Playoff. Il Jolly Acli sfiora la prima
Jolly Acli Livorno – ASD Usmate 49 – 50 (14 – 10, 25 – 26, 33 – 38)
Livorno: Balestri G. 2, Grasso 26, Filoni 4, Balestri A. 13, Antonelli, Paoli, Giari 4, Barsotti, Menichincheri, Malfatti, Gaiotto, Burgalassi. All. Balestri.
Usmate: Ferrara 5, Bonatti 12, Maroni 6, Acquati, Sala, Reggiani 8, Greppi 2, Soncin 2, Gervasoni 8, Borsa 7. All. Mannis.
di Gabriele Pritoni
Finisce nel peggiore dei modi la prima partita di playoff della Jolly Acli Livorno, che perde in casa di un solo punto per 49 – 50. La squadra lombarda di Usmate, senza la possibilità fisica di contrastare efficacemente Grasso in area (la pivot livornese chiuderà con 26 punti), ha puntato sul tiro da fuori e su una difesa aggressiva sul perimetro. La strategia è risultata vincente grazie a una percentuale strepitosa nelle triple (alla fine ben 9 le bombe andate a segno) e a diverse mancanze delle livornesi che comunque se la sono giocata fino all’ultimo secondo.
Privo ancora della sua migliore interprete difensiva Sara Profeti, che non riesce a risolvere le noie al ginocchio, coach Balestri inizia comunque con la difesa a zona, salvo poi passare a uomo vista la mortifera prestazione dall’arco delle avversarie. La mossa tattica però non è bene applicata da alcune giallo nere, che passano pigramente dietro ai blocchi e mancano degli anticipi, e le lombarde riescono più di una volta a effettuare tiri non contrastati. Contemporaneamente Usmate aggiusta la difesa su Grasso e per Livorno, che aveva chiuso in vantaggio il primo quarto, inizia a farsi dura. Il primo tempo si chiude comunque in sostanziale parità (25 – 26).
Nel terzo quarto il bombardamento di Usmate continua, Bonatti e Gervasoni segnano anche dei tiri forzati e la Jolly sembra incapace di reagire; l’unica che si butta dentro con coraggio è Ariella Balestri ma anche lei, come la sorella Giaele, non è al meglio. Per il resto le esterne livornesi appaiono bloccate e senza iniziativa, il che facilita non poco la difesa lombarda. In particolare è Giari a deludere: come già successo in passato, per esempio contro Prato, l’ala livornese soffre eccessivamente le difese aggressive e non riesce ad esprimere il suo notevole talento. Usmate arriva anche a più 10 ma nel finale Grasso ricuce lo strappo fino al meno 3 e Ariella segna due liberi che portano la Jolly a meno 1 a 17 secondi dalla fine. Il Pala Cosmelli rimane con il fiato sospeso durante il palleggio prolungato di Ariella che vuole attaccare senza poi lasciare possibilità di replica alle avversarie. Il play fa arrivare palla sotto a Grasso ma il centro sbaglia il tiro – comunque non facile, con la palla che gira e rigira sul ferro prima di uscire a far salire ancora il pathos – recupera il suo stesso rimbalzo e viene fermata da due difensori che le si attaccano letteralmente alle braccia; l’arbitro non fischia e la partita finisce così. Normalmente non commentiamo l’arbitraggio ma stavolta, vista l’importanza dell”episodio, non possiamo esimerci: il fatto che l’azione non sia stata sanzionata e che siano stati negati due liberi sacrosanti a Livorno ha infatti dell’incredibile. L’unica motivazione possibile, lungi comunque dall’essere una giustificazione, potrebbe essere nello strapotere fisico di Grasso: più volte infatti, durante la stagione, gli arbitri hanno forse inconsciamente premiato l’impegno difensivo di giocatrici più piccole lasciando correre qualche contatto di troppo. Nel basket, però, le braccia del tiratore sono sacre e un fallo è un fallo, indipendentemente dalle dimensioni di chi lo commette e di chi lo subisce.
Coach Balestri è molto dispiaciuto per il finale ma, onestamente, guarda agli sbagli della propria squadra prima che a quello dell’arbitro: “La partita era ampiamente alla nostra portata, siamo stati troppo passivi in attacco con gli esterni, penetrando troppo poco; è un vero peccato aver dovuto rinunciare a Profeti, lei certamente non avrebbe avuto timore a buttarsi dentro. Abbiamo poi spinto poco in contropiede, a parte Ariella erano tutte molto contratte”.
A questo punto, per spuntarla nel gironcino a tre che contiene, oltre a Livorno e Usmate, anche Cagliari, bisogna vincere domenica prossima in Sardegna sperando comunque di trovare là un’ottima squadra che possa poi battere Usmate.
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