Torneo di Viareggio. Livorno da urlo con il Benfica, ora agli ottavi c’è la Fiorentina
Il tecnico Zanetti: "Complimenti ai ragazzi. Se giochiamo da squadra possiamo arrivare lontano"
di rcampopiano
Una Primavera semplicemente strepitosa accede agli ottavi del torneo di Viareggio per la prima volta nella sua storia. Non è stata un’impresa facile e quando al Mirosavic al 71′ ha portato in vantaggio il Benfica in pochi avrebbero scommesso in una rimonta del Livorno, ridotto in 10 per il rosso a Diana. Invece i ragazzi di Zanetti hanno tirato fuori gli artigli e con una rimonta super hanno vinto 3-1 garantendosi il passaggio del turno grazie anche alla sconfitta della Rappresentativa serie D contro il Nordsjaelland. Agli ottavi gli amaranto affronteranno la Fiorentina. Non proprio il massimo della vita, ma Biasci e compagni ci hanno abituato a trasformare l’impossibile in realtà.
Il Livorno arrivava a questa partita con un solo obiettivo: vincere e aspettare gli altri risultati. La vittoria sulla Roma ha dato nuova linfa ad una squadra abbattuta dopo il ko all’esordio. Il Benfica non aveva più nulla da chiedere a questo torneo visto che era già aritmeticamente eliminato. I portoghesi, come giusto che sia, hanno dato parecchio filo da torcere agli amaranto, ma alla fine ha prevalso la loro voglia di vincere.
Il primo tempo è andato via tranquillamente. L’unico sussulto lo ha regalato l’arbitro che ha “graziato” Tiritiello: già ammonito, il difensore ha commesso il classico fallo tattico a centrocampo. Fortuna per lui che il direttore di gara ha chiuso un occhio. Zanetti, intuito il pericolo, ha inizio ripresa ha effettuato subito il cambio togliendo il numero 24 in favore di Ricci. A finire sotto la doccia anzitempo tuttavia è stato Diana che, da terra, ha colpito David anche se il rosso è sembrato eccessivo. Con l’uomo in più il Benfica ne approfitta e si porta in vantaggio al 71′ con un bel diagonale di Mirosavic. Zanetti non ci sta e inserisce un centrocampista offensivo (Borselli) al posto di Cannataro.
Nell’ultimo quarto d’ora ecco la svolta. Al 75′ arriva il pareggio di Gasbarro di testa su calcio d’angolo. Sei minuti più tardi il Livorno va in vantaggio con Stoppini che di testa mette dentro una respinta di Graca sulla traversa. Sotto di una rete i portoghesi si spingono in avanti, ma vengono puniti in pieno recupero da Cianci (subentrato a Biasci) che da solo non fallisce a tu per tu con il portiere. Per i giovani amaranto pomeriggio migliore non ci poteva essere. L’avventura al “Viareggio” continua.
Il tabellino
Livorno: Cipriani, Gasbarro, Diana, Stoppini, Tiritiello (45′ Ricci), Stampa, Bartolini (92′ Favilli), Cannataro (73′ Borselli), Simonetti, Bruzzi (60′ Frati), Biasci (85′ Cianci). A disp: Panicucci, Giudici, Brondi, Morelli, Albamonte, Mariani, Cirelli. All. Zanetti
Benfica: Graca, Fernandes, Nguema, Carvalho, Calero, Nascimento, Mirosavic (81′ Rissonga-Lemboma), Lameira, Oliveira (11′ Bongo Mbourou), Gomes, David (77′ Maria). A disp: Rodrigues, Santos, Sarmento, Sousa. All. Franco
Arbitro: Affatato di Domodossola
Reti: 71′ Mirosavic, 75′ Gasbarro, 81′ Stoppini, 92′ Cianci
Note: angoli 6-6, ammoniti Tiritiello, Simonetti, Bongo M., Fernandes, espulsi Diana al 58′ per fallo di reazione e Mariani al 91′ dalla panchina
La soddisfazione di Zanetti – Visibilmente provato ma soddisfatto, il tecnico Zanetti contiene a stento la sua gioia: “Sapevo che questa era una partita difficile e lo avevo detto anche ai ragazzi. Il passaggio del turno dimostra che abbiamo ancora tanto da poter dare. Non sarà un problema ora il dover affrontare una big perché noi siamo in grado di giocarcela con chiunque. Nello spogliatoio ho fatto i complimenti ai ragazzi, ma ora c’è subito da pensare alla prossima partita”. Il Livorno ha giocato meglio in inferiorità numerica: “Quando sei sotto di un uomo tiri fuori tutto quello che hai. Non aveva senso chiudersi in difesa perché se stai dietro alla fine il gol lo prendi. Oggi abbiamo avuto la dimostrazione che se giochiamo di squadra possiamo arrivare lontano. Da soli non si vincono le partite”.
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