Rugby C1: Lions ko tra le polemiche
Perdere di una lunghezza non fa mai piacere. Se poi ti senti preso in giro, per l’atteggiamento (machiavellico, al limite del regolamento, lontano dai principi etici propri del rugby) degli avversari, la rabbia aumenta. Nella giornata di apertura del campionato di C1, i Lions Amaranto Livorno hanno ceduto al ‘Montano’ di Prato, contro i locali dell’Amatori 14-13. All’ultimo secondo di gara, sotto i pali avversari, gli amaranto non hanno sfruttato un comodo piazzato che, se non fallito, avrebbe consegnato il definitivo sorpasso. Per ben due volte, in modo beffardo, durante la rincorsa del calciatore Vittorio Valente, l’ovale, sospinto dal vento, è caduto in posizione orizzontale e l’arbitro ha ordinato una mischia ordinata ai lanieri, di fatto condannando gli ospiti all’amara sconfitta. Ma la rabbia dei Lions non è figlia di questo episodio sfortunato. La rabbia è figlia di quanto accaduto in precedenza.
Lo stesso presidente degli amaranto Mauro Fraddanni sbotta: “La Federazione applica regole, sportive e non sportive, che poi vengono sfruttate dai furbi”. L’allenatore dell’Amatori Prato, Guastini, vedendo in grossa difficoltà la propria squadra nelle mischie ordinate, ha preferito, togliere (ufficialmente per infortunio, di fatto per scelta tecnica) i giocatori di prima linea. Il regolamento – teso a garantire l’incolumità degli atleti – prevede che se una squadra, durante il match, non è più in grado di presentare in campo più di due giocatori di prima linea, può chiedere il ‘no contest’: nelle mischie ordinate non si può più spingere e l’ovale viene vinto dalla formazione che usufruisce dell’introduzione. Nella ripresa, con il ‘no contest’, l’Amatori Prato, con un pacchetto composto da terze linee, è andato a nozze. I Lions, che nella prima parte della gara avevano siglato due mete sfruttando la potenza dei propri avanti (a bersaglio il terza linea Scardino dopo un ‘carretto’ ed il centro Mazzotta, direttamente in prima fase, dopo la prepotente avanzata dei primi otto uomini), sono parsi in difficoltà per l’improvviso cambiamento del canovaccio tattico.
Chiuso il primo tempo in vantaggio 9-10, gli amaranto hanno allungato con un penalty di Vittorio Valente (9-13), per poi incassare la meta del definitivo 14-13. Non c’è la controprova, ma tutto lascia supporre che, senza il ‘no contest’, i Lions avrebbero vinto. Postilla: è opportuno, in primo luogo, salvaguardare la salute degli atleti e schierare in prima linea solo elementi con determinate caratteristiche fisiche, ma forse, quando una formazione è costretta al ‘no contest’, sarebbe giusta la sconfitta a tavolino. In classifica 4 punti per l’Amatori Prato, 1 per i Lions. La sensazione – anche alla luce dei risultati delle altre tre partite giocate domenica – è che lanieri e labronici siano destinate a lottare per il vertice della C1 toscana. La situazione in graduatoria dopo il primo turno: Cus Siena e Florentina 5 p.; Am. Prato 4; Lions Livorno 1; Firenze’31 cadetto ed Elba 0; Lucca -3; Sesto F. -4; Valdisieve -8. Il Firenze’31 cadetto, che domenica prossima renderà visita ai Lions (telecronaca su TC2Sport lunedì 14 alle 20,30) si è riposato nella prima giornata e dunque figura con una gara in meno. Lo schieramento livornese battuto – con senza recriminazioni – a Prato: Bertuccelli (1′ st Tamberi); Del Moro (22′ st Gaggini), Novi, Mazzotta, Oro (11′ st Valente V.); Pacini F., Magni M.; Montagnani, Scardino, Siviero; Bertini (29′ st Doja), Giugni; Giusti (29′ pt Umpetti), Ibraliu, Ciapparelli.
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