini e Dario Soldati.

UNDER 6

Un’esperienza di vita e di sport utilissima, anche se – giustamente – a questa età non vengono stilate classifiche. Gli under 6 del Livorno Rugby hanno partecipato, in un Primo Maggio solo parzialmente rovinato dalla pioggia, a Padova, al torneo Pino Bottacin. Per la categoria under 6, la manifestazione non era competitiva: l’evento si è svolto con la formula ‘festival’. Nessuno ha tenuto il conteggio delle marcature, nessuno ha effettuato calcoli per la graduatoria: si sono disputate unicamente simpatiche partite, che hanno permesso ai numerosi bambini, provenienti da tutta Italia, di divertirsi con la palla ovale. Ad ogni allenatore-educatore e ad ogni piccolo atleta è stata consegnata una maglia di colore diverso da quella del proprio club di appartenenza. Ciascun bambino, mischiato nelle varie compagini, ha disputato tre partite. Per il Livorno Rugby, presenti, oltre all’allenatrice-educatrice Ilaria Cirillo, quattro piccoli giocatori. Si tratta di Filippo Del Moro, Filippo Stiaffini, Diego Rondanini e Francesco Fiorentini.

Riproduzione riservata ©