Alle Sughere i detenuti vanno in… meta
E' finita con pareggio la partita che ha opposto le 'Pecore Nere', la squadra di rugby dei detenuti, ad una formazione 'mista'. Ma mai come stavolta il risultato ha un valore del tutto relativo
E’ finita con un salomonico pareggio – 3 mete per parte – una partita del tutto particolare, che ha opposto nella mattinata di domenica le ‘Pecore Nere’ – la rappresentativa dei detenuti del carcere livornese ‘Le Sughere’ – ad una formazione ‘mista’ composta da Old Biancoverdi (gli Old del Livorno Rugby), i Rino..Cerotti (gli Old dei Lions) e alcuni elementi della prima squadra dei Lions Amaranto Livorno. Ma mai come in questa occasione, il risultato tecnico ha un valore del tutto relativo. L’importante è aver verificato come il progetto ‘rugby in carcere’, fortemente voluto dai Lions Amaranto e sviluppatosi con un serio lavoro impostato da un anno e mezzo con un allenamento a settimana, stia portando frutti sempre più concreti. L’incontro si è disputato all’interno de ‘Le Sughere’. L’incontro si è tenuto 12 contro 12. Due tempi da 15′ ciascuno. Dopo i controlli di rito alla porta, allo spogliatoio e al terreno di gioco, inizia la gara.
Le Pecore Nere si presentano compatti, uniti come si addice ad una vera squadra di rugby, con tanto di maglia commemorativa fornita dall’associazione Amatori Toscana Rugby, che sta concretamente appoggiando il progetto ‘rugby in carcere’. La maglia della squadra dei detenuti riporta la scritta ‘Insieme possiamo raggiungere ciò che da soli non potremmo raggiungere mai’. Il logo è disegnato da uno dei ragazzi. La squadra inizia a prendere forma. I giocatori non si risparmiano; l’incontro è vero: se non fosse per il campo (dal fondo duro e abrasivo) lo sarebbe ancora di più. Sono gli ospiti a sbloccare il punteggio con una meta sull’ala. Le ‘Pecore Nere’ si rifanno in fretta andando a segno per ben due volte consecutive. Naturalmente gli esperti avversari non ci stanno e pareggiano il conto: 2-2. Di nuovo Pecore Nere in vantaggio. Manca poco al successo ma in ‘zona Cesarini’ la compagine livornese pareggia, per il giusto 3 a 3. Con questo attesissimo appuntamento, si è misurata la crescita del gruppo della formazione dei detenuti, che inizia ad avere una brillante organizzazione difensiva e idee chiare in attacco. Impossibile chiedere di più ad un gruppo di “ragazzi”, dalle potenzialità fisiche ed atletiche notevoli, ma che fino a pochi mesi fa non conosceva la realtà della palla ovale. Un altro terzo di gioco si è disputato a ranghi misti. I giocatori si sono mischiati affinché i meno esperti potessero contare su compagni più preparati. Alla fine abbracci di rito ed un apprezzatissimo terzo tempo organizzato dalle Pecore Nere: arancini siciliani, pizza napoletana e dolci vari, preparati dagli stessi atleti-detenuti. Una giornata indimenticabile per tutti. I giocatori della formazione ‘mista’, composta dai Rino..Cerotti dagli Old del Livorno e da atleti della prima squadra dei Lions Amaranto Livorno hanno regalato le loro maglie alle ‘Pecore Nere’: un gesto ma di grande importanza per i detenuti, e naturalmente per Manrico Soriani e Michele Niccolai che in prima persona portano avanti questo sogno. Hanno partecipato all’incontro, nella formazione ospite in rigoroso ordine alfabetico: Marco Bargagna, Andrea Caputo, Riccardo Frittelli, Mariano Gambogi, Alessandro Gragnani, Federico Guidi, Luca Isozio, Alessando Lari, Vinicio Marconi, Gabriele Montagnani, Michele Niccolai, Francesco Paglini, Stefano Pagni, Alberto Pietra Caprina, Luca Rocchi, Manrico Soriani. Erano inoltre presenti all’eveto il presidente CSI Gianni Zanazzi e i rappresentanti dell’Associazione Amatori Toscana Rugby Sergio Panicucci, Stefano Maganzi e Arienno Marconi (quest’ultimo ha arbitrato il match).
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