Turrini show: bronzo nei 400 misti agli Europei

Segnatevi questa data: 24 agosto 2014. Veledrom, Berlino. Chi c’era non dimenticherà facilmente quel pugno al cielo (e neppure che se l’è goduta da Livorno). Un braccio alzato in segno di soddisfazione che ripaga una stagione faticosa e infinita. Non la dimenticherà Federico Turrini, il protagonista indiscusso dell’ultima giornata degli Europei di nuoto (bronzo nei 400 Misti in 4’14’’15 alle spalle dell’ungherese Verrastzo e del britannico di stirpe italiana Pavoni), e non la dimenticherà neppure Stefano Franceschi, capo allenatore del Nuoto Livorno: “Non ero mai riuscito a qualificarmi a una finale europea nei 400 – racconta l’azzurro, bronzo anche a Herning lo scorso dicembre in vasca corta e argento ai Giochi del Mediterraneo nel 2013 – e infatti sono al settimo cielo per aver conquistato una medaglia tanto importante”. Atleta esemplare, laureato in Economia e Sistemi Logistici dei Trasporti, Turro ce l’ha fatta a coniugare studio e sport ad alto livello non smettendo mai di credere in se stesso “malgrado i risultati non arrivassero – continua – in Italia ho vinto molti titoli Assoluti, ma poi puntualmente non mi ripetevo nelle manifestazioni internazionali. Ma non ho mai mollato, neanche nei periodi più difficili, anche quando per disattenzione ho perso le Olimpiadi di Pechino”.
Fidanzato con la stile liberista Chiara Masini Luccetti, legatissimo alla sua Livorno, Turrini ha voluto dedicare la medaglia alla famiglia che lo segue ovunque, anche a Berlino, e “al mio allenatore Stefano”.

Perché anche lui, Franceschi, in tribuna aveva le braccia al cielo: “Dopo l’oro di Chiara (Masini Luccetti, ndr) nella staffetta 4X200 Stile Libero, mancava la ciliegina su un’annata lunghissima ed estenuante; pensate, abbiamo iniziato a nuotare i primi di settembre (autunno 2013, ndr) e Federico ha dovuto fare i conti con la gara più importante il 24 agosto. Quasi un anno filato. Ma è andata alla grande, vedere quel pugno mi ha riempito di orgoglio”.

Ultimo 50 metri di livello mondiale (28’’95, il più veloce tra i finalisti), per certi versi abbiamo rivissuto il bronzo in vasca corta grazie a una pazzesca rimonta sui primi della classe. Della serie, con 10 metri in più magari il metallo sarebbe stato più pregiato. Ma il condizionale nello sport non è contemplato, l’unico giudice supremo è il cronometro. E va bene così. L’obiettivo, tenuto nascosto alla vigilia, era salire sul podio. Strofinare quella medaglia che conta davvero, puntando adesso il Mondiale in vasca corta di Doha (a dicembre) al quale parteciperà naturalmente anche la Masini Luccetti, campionessa europea nella 4X200 Stile Libero.

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