Livorno, contro il Sassuolo serve una scossa. Alle 20.45 segui la diretta con noi. Nicola: “Difficile fare in due settimane il lavoro di 40 giorni”

di rcampopiano

La sconfitta interna contro la Roma e l’immobilismo della società in materia di mercato (eccezion fatta per quest’ultima settimana) hanno lasciato il segno anche su un uomo vero e battagliero come Nicola. Inutile starci a girare intorno. Il suo esordio in serie A se lo sarebbe aspettato diversamente. Ci stava la sconfitta (la Roma è una super corazzata) ma l’aver dovuto schierare praticamente la stessa formazione dell’anno scorso proprio non gli è andato giù. In quest’ultima settimana il Livorno si è mosso e bene sul mercato, ma resta il fatto che la rosa è stata completata a campionato già iniziato e non durante il ritiro dove si costruisce l’identità di una squadra.

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Per il match contro il Sassuolo l’allenatore prova a pensare solo alla partita. Non vuole sentir parlare di mercato o altro. Per lui l’interesse principale è risollevare la squadra dopo il ko interno della prima giornata e smuovere la classifica. Per farlo avrà a disposizione i nuovi arrivati Emeghara, Biagianti, Mosquera, Coda e Borja. Di questi soltanto i primi due sono candidati ad una maglia da titolare. Il difensore ex Udinese, che comunque risulta tra i convocati, ha svolto un solo allenamento questa mattina mentre i colombiani hanno bisogno di integrarsi con gli schemi del tecnico. La linea difensiva, priva di Bernardini accasatosi al Chievo, sarà la stessa. A centrocampo spazio a Biagianti con lo spostamento di Greco sulla sinistra mentre in avanti al posto di Belingheri probabile l’inserimento di Emeghara dal primo minuto.

La polemica – Dopo la sfida al Mapei Stadium ci sarà la sosta per gli impegni delle nazionali e Nicola avrà due settimane di tempo per dare un’identità al gruppo. Un tempo relativamente corto come lui stesso fa notare: “Questa è stata una settimana tosta. In pochi giorni sono arrivati diversi giocatori ma in sole 72 ore non si possono integrare come voglio. Ora abbiamo 14 giorni per farli sentire parte del gruppo. Un conto è fare 40 giorni di ritiro con 20 giocatori tra cui 6-7 ragazzi della Primavera un altro è avere a disposizione 20 giocatori e farli diventare squadra in sue settimane. Ora dobbiamo metterci sotto con il lavoro anche se con un mese e mezzo di ritardo. Gli obiettivi di mercato sono stati raggiunti perché ho sempre avuto la fiducia nel mio presidente. Da lunedì partirà il vero lavoro per trovare la nostra vera identità”.

Il Sassuolo – La mente non può tornare a tre mesi fa quando la banda di Di Francesco vincendo 1-0 costrinse il Livorno ai playoff: “Onestamente quella partita non me la ricordo. Ora il contesto è decisamente diverso anche se la loro filosofia di gioco rimane sempre la stessa con alcuni adattamenti. Loro hanno avuto la possibilità di lavorare tutti insieme fin da subito e con il Torino hanno espresso un ottimo calcio avendo in mano per molto tempo il pallino del gioco”.

Voglia di fare bene – Nicola spera in una prestazione decisamente diversa da quella contro la Roma: “IN quel caso la situazione era diversa. Abbiamo perso meritatamente ma con dignità. Ora spero che l’emozione sia passata e che tutti possano dare il massimo. Il nostro approccio alla partita non cambierà mai, magari contro realtà più forti scenderemo in campo con maggiore verve ma io esigo lo stesso impegno in tutte le partite. Dobbiamo creare un gruppo unito fuori e dentro il campo”.

 

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